L’Italia punta sul green building

L’edilizia italiana sta attraversando un cambiamento significativo, orientato verso l’efficienza energetica, la qualità degli habitat interni, la sostenibilità economica e ambientale. Un cambiamento, questo, raccontato nel volume Leadership in green building (Edizioni Ambiente), presentato mercoledì 5 ottobre presso la sede del GSE (Gestore servizi energetici) a Roma.

Leadership in green building  raccoglie una selezione di edifici italiani certificati LEED, un protocollo internazionale che attesta gli impatti ambientali, energetici ed economici del patrimonio edilizio. In Italia, la certificazione LEED è promossa dal Green Build Council Italia (GBC). «Negli ultimi anni – afferma Marco Moro, presidente di GBC Italia – si è affermato un approccio più responsabile all’architettura e all’ingegneria, con l’affermazione del concetto di green building. I costruttori ricorrono sempre più a sistemi di certificazione volontari, che qualificano la qualità e la sostenibilità degli edifici costruiti». Attualmente, in Italia sono circa 360 gli edifici certificati e registrati LEED, per una superficie di circa 5 milioni di metri quadrati. L’edificio LEED più vecchio al mondo è la sede dell’università Ca’ Foscari a Venezia.

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Palazzo Italia ad Expo2015 è uno degli edifici in Italia con la certificazione LEED

La certificazione LEED coinvolge competenze trasversali e analisi approfondite, dalla fase progettuale alla fase gestionale dell’edificio stesso, quando cioè diventa fruibile. «Grazie a questa certificazione – sottolinea Riccardo Hopps, segretario Chapter Lazio GBC Italia – i costruttori sono invogliati a coniugare qualità della costruzione con il rispetto dell’ambiente e del territorio. L’analisi dell’intero ciclo di vita dell’edificio, infatti, induce alla ricerca di materiali eco-compatibili, di sistemi energetici efficienti che garantiscono una buona qualità della vita. Tutti parametri che accrescono il valore degli edifici: i criteri LEED – prosegue Hopps – sono universalmente riconosciuti».

I protocolli LEED si possono adattare a specifiche realtà territoriali e alle particolari destinazioni d’uso degli edifici. Si pensi, ad esempio, al patrimonio edilizio esistente: i criteri LEED analizzano il contesto territoriale e architettonico, della sostenibilità economica, a breve e lungo periodo, degli interventi di efficienza. A tal proposito, GBC Italia ha introdotto gli Hystoric Building, criteri di certificazione elaborati in collaborazione con le Sovrintendenze dei Beni culturali presenti sul territorio nazionale. Altrettanto rigorosi ed articolati sono i protocolli LEED applicati al contesto scolastico, che tengono conto anche del confort visivo ed acustico degli ambienti interni. «Il nostro progetto – conclude Hopps – è quello di trasformare le scuole nell’arco di una generazione, accrescendo la consapevolezza su questi temi, sia tra gli amministratori locali, sia tra gli adulti di domani». GBC Italia, infatti, ha aderito al Green Apple Day: gli esperti dell’organizzazione hanno incontrato gli alunni delle scuole superiori, invitando loro ad evidenziare criticità degli ambienti in cui vivono, ricercando assieme soluzioni eco-compatibili.

 

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