L’insostenibile leggerezza dei sassi

Alfredo Gioventù

«Rubare le parole ai sassi e copiare al mare la maestria artigiana». È così che lo scultore-ceramista Alfredo Gioventù descrive il senso della sua arte, un originale connubio tra scultura, ceramica e artigianato d’autore. Ligure, laureato in lettere moderne all’Università di Genova, Gioventù, classe 1952, si è sempre interessato di ceramica, svolgendo il proprio apprendistato presso la bottega del pittore-ceramista Lino Bersani. Durante la sua ventennale ricerca artistica, ha indagato tutte le possibilità espressive dei materiali ceramici cotti ad alta temperatura e “ad effetto celadon”.

Negli ultimi anni, l’interesse per il rapporto tra cultura e territorio l’ha portato a mettere a punto un tipo di grès, assolutamente inedito, che imita alla perfezione i ciottoli delle spiagge liguri e che, abbinato a legni o a frammenti di terracotta levigati dal mare, ha dato origine a una particolare linea di oggettistica (anche per la tavola) prodotta in esclusiva a Sestri Levante, dall’Opificio Ceramico Alfredo Gioventù.
A guardarli, i  “sassi” firmati dal ceramista ligure, confondono le idee. Sembrano veri, identici a quelli levigati dalla secolare azione del mare; hanno la stessa forma arrotondata, lo stesso colore grigio mélange, le stesse sinuose venature bianche, ma immersi in un vaso pieno d’acqua, invece di cadere sul fondo, galleggiano.

Sassi galleggianti

Anche al tatto traggono in inganno: la superficie è ruvida e granulosa come quella dei ciottoli raccolti sulla spiaggia, ma basta appenderli al soffitto con un sottile filo di nylon trasparente per vederli “volare” come improbabili meteoriti, indifferenti alla forza di gravità. Cloni quasi perfetti di quelli veri, i “sassi” di Alfredo Gioventù hanno, infatti, una qualità del tutto particolare: la leggerezza.

«Il segreto – racconta il ceramista – risiede nel tipo di lavorazione e nei materiali che utilizzo. I miei sassi, vuoti all’interno, sono di grès porcellanato, un particolare materiale di argilla e “sabbie” differenti per granulometria e composizione chimica che, cotto ad altissime temperature, assicura una durezza, una compattezza, un’impermeabilità e, soprattutto, una verosimiglianza materica in grado di ingannare anche l’osservatore più attento». 

Musa ispiratrice delle sue arcane sculture la piccola spiaggia di Riva Trigoso, a circa 3 km da Sestri Levante; un angolo di marina quasi insignificante, se non fosse per l’incredibile varietà di sassi grigi con venature bianche che fanno da tappeto alla riva. È qui che Gioventù ha imparato, osservandoli, a considerare i ciottoli marini piccole opere d’arte, pezzi unici, originali e irripetibili. Ed è qui che, quasi per caso, negli anni ’80 hanno preso forma i suoi sassi galleggianti, inizialmente impreziositi da gocce di smalto colorato a simulare gli spruzzi del mare, in seguito spogliati da ogni fronzolo superfluo e riportati alla loro originaria essenzialità.

Sassi e legno

Non solo sassi: per un’estetica dell’essenzialità – Col passare del tempo la collezione di Alfredo Gioventù, che da oltre 15 anni divide l’atelier con la ceramista Daniela Mangini, si è andata arricchendo sempre di più. Ai sassi galleggianti si sono aggiunti i sassi-vaso, i sassi-scultura e le ciotole con impugnatura in legno scolpita naturalmente dall’azione levigante del mare. Obiettivo primario di Gioventù rimane quello di «portare dentro casa la bellezza di un elemento naturale, qual è appunto un semplice sasso, trasformandolo in un oggetto insieme decorativo, utile e suggestivo».

Mirano a questo le raffinate ed essenziali composizioni di sassi veri e ciottoli galleggianti, fiori e pezzi di legno sbiancato, disposti in modo da creare un’intima alchimia tra i materiali, nell’intento di portare nel rito dell’abitare nuovi oggetti e opere dalle forti capacità evocative, ricreando e dando voce all’«infinita seduzione» di una natura semplice e vitale. Ma per Alfredo Gioventù che, da bravo ligure, è cresciuto giocando con granchi, conchiglie, pezzi di vetro resi opachi dalla salsedine, legni levigati dalle onde e, naturalmente, sassi forgiati dal mare, i ciottoli non hanno soltanto una valenza estetica.

«Con la ghiaia delle spiagge liguri – ricorda l’artista – in passato si costruivano gli acciottolati a mosaico dei sagrati delle chiese. In effetti, sassi e ardesia fanno della Liguria un territorio culturalmente omogeneo. Ed è proprio alla luce di tutto questo, che […] realizzando ciottoli in grés porcellanato, in fondo mi auguro di creare oggetti capaci di evocare sia la bellezza della natura in senso lato sia il paesaggio, le spiagge e il mare di Sestri Levante». Quello stesso mare che Bruno Munari, uno dei padri del design moderno, amava definire «il grande artigiano» e che per Alfredo Gioventù rappresenta la fonte primaria di ispirazione artistica, il ventre creativo della Terra, il luogo di incontro e di scambio fecondo tra culture e stili differenti.

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