Lego: verso il 2030, mattoncino su mattoncino

Lo scorso 20 maggio la Lego ha annunciato di riuscire finalmente ad alimentarsi interamente di energie rinnovabili. Con tre anni di anticipo rispetto ai progetti iniziali.

Sono passati tre anni da quando la Lego si è trovata nell’occhio del ciclone per via della sua collaborazione con Shell, che in quel periodo mirava a espandere le sue piattaforme petrolifere nll’Artico.

Greenpeace, in tale occasione, aveva lanciato una campagna globale rivolta al gigante danese dei mattoncini colorati, chiedendole di interrompere la sua partnership con Shell. La campagna era supportata da un video iconico in cui un Polo Nord costruito con i Lego veniva distrutto dalle attrezzature estrattive di Shell. Era il petrolio, lentamente, a sommergere ogni cosa, mentre solo un orso polare riesce a resistere, scalando una collina di ghiaccio sulla cui cima troneggia una bandierina della Shell. E alla fine, questa bandiera è l’unica cosa che resta a galla – come un rimando inverso (e macabro) al ramoscello d’ulivo che la colomba porta a Noè dopo che il diluvio ha sommerso la terra.

Alla fine, la Lego ha ceduto alle pressioni; nell’ottobre del 2014 ha così annunciato che alla scadenza del contratto non avrebbe rinnovato la sua partnership con Shell. Di converso, è stata instaurata una partnership con il WWF.

Verso il 2030

L’aver abbandonato Shell è stato solo il primo di una serie di passi verso la sostenibilità. Il colosso danese si era infatti impegnato ad alimentarsi, entro il 2020, solo con energie rinnovabili. Il raggiungimento di questo traguardo è stato annunciato – con tre anni di anticipo! – lo scorso 20 maggio. Punto di svolta per questo risultato è stata l’inaugurazione di un parco eolico al largo dell’Irlanda. Di tale parco (in realtà estensione del parco Burbo Bank, al largo di Liverpool) Lego detiene il 25%.

Il gigante dei giocattoli, per celebrare l’occasione, ha costruito una turbina eolica di mattoncini alta 6.5 metri. La scultura, entrata nel Guinness dei Primati, vuole essere d’ispirazione per i bambini di tutto il mondo, sensibilizzandoli a tematiche ambientali e sociali.

Non solo energia…

Lo scorso mese, inoltre, La Lego ha annunciato un investimento di 150 milioni di dollari nella ricerca di un nuovo materiale per i suoi celeberrimi mattoncini colorati. La richiesta è che questi siano plastic-free, e la scadenza è stata fissata per il 2030.

Data l’enorme quantità di mattoncini venduti, infatti, i prodotti Lego rilasciano nell’ambiente un’ingente quantità di emissioni di CO2. Queste sono state bilanciate dal nuovo parco eolico – ma è fondamentale andare oltre.

Di seguito, il celebre video della campagna di Greenpeace dell’estate 2014, in cui – piccola nota di colore – si riconoscono anche Jon Snow e Ygritte di Game of Thrones.

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