Il rapporto tra paesaggio e storia è molto stretto a tal punto da trovare una giusta fusione a Laterza, una cittadina situata sull’ ”anfiteatro” delle murge che ha origini antichissime. I ritrovamenti emersi dai lavori di scavo del 1965 in una necropoli risalente al 2000 a.C. in località Candile, infatti, testimoniano la presenza di una popolazione vissuta nel territorio nell’era eneolitica. Vi sono state successivamente l’influenza dei greci e dei romani. Molti sono i reperti dell’epoca della Magna Grecia e dell’età romana, oggi custoditi nei musei archeologici di Taranto e Matera.
Anche per individuare l’origine del nome, occorre fare un “tuffo” nel passato. Vi sono, infatti, tre ipotesi, fra le quali la più accreditata la farebbe risalire al latino Tertiani, i militi della terza legione romana che qui vi fissarono il loro accampamento;questa origine è avvalorata dal fatto che la cittadina è situata lungo la via Appia nuova, che unisce Taranto a Roma ricalcando il tracciato dell’Appia antica in alcuni tratti ancora visibile.
L’importanza della sua fauna, invece, giunge dalla presenza di specie volatili a più alto rischio di estinzione dell’Europa meridionale: il Capovaccaio o Avvoltoio degli Egizi, il Falco Grillaio, il Nibbio Bruno, il Falco Lanario, il Gufo reale, la Ghiandaia marina, l’Ululone dal ventre giallo, il Falco Pellegrino, il Gufo comune, l’Assiolo, l’Allocco, il Barbagianni, la Monachella, il Biancone, il Gheppio, il Passero Solitario. La gravina, inoltre, è rifugio di Gechi di Kotchi, istrici, volpi, tassi, donnole e di un gran numero di cinghiali.
Le testimonianze del passato – Le “meraviglie” continuano con gli anfratti in cui l’uomo, dalla Preistoria a tutto il Medioevo, ha sempre abitato e dove ricavò numerosissimi templi rupestri che impreziosì con affascinanti affreschi di soggetto religioso. Ce ne sono centinaia. Fra i più importanti vi è la Cantina spagnola o “grotta dei Mammoci” del XVII secolo, la Chiesa rupestre San Vito, la Chiesa rupestre Cristo Giudice, la Chiesa rupestre San Giacomo, la Chiesa rupestre di Sant’Eligio, la Chiesa rupestre di Santa Caterina, la Chiesa rupestre di San Leucio.