L’ambiente oltraggiato di Via dei Trulli a Torre a Mare (video)

Calette abbandonate a se stesse, lungo la litoranea che fiancheggia Via dei Trulli, a Torre a Mare, ex frazione di Bari.

Via dei Trulli Torre a Mare (Bari) – rifiuti abbandonati sulla spiaggia

Di fatto questi piccoli seni naturali sembrano essere stati quasi “ghettizzati” nel corso degli ultimi anni. Per arrivarci il percorso è decisamente disagevole,  al contrario della natura che cerca la sua evoluzione e la trova, persino quando il senso di inciviltà rende queste calanche piccole discariche a cielo aperto. Prendo in prestito il verbo “ghettizzare” solo per dare un’idea del modo in cui questa parte di Torre a Mare è stata emarginata e diseducata al senso di civiltà.

Via dei Trulli è una stradina chiusa al traffico, intuibile da un guard-rail che sbarra la strada, uno scherzoso divieto di accesso che è quotidianamente scavalcato da chi, giustamente, non vuole rinunciare a un mare che non sia a pagamento. Nel percorso ci sono rifiuti sparsi come cibo per piccioni, bottiglie di plastica vuote da calciare, erbacce che crescono selvagge e un asfalto dissestato. Scendendo lungo queste calette la vista del percorso è anche più deplorevole perché se è diritto di un cittadino beneficiare degli spazi all’aperto organizzando falò serali, è anche suo dovere ripulirli.

Via dei Trulli Torre a Mare (Bari) – la gente del posto ripulisce la spiaggetta

Allo stesso modo è dovere di un sindaco, in questo caso, Antonio Decaro farsi carico delle promesse fatte, magari decidendo di finanziare campagne di sensibilizzazione all’igiene. È la gente che fa la città e la città è il bigliettino da visita del cittadino. Il concetto di ambiente è onnicomprensivo e vanno valutati tutti i fattori che lo costituiscono. È dovere di un sindaco promuovere l’ambiente nel quale lui stesso vive, farsi guida – non a fasi alterne – del cittadino.

Il riconoscimento assegnato al sindaco Antonio Decaro come “ambientalista dell’anno” nel 2008 da Legambiente ha decisamente tradito ogni aspettativa se, oggi, sono i bagnanti a dover ripulire le calette a mani nude, durante il giorno. “Il servizio di pulizia deve migliorare”, aveva affermato il sindaco Decaro in seguito al sopralluogo fatto nel mese di luglio lo scorso anno. E i lavori “waterfront” di cui si era parlato? Per quale motivo questi lavori non riguardano anche Via dei Trulli?

Il video allegato mostra non solo bagnanti che ripuliscono una spiaggia libera, bensì un senso di civiltà non dimenticato da tutti, il rispetto verso l’ambiente e un profondo disagio. Sarebbe opportuno fare gioco di squadra per imparare a vivere in un ambiente che non manca di nulla ma che offre tutto ciò che serve, sempre che qualcuno si decida a valorizzarlo.

Cristina Canè

Articoli correlati