
PatrioTurtle è il simbolo della lotta all’inquinamento dei mari, raccogliendo le bottiglie usa e getta. Ora a Torre Guaceto si fa sensibilizzazione anche in spiaggia, tra i bagnanti
Patrio Turtle, la tartaruga mangia plastica a difesa del mare, è stata realizzata per il Consorzio di Gestione di Torre Guaceto dall’artista Dario Battista in partnership con l’Accademia di Belle Arti di Bari. Ad inaugurare l’opera le autorità locali e regionali, ma anche le autorità albanesi e montenegrine gemellate.
La nuova campagna di sensibilizzazione avviata dal Consorzio nasce dal desiderio di spingere sempre più i propri utenti a prendere coscienza del grave danno arrecato al mare dai cattivi comportamenti dell’uomo, come l’eccessivo utilizzo di materiali usa e getta e la loro dispersione negli ambienti naturali.
Tutto ciò che si butta, in un modo o nell’altro, finisce in mare e le condizioni di salute del polmone blu dimostrano che per troppo tempo il mantenimento degli ecosistemi è stato sacrificato in favore di logiche consumistiche.
Il mare sta soffrendo, la plastica lo ha invaso, basti guardare con i propri occhi l’enorme quantità di rifiuti che si spiaggiano sulla costa di Torre Guaceto ad ogni mareggiata per rendersi conto di quanto la situazione sia drammatica. E quelli che per primi pagano le conseguenze dell’impatto antropico sul mare sono proprio gli animali marini. Un esempio fra tutti. Le tartarughe marine scambiano le buste di plastica largamente presenti in mare per cibo e le mangiano. Il loro intestino di riempie di rifiuti a tal punto da impedirgli di nutrirsi, ne consegue l’indebolimento e lo spiaggiamento che, nella maggior parte dei casi, finisce con l’ucciderle.
Un dato fa raggelare il sangue: circa il 90% delle tartarughe marine soccorse ogni anno dal Consorzio di Gestione di Torre Guaceto e ricoverate presso il centro recupero della riserva ha ingerito plastica. È arrivato il momento di dire basta e invertire la rotta, il mare non può continuare a soffrire, gli animali non possono morire a causa di scelte umane egoistiche. Bisogna prendere una posizione e prendere quella giusta.
Da qui, la nascita di PatrioTurtle, un simbolo, la tartaruga che si sacrifica per la causa. PatrioTurtle protegge gli “altri” animali marini mangiando la plastica che rischia di finire nei loro stomaci. Un nome forte per una situazione altrettanto forte, un nome che punta a smuovere le coscienze.

«Abbiamo deciso di installare PatrioTurtle presso il nostro lido, a Punta Penna Grossa – ha spiegato Rocky Malatesta, presidente del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto – perché questo è il punto di accesso alla riserva per la maggior parte dei nostri fruitori. Vogliamo che tutti la vedano e riflettano. Non c’è più tempo per gli indugi, dobbiamo proteggere il mare, tutti, ogni giorno, facendo scelte sostenibili. La gente potrà riporre le proprie bottiglie di plastica e le lattine nella nostra installazione e speriamo che, guardando questa grossa tartaruga in acciaio, rimangano colpiti a tal punto da decidere di ridurre drasticamente il proprio uso di oggetti monouso».