La sostenibilità diventa una tesi di laurea

Fondazione Symbola, Luiss e Unioncamere lanciano un concorso universitario per premiare 10 tesi di laurea sulla sostenibilità, provenienti da tutte le discipline, sia umanistiche che scientifiche

 

La sostenibilità è diventata da qualche anno ormai il pane quotidiano. Tutti ne parlano, più o meno a ragion veduta, tutti la mettono in pratica, chi più chi meno, e persino la politica e l’economia la masticano, pur non assaporandola correttamente e digerirla facilmente.

La sostenibilità è decisamente un argomento trasversale, che riguarda tutti, proprio tutti, perché ogni nostro gesto, ogni nostra azione quotidiana, nell’arco delle 24 ore, influisce pesantemente sulla sostenibilità.

La nostra sciatteria e il consumismo provenienti dal passato hanno portato a doverci confrontare improvvisamente e prepotentemente oggi con il concetto di sostenibilità. I nostri errori e i nostri abusi ora sono decisamente evidenti e difficili da risolvere e impossibili da cancellare. Per rallentare quantomeno gli effetti dei nostri danni diventa fondamentale agire sia sulle nuove generazioni, peraltro già pronte e votate alla sostenibilità, e sia mentalità di chi ha vissuto ciò che è stato.

Per inculcare la sostenibilità nel sostrato sociale, politico ed economico, e trasformarla in qualcosa che naturalmente fa parte di noi, la Fondazione Symbola, l’Università Luiss Guido Carli e Unioncamere hanno promosso un’iniziativa unica in Italia: premiare 10 tesi universitarie che affrontano la sostenibilità, sia da un punto di vista umanistico e sia da un punto di vista scientifico.

Il progetto – che vanta il patrocinio della Conferenza dei Rettori (Crui), è sponsorizzato da Deloitte Climate & Sustainability e si avvale della collaborazione di AlmaLaurea e della Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile (Rus) – partirà nel mese di settembre con la pubblicazione di un bando aperto alle tesi di tutti gli studenti italiani delle lauree magistrali e a ciclo unico relative agli anni accademici 2021/2022 e 2022/2023 (già presentate al momento della candidatura). La scelta dei vincitori sarà affidata a un comitato scientifico guidato da Stefano Zamagni e Paola Severino: il primo docente di Economia politica all’Università di Bologna, la seconda presidente della Luiss School of Law.

All’iniziativa, al momento, hanno aderito anche altre università italiane, tra cui la Federico II di Napoli, Tor Vergata, La Sapienza, la Ca’ Foscari di Venezia, la Bocconi, l’Università Cattolica del Sacro Cuore, i Politecnici di Milano, Torino e delle Marche, Sant’Anna di Pisa, l’Universitas Mercatorum, le Università di Cagliari, Teramo, Camerino e Catania.

Premi in denaro ai vincitori e tirocini nelle principali imprese italiane che parteciperanno al progetto.

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