La “pesca dei rifiuti” in mare supera i confini italiani

Ogyre_Bali

La start up Ogyre, il primo modello italiano di “?shing for litter”, porta il suo progetto in Brasile e in Indonesia. L’obiettivo? Raccogliere oltre 3 milioni di kg di rifiuti entro il 2025

 

È arrivato in Brasile e in Indonesia il modello “?shing for litter” di OGYRE, la start up italiana a vocazione sociale che vuole ripulire gli oceani dai rifiuti marini.

Così, ai gruppi di pescatori già attivi in Italia (Cesenatico, Santa Margherita Ligure, Marina di Ravenna), si aggiungono quelli di Rio de Janeiro e Bali per un network complessivo di 50 pescatori che raccolgono, tra i tre Paesi, una media stimata di 15.000kg di rifiuti ogni mese. E per il 2022, Ogyre ha già superato l’obiettivo di raccolta che si era prefissata: grazie anche al contributo dei nuovi pescatori sono quasi 110.000 i kg di rifiuti marini recuperati (il cumulativo prefissato era di 100.000kg).

Ogyre_RioDeJaneiro

In Brasile, il progetto di Ogyre è confermato dopo un periodo di test partito a Dicembre 2021, che ha già portato, ad oggi, a recuperare più di 80.000kg di rifiuti dal mare. La start up ha coinvolto nella sua attività di pulizia dell’oceano due comunità di pescatori nella baia di Guanabara, a Rio de Janeiro, per un totale di 10 barche; qui, due giorni alla settimana, 2 pescatori per ogni barca escono al solo scopo di raccogliere i rifiuti dal mare. I rifiuti vengono poi riportati a terra, nelle colonie, dove vengono smistati tra materiali non riciclabili, che finiscono nelle discariche locali, e riciclabili, che vengono invece prelevati da una cooperativa locale per essere successivamente smistati nei diversi materiali e mandati a riciclo.

A Bali, invece, il progetto è partito ad aprile 2022: in questo caso sono 29.000 i chili di rifiuti già pescati. A svolgere le operazioni di recupero sono 15 pescatori della comunità di Batu Lumbang, a Benoa: escono 1 o 2 giorni alla settimana con le canoe per andare a recuperare i rifiuti incastrati in una foresta di mangrovie. I rifiuti vengono portati a terra e smistati per mandare a riciclo i materiali recuperabili.

Ogyre ha da poco chiuso un aumento di capitale e con le risorse raccolte si è posta 3 obiettivi, primo tra questi proprio l’ampliamento del network di pescatori a livello internazionale, con l’obiettivo di raccogliere più di 3 milioni di kg di rifiuti marini entro il 2025. In secondo luogo, la tecnologia, per ottimizzare la piattaforma sia in ottica b2c – permettendo quindi a ogni individuo di contribuire per il mare attraverso il supporto diretto a uno o più pescatori – sia in ottica b2b – abilitando progetti di sostenibilità dedicati alle aziende e, infine, l’espansione del team di Ogyre.

Articoli correlati