Sabato 28 marzo 2015, si svolge la nona edizione di Earth Hour, l’evento globale per il quale ciascun Paese del pianeta, partendo dal Pacifico, spegnerà le luci – dalle 20:30 alle 21:30 – per accendere l’attenzione sui cambiamenti climatici e coinvolgere l’intera comunità globale in concrete azioni di sostenibilità.
In Italia sono oltre trecento gli spegnimenti previsti per l’Ora della Terra – l’evento ha ricevuto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica – raccolti in una mappa; come simbolo è stato scelto il Castello Sforzesco. Alla manifestazione saranno presenti il presidente onorario WWF Fulco Pratesi e Pierfrancesco Maran assessore all’Ambiente e mobilità del Comune di Milano. L’evento è reso possibile grazie alla collaborazione di Expo 2015, il patrocinio del Comune di Milano e la collaborazione tecnica di A2A. A Roma si spengono simbolicamente anche i luoghi di culto delle tre principali religioni monoteiste: la cupola della Basilica di San Pietro, la Moschea e la Sinagoga.
L’azione sul cambiamento climatico vedrà una tappa importante proprio nel 2015, anno in cui si deve chiudere il negoziato dell’ONU per un accordo globale, a Parigi in dicembre nella COP21. Il cambiamento climatico è la più grande minaccia alla sopravvivenza del Pianeta e della vita come la conosciamo ed Earth Hour, il più grande movimento di base del mondo nato nel 2007 a Sidney, alzerà di nuovo la sua voce per “cambiare il cambiamento climatico”, “Change Climate Change”.
Nel 2014 i sostenitori di Earth Hour hanno raccolto fondi per piantare milioni di alberi, promuovere l’uso di stufe a basso consumo di carburante e ridurre l’impronta di carbonio di migliaia di scuole. Dal 2007, Earth Hour ha mobilitato imprese, organizzazioni, governi e centinaia di milioni di persone. Oltre 7.000 città e 172 Paesi hanno confermato la partecipazione, comprese le aree sempre più colpite dagli eventi climatici estremi come le Filippine, le Maldive e il Madagascar insieme con Paesi chiave per le soluzioni come Brasile, Stati Uniti e Cina. Si spegneranno la Torre Eiffel, il Golden Gate di San Francisco e altri luoghi simbolo, tra cui 40 siti Unesco, come l’Acropoli di Atene e il castello di Edimburgo e la Valle dei Templi Agrigento.
Mano agli smartphone: Earth Hour diventa una “photo action”: infatti, si potranno condividere con tutti i propri contatti su Facebook, Twitter e Instagram le più belle foto dallo spegnimento della propria città o dell’evento che ciascuno vorrà organizzare a casa propria o con amici usando l’hashtag #unoralbuio e #EarthHour. Le foto più indicative saranno condivise dagli account ufficiali di WWF Italia durante il corso della mobilitazione ed entreranno così nel “book digitale” globale.
I partner. ?Diverse le imprese partner del WWF che hanno aderito all’appuntamento promuovendo sui propri strumenti di comunicazione il messaggio Earth Hour – clima, impronta ecologica, consumo consapevole e conservazione -. Dipendenti e clienti saranno informati dell’iniziativa nei punti vendita, sulle pagine social e siti istituzionali.
Tutti possono aderire: un’ora al buio allunga la vita della Terra.