
La “Murgia abbraccia Matera”, capitale europea della cultura 2019, con 13 idee progettuali di recupero e riutilizzo dei beni minori della ruralità.

I 13 progetti di valorizzazione e recupero dell’identità territoriale della Murgia sono stati raccolti nella mostra itinerante “Synthesis”, ideata e curata da Giusy Caroppo, di cui Ambient&Ambienti propone un percorso di visita. I territori murgiani “salutano” così la capitale europea della cultura con “La Murgia abbraccia Matera”, il concorso d’idee internazionale promosso da Regione Puglia e Parco dell’Alta Murgia che coinvolge i comuni di Gravina, Altamura, Santeramo, Ginosa e Laterza.
L’iniziativa la “Murgia abbraccia Matera” si propone di raccogliere proposte concrete ed innovative per un possibile recupero e riutilizzo dei beni minori della ruralità (iazzi, piscine, abbeveratoi, stazioni di posta) in termini di fruizione ed accoglienza. Si tratta di testimonianze che hanno rappresentato l’importante economia circolare della pastorizia e transumanza.
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La Murgia abbraccia Matera e “apre la porta” alla nuova transumanza
Si può partire dalla proposta progettuale “La nuova transumanza. Dalla Terra delle Gravine all’Alta Murgia”, presentata da un gruppo multidisciplinare, di cui è capofila lo studio Caponio, di archeologi, botanici, guide ambientali escursioniste che accompagnano i viaggiatori. Si prevede la realizzazione di una serie di attività in ogni luogo. Sono previste accoglienza, degustazione e trekking a piedi, in bicicletta o a dorso d’asino partendo dalle cosiddette stazioni asinelle o stazioni di noleggio e riparazioni di biciclette. Poi ci sono attività di laboratorio orizzontali e verticali dell’erbe medicali ed aromatiche della Murgia con l’utilizzo di energie rinnovabili e dei materiali e del riuso. Non mancano anche presidi sanitari. L’idea progettuale, insomma, può generare sviluppo ed occupazione.
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L’itinerario della nuova transumanza “abbraccia” Matera 2019.

L’itinerario della nuova transumanza “abbraccia” Matera 2019 perché collega la Murgia del basso piano tarantino di Ginosa e Laterza, caratterizzata dal Parco delle Gravine, a quella dell’alta Murgia di Altamura attraversando la zona di transizione della piana a ridosso della via Appia. Il percorso utilizza il Vallone della Silica con le cosiddette “quite” di Santeramo, quote agrarie istituite nel 1800 per assegnare ai braccianti doti di proprietà. Il contesto è importantissimo dal punto di vista paesaggistico, storico, culturale ed antropico. L’itinerario valorizza gli jazzi (77 sono quelli censiti dalla Regione Puglia) ed i tratturelli che delimitano le particelle quadrangolari e rettangolari tra i muretti a secco, dichiarati patrimoni dell’umanità, in una “griglia” perfetta. Lungo il percorso si può anche apprezzare la ricca ed unica biodiversità. Il viaggio di 50 chilometri previsto dal progetto, a questo punto, potrebbe continuare verso altri territori.
La Murgia abbraccia Matera: i progetti per collegare Matera 2019-Gravina.
Si può anche raggiungere Matera 2019 da Gravina. L’idea progettuale, elaborata dagli architetti Puzziferri, Aulenti e Savino con la collaborazione dell’Associazione In-natura, prevede una serie d’interventi sul percorso dal centro urbano di Gravina alla capitale europea della cultura 2019 passando per il Bosco Difesa Grande e 5 jazzi. In questo modo si creerebbero cinque percorsi ciclo-pedonali differenti. La proposta progettuale dell’architetto Giuseppe Dell’Aquila permette il raggiungimento della città dei sassi da Gravina attraverso la strada provinciale 53 che passa per il Bosco comunale. Sono individuati 6 punti d’interesse, che corrispondono a 6 jazzi, ognuno con una diversa destinazione d’uso. Le quattro filosofie d’intervento sono rudere, restauro conservativo, casa nella casa e architettura effimera.
La Murgia abbraccia Matera con “Jazz-Up”
Il percorso si conclude con “Jazz-Up”, il progetto di ri-funzionalizzazione di Jazzo Cantarella, in cui potranno essere realizzati laboratori archeologici, spazi di supporto alle operazioni di scavo, sale conferenze e sale espositive di reperti, e Masseria San Mauro, dove realizzare laboratori pratici di design, museo della transumanza, laboratori sulla ruralità, showcooking, teatro all’aperto, bookshoop. A questo punto non resta che raccontare un’esperienza di viaggio. La novità di questa proposta, infatti, è la realizzazione di un “diario di viaggio” con cui i visitatori potranno lasciare un feedback sull’esperienza vissuta attraverso l’utilizzo di QR Code.