

Hanno meno di 40 anni e in comune una sottile e ci auguriamo resiliente capacità di progettare, ideare, innovare un futuro diverso da quello dei loro padri. Un domani ecosostenibile, ad esempio. E per davvero.
Prendiamo il campo della green economy; c’è un gruppo di “portatori sani” di buone pratiche nel rispetto dell’ambiente e dell’innovazione tecnologica. A farli conoscere ai più ci pensa la Coldiretti Giovani Impresa, assegnando annualmente gli “Oscar Green”, premio rivolto a quelle realtà imprenditoriali innovative nel campo agricolo e agroalimentare. Attenzione: imprenditori rigorosamente under 40.
Curiose e interessanti le proposte salite sul podio dell’edizione 2014. Per esempio quella di Roberta di Mauro vincitrice della categoria “Non solo Agricoltura”. Roberta ha messo assieme i suoi studi di biologia con l’esperienza del padre apicoltore per creare il primo “spritz” tutto agricolo a base di miele ed estratti vegetali. Senza conservanti né coloranti. Fiori eduli (commestibili), invece, nell’agriturismo Masseria Torrevecchia, di Campagna Amica. Vincitrice per la categoria “Stile e Cultura d’Impresa”, la cucina “fiorita” di Marzia Manni è a base di begonia e borragine, calendula e garofano, geranio e lavanda.
Un Agri-Beach sulla spiaggia di Pescoluse (a Salve in provincia di Lecce) ha fatto vincere invece il premio per la categoria “Campagna Amica” alla ventinovenne Ambra Mongiò. Mamma di due bimbe e una laurea in legge in tasca, Ambra ha trasformato l’orto di propietà, sulla costa salentina, nella prima “agri-spiaggia” d’Italia. Eden Salento, questo il nome del chiosco bar ristorante, si sviluppa su un terreno retro dunale di circa 5 ettari. Per i bagnanti clienti, solo marmellate artigianali, centrifugati di ortaggi e frutta fresca che possono persino raccogliere direttamente dal campo.
Per la categoria “Esportare il territorio”, grande curiosità ha suscitato la proposta di Domenico Dambrosio. 26 anni, di Altamura, il giovanissimo panettiere ha realizzato la Panatina, la prima chip fatta con la farina, rigorosamente da grano italiano, poi fritta o cotta al forno. La ricetta è segreta e per ora si può gustare solo nel panificio Dambrosio. Ma, una volta che Domenico e il suo team avranno pronti packaging e imballaggio, le chip sbancheranno in America, patria delle tortillas fatte con farina di mais.
Tutt’altre storie, ma non meno intriganti, quelle di Alberto Pepe e Gianluigi Parrotto. Astrofisico 36enne di Manduria il primo, giovanissimo di Poggiardo il secondo, meritano tutta la nostra attenzione anche perché faranno –ulteriormente – parlare di sé da qui a venire. Le storie: Alberto Pepe diviene astrofisico a Londra, si fa due anni di esperienza al Cern di Ginevra e un dottorato di ricerca in California. Forte di un solido bagaglio accademico, fonda con l’americano Nathan Jenkins la società Authorea, una banca dati di studi accademici che utilizza, novità, la tecnologia html per le pubblicazioni scientifiche; un documento aperto al cui testo tutti possono contribuire. La piattaforma ha investitori sia italiani che americani; e in pochi mesi sono diventati 25mila. Staremo a vedere se Alberto vincerà la sfida di farne la più grande banca dati di studi accademici.
E per finire l’enfant prodige dell’energia eolica, Gianluigi Parrotto. La sua idea è semplice: portare le pale eoliche direttamente sui tetti delle singole case. Per far questo deve prima di tutto ridurle di dimensioni; ecco le mini-turbine che incontrano l’interesse di un produttore bresciano di impianti fotovoltaici. Vengono brevettate dalla start up dell’intraprendente Gianluigi, la Gp Renewable (dalle sue iniziali). Notizia recente è che la Gp Renewable sbarca negli Stati Uniti grazie all’investimento di una cordata americana. La holding Air Group S.p.a., questo il nome della società statunitense, esporterà le turbine negli Usa, ma la produzione rimarrà in Salento. Particolare non da poco: Gianluigi Parrotto ha 20 anni. Vi pare poco?