
Il Giro d’Italia si fa sostenibile. La corsa rosa diventa green, con una serie di iniziative per rendere la carovana più legata alle tematiche ambientali. Il percorso sfiorerà soltanto la Puglia ma la sfilata di bici in giro per l’Italia resta uno degli appuntamenti più attesi e seguiti dell’anno
A Foggia, unica provincia pugliese a essere toccata dalla carovana rosa, da qualche giorno si ripete un tormentone: “Il Giro d’Italia dovrebbe passare ogni mese…”. Una battuta provocatoria per evidenziare l’ausilio del passaggio della corsa per il rifacimento del manto stradale. Ma ironie a parte, il Giro d’Italia con i suoi 176 corridori, anima e coinvolge l’intero territorio e rappresenta sempre un momento suggestivo. Se lo potranno godere anche tanti bambini, visto che il Comune ha emanato un’ordinanza che chiude tutte le scuole per lunedì 8 maggio, giorno della tappa Vasto – Melfi che, appunto, passerà anche per la provincia di Foggia.
Le bici dei campioni che fanno sognare. Un momento di festa che attraversa quest’anno tutta l’Italia dal 6 al 28 maggio. La forza e il fascino di questa corsa, che rappresenta l’evento ciclistico più seguito in Italia, non hanno eguali, come stanno a dimostrare circa 180 milioni di visualizzazioni e 210 milioni di pagine visitate sul web. E ciò che accade al Giro d’Italia influenza un’intera nazione. Ecco perché anche l’aspetto della sostenibilità diventa fondamentale. Lo hanno compreso anche gli organizzatori, che al rosa hanno aggiunto un tocco di verde.
Ride green, evviva la raccolta differenziata

Si chiama Ride green, infatti, la sezione del Giro dedicata alla sostenibilità e basato sulla raccolta differenziata. E’ nata nel 2016 per ridurre gli effetti del passaggio della corsa rosa sul territorio, attraverso la corretta gestione dei flussi dei rifiuti prodotti, ricorrendo a un sistema di tracciabilità.
Con l’ausilio di oltre 200 volontari e di numerose aziende locali, coordinate anche dalla cooperativa E.R.I.C.A., i rifiuti prodotti nelle varie località vengono raccolti in apposite isole ecologiche posizionate nei punti strategici di ogni tappa, e successivamente avviati al riciclo per essere trasformati in materia prima seconda ed essere rimessi nel ciclo produttivo.
In questo processo, un grande impulso arriva dai Comuni di partenza e di arrivo delle singole tappe, che fanno da tramite per la promozione dell’iniziativa, garantendo un presidio efficace sul territorio che permette al Giro d’Italia di collocarsi nel panorama internazionale come evento sempre più green, in grado di diffondere i principi della sostenibilità e rendendo sempre più consapevoli pubblico, amministrazioni locali, partner e tutti gli atleti coinvolti. Alla fine di ogni edizione vengono premiate le località più attive, quelle che hanno registrato i risultati migliori. Oltre 46 mila i chilogrammi di rifiuti generati lo scorso anno, di cui l’85% differenziati e avviati al riciclo. Un risultato significativo, in linea con il trend degli ultimi anni.
La mobilità sostenibile
Oltre alla raccolta differenziata, il progetto green della Corsa Rosa opera su altri due canali: l’educazione con BiciScuola e la mobilità sostenibile con il Giro-E.
BiciScuola rappresenta il grande programma educativo ideato 21 anni fa per avvicinare i più piccoli al mondo della bicicletta, al Giro stesso, trasmettendo i valori positivi riferiti alla pratica sportiva e al fairplay. Un’iniziativa che affronta tematiche sempre attuali, ultima delle quali anche l’importanza della tutela ambientale, con numeri record: oltre un milione e 600 mila i ragazzi sino a oggi coinvolti.
Il Giro-E è invece l’evento a tappe con biciclette a pedalata assistita che porta ciclisti amatori sulle strade e nei giorni della Corsa rosa per vivere un’esperienza da professionisti. Una e-bike experience in cui i partecipanti, divisi in team e dotati di bici da corsa dal cuore elettrico, si sottopongono a prove di regolarità svolte su una parte del percorso delle tappe ufficiali del Giro stesso, che promuove fortemente le tematiche della sostenibilità ambientale come dell’utilizzo della bici elettrica nella vita quotidiana, un ambasciatore del mondo elettrico. Nel 2021 è nata anche una maglia verde ispirata all’ambiente.
Le aziende
Oltre a questo, altra grande novità di quest’anno è il coinvolgimento di un partner importante, NATIVA, Regenerative Design Company italiana, che supporta centinaia di aziende nell’evoluzione verso modelli economici rigenerativi. La società sta conducendo un’analisi di mappatura degli impatti ambientali e sociali di RCS Sport e del Giro d’Italia (oltre che della Milano Marathon). Ciò consentirà di mettere in evidenza sia le pratiche virtuose dell’evento sia le aree di possibile miglioramento, per orientare le scelte future. Il progetto, che sarà raccontato in un Report dedicato, coinvolge l’intero ecosistema del Giro d’Italia – dall’organizzazione interna, a partner e sponsor, fino alle comunità locali, di atleti e dell’ampio bacino degli spettatori – attraverso un’analisi quantitativa e qualitativa su cinque aree legate alla sostenibilità: Circolarità, Capitale Naturale, Resilienza Climatica, Educazione e Coinvolgimento, Benessere, Felicità e Salute. Non sono considerati solo gli impatti tangibili, dunque, ma anche quel valore intangibile che fa parte del DNA di un evento sportivo: il benessere delle persone e le ricadute sui territori, anche con una prospettiva di lungo termine.
I tessuti
Al fianco di Giro d’Italia Ride Green si riconferma SITIP: punto di riferimento nella produzione di tessuti indemagliabili per il mondo sportivo e urbanwear, che mette l’accento su azioni concrete che vanno dalla redazione del bilancio di sostenibilità all’adozione di tessuti provenienti da un percorso di riciclo. In questo scenario l’azienda italiana è Partner Ufficiale 2023 del progetto. Già fornitore ufficiale dei tessuti per le Maglie del Giro d’Italia dal 2014, a partire dal 2020 utilizza per il confezionamento delle quattro maglie ufficiali, tessuti della linea NATIVE Sustainable Textiles, prodotti da filati riciclati e sostanze chimiche a basso impatto ambientale che comportano un minor consumo di risorse naturali.
Le basse emissioni

Rinnovata anche la presenza di Viessmann, il Gruppo pioniere nella produzione di sistemi di climatizzazione a basse emissioni e ad alto rendimento. Un leader mondiale che pone particolare attenzione a rapporti commerciali responsabili e a lungo termine.
Anche quest’anno, durante l’evento Viessmann proporrà la sua iniziativa ViMove. Grazie a ViMove, non soltanto tutti potranno pedalare e sentirsi protagonisti del Giro, ma potranno contribuire fattivamente anche all’importante progetto internazionale di riforestazione “firmato” Viessmann: più ci si allena, più alberi verranno piantati.
Oltre allo sport, anche tanto divertimento: per il secondo anno consecutivo, la carovana targata Viessmann sarà presente a ogni tappa per intrattenere i partecipanti in attesa dell’arrivo del Giro.
Per Viessmann la sostenibilità significa portare economia, ecologia e responsabilità sociale in tutta l’azienda, in modo che siano soddisfatti i fabbisogni di oggi, ma senza compromettere le risorse delle generazioni future.