La 576ª Fiera d’Aprile ad Andria

Scorcio del centro storico di Andria

L’occasione della 576ª Fiera d’Aprile di Andria che si terrà dal 26 al 28 aprile 2013, ma che, di fatto, si estende naturalmente alla settimana compresa tra le due domeniche del mese, è un’opportunità per chiunque ha voglia di cogliere e avviare un primo incontro fisico e storico con il centro storico della città, che da alcuni anni si è rinnovato e implementato con nuove attività commerciali, servizi e luoghi pubblici e privati come il cinema multisala, i locali serali e notturni, le osterie, i caffé, i numerosi winebar.

Per facilitarvi la visita nel centro storico, vi indichiamo un percorso quasi circolare che, partendo dalla Piazza Porta Castello via accompagnerà nei meandri molto soleggiati del centro antico. Perché, voi vi chiederete, da Piazza Castello e non da altri punti sulla strada che attornia la parte più antica della città? La risposta è semplice: perché e la più accessibile ed in prossimità di Porta Castello; sul suo lato est potrete subito incrociare visivamente una delle parti di Mura Normanne della città che cingevano il nucleo centrale ed originario della città, in cui è incastonata una delle porte, ancora visibili, della città – oggi di proprietà privata – e in cui si avvicendano da anni attività commerciali di vario genere.

La Fiera d'Aprile ad Andria si svolge dal 26 al 28 aprile ma coinvolge la città sin dalla penultima domenica del mese

Proseguendo verticalmente verso il centro storico, incontrerete prima alcuni edifici privati dell’Ottocento Pugliese, sopravvissuti alle demolizioni urbanistiche puntuali degli anni sessanta/settanta, poi una Piazza detta Catuma, intorno a cui si affacciano con i loro prospetti urbani il Palazzo Vescovile collegato alla Cattedrale ed il suo Campanile, il Palazzo Ducale;, proseguendo in discesa verso sud-est, s’incontra Piazza Vaglio. Uno slargo urbano informe che si dirama, attraverso stretti vicoli nel centro antico, su cui si affacciano associazioni culturali, gallerie d’arte, caffé, osterie, pizzerie e piccoli negozi, in cui potrete sostare in tutte le ore del giorno.

Proseguendo verso l’interno potrete avventurarvi, per tramite di una discesa ripida che svolta a destra, verso Piazza Sant’Agostino con la sua omonima Chiesa trecentesca, al cui fianco è stata aperta al pubblico, da pochi mesi, una bellissima Biblioteca Comunale ricca di volumi storici sulla città, frutto di numerosissime donazioni private appartenenti alle famiglie più importanti della città. Dopo quest’incursione storico/letteraria, superata la piazza, potrete proseguire verso Piazza Porta La Barra, in cui  è possibile vedere e dissetarsi ad una delle più antiche fontane pubbliche e, senza uscire dal nucleo storico, deviando verso sud-ovest in leggera salita, entrerete nei vicoli della zona più popolare, umile e più antica della città, in direzione della chiesa di San Nicola, in prossimità delle Grotte di Sant’Andrea, dove potrete visitare una un’architettura ricca di opere d’arte.

Lasciandosi alle spalle i vicoli e gli slarghi incontrerete a sud-ovest la famosissima Porta di Sant’Andrea, dono duecentesco di Federico II di Svevia e a nord-est l’anticha Chiesa di San Domenico con il suo bellissimo campanile, affiancata da una nuovissima struttura comunale, l’Officina San Domenico, un laboratorio urbano e uno spazio creativo dedicato alle nuove generazioni. Risalendo i vicoli potrete vedere da vicino la Chiesa di San Francesco incastonata nel Palazzo Municipale della Città ed. oltrepassando i vicoli adiacenti vi ritroverete  nella Piazza Catuma.

Il busto di Francesco II Del Balzo

E’ un percorso circolare che vi porterà verso la storia della città, leggibile ad  occhio nudo, attraverso i dettagli architettonici degli edifici, degli stemmi, delle iscrizioni, delle pietre scolpite a mano, in cui edifici bassi, intonacati e dipinti a calce bianca s’innestano ad edifici di pietra e di tufo a vista, di vari periodi storici sino al Novecento in un susseguirsi di vicoli, dal più piccolo, largo solo 42 centimetri, ai più larghi e articolati, passanti per piazzette abitate che si aprono improvvisamente a slarghi informi e al sole. Luoghi in cui, in un tempo non molto lontano, vivevano, abitavano e transitavano Federico II, Farinelli, i Carafa e i Del Balzo, di cui ancora oggi sono gelosamente conservati nel museo Diocesano opere d’arte a loro collegate, d’altissimo valore storico, come il busto marmoreo di Francesco II Del Balzo duca d’Andria realizzato da Francesco Laurana, diventato simbolo della Fiera d’Aprile.

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