
Era stato rubato e abbandonato circa un anno fa in una cava di bauxite in località Acquatetta
È stato necessario stamattina l’intervento dell’Esercito per recuperare la carcassa di un camion, un Fiat Iveco, rubato e abbandonato nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia. La carcassa si trovava in una delle Cave di Bauxite a Spinazzola, in una zona impervia e difficilmente raggiungibile.
«Grazie all’11° Reggimento Genio Guastatori della Brigata “Pinerolo” – spiega il presidente del Parco Francesco Tarantini – oggi abbiamo liberato una cava di bauxite dalla carcassa di un camion rubato e abbandonato da un anno, in località Acquatetta e a poche decine di metri dall’importante inghiottitoio di Cavone. Il Parco non è una discarica a cielo aperto e non funge da parcheggio per auto rubate, ma uno scrigno di biodiversità da custodire e valorizzare. L’Ente Parco si è attivato su più fronti per contrastare gli incivili che deturpano il territorio e restituire bellezza al patrimonio naturalistico, geologico e archeologico. Nel Piano operativo 2021 dei Carabinieri Forestali Parco è previsto un aumento dei controlli anche tramite fototrappole, un’azione fondamentale che verrà rafforzata dal supporto di associazioni, enti, liberi cittadini e dall’Esercito, che ci affiancheranno nelle giornate di pulizia in programma nelle prossime settimane, emergenza sanitaria permettendo».
Istituito nel 2004, il Parco Nazionale dell’Alta Murgia si estende per 68.077 ettari sulla parte più elevata delle Murge pugliesi. Il territorio è uno scrigno di biodiversità dove si alternano doline, colline, inghiottitoi, lame, grotte, scarpate, creste rocciose e boschi di quercia e conifere. Chiamato il “cuore di pietra” della Puglia, è tra i pochi esempi al mondo di prateria arida mediterranea, modellata dal carsismo che ha scolpito nei millenni la roccia affiorante. L’azione dei venti e delle piogge ha dato forma a un eccezionale repertorio di siti geologi, dal 2019 oggetto di un iter di studi per entrare nella rete internazionale dei Geoparchi UNESCO. Visitare i geositi è un viaggio lungo la storia della terra, sin dall’età dei dinosauri. Tra questi, hanno particolare importanza Cava Pontrelli con circa 30.000 impronte di dinosauro rinvenute, Grotta di Lamalunga che conserva lo scheletro dell’Uomo di Altamura, un neandertaliano vissuto tra 130.000 e 190.000 anni fa, le Cave di Bauxite, il Pulo di Altamura e il Pulicchio di Gravina. Monumento simbolo del Parco è invece Castel del Monte, la fortezza ottagonale voluta da Federico II nel XIII secolo, oggi Patrimonio UNESCO e tra i siti culturali più visitati.
L’area del Parco comprende 13 Comuni (Altamura, Andria, Bitonto, Cassano delle Murge, Corato, Gravina in Puglia, Grumo Appula, Minervino Murge, Poggiorsini, Ruvo di Puglia, Santeramo, Spinazzola, Toritto) tra le province di Bari e BAT (Barletta-Andria-Trani).