
La curiosa storia dell’irlandese Eddie Lenihan che riuscì a salvare un albero dall’abbattimento, in quanto era ritenuto… magico.
L’Irlanda è una terra fortemente legata alle tradizioni ed alla propria cultura popolare. Dall’epica celtica al trifoglio, dalle uova di Pasqua colorate al mitico folletto con la pentola d’oro ai piedi dell’arcobaleno. In questa cornice tra il fantastico e lo storico si iscrive una storia – in realtà di vent’anni fa, ma che tutt’ora viene ricordata e raccontata con emozione e coinvolgimento – che sembra quasi una favola.
È la storia di Eddie Lenihan e dell’albero sacro delle fate.
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Irlanda: il fairy bush e l’autostrada
Letteralmente definito “cespuglio delle fate”, il fairy bush è di fatto un grande albero che – si dice – sia abitato o frequentato da piccoli esseri magici. Le fate, appunto.
Si racconta che ve ne siano diversi nello Stato insulare, ma quello che sorge a Brosna sarà ricordato più di qualunque altro. La ragione è semplice.
Alla fine del secolo scorso fu messo in piedi un progetto che prevedeva la realizzazione di un tratto autostradale che avrebbe dovuto unire le città di Ennis e New Market On Fergus.
Tale collegamento avrebbe previsto la rasa di una porzione di vegetazione, proprio quella del fairy bush di Brosna.
Fin qui nulla di strano o anomalo.
L’urbanizzazione – prima ancora dei cambiamenti climatici – ha investito in maniera massiccia e talvolta senza scrupoli tanti polmoni verdi della Terra.
Questa volta, tuttavia, l’evoluzione antropologica ha dovuto fare i conti con la tradizione, la cultura popolare locale.
Ed un uomo. Eddie Lenihan.
Irlanda: il “portatore dell’antica tradizione”
Classe 1950, nativo proprio di Brosna, Lenihan è uno degli ultimi seanchaidh, ossia “portatore dell’antica tradizione”. In pratica, uno di quelli che tramanda per via orale storie e leggende della propria comunità.
Tra queste – come narrato in un suo stesso libro, Meeting the Other Crowd: The Fairy Stories of Hidden Ireland – c’è l’albero delle sacre fate che rischiava di venir estirpato per lasciar spazio al cemento e all’asfalto.
L’uomo, all’epoca alla soglia dei 50 anni, cominciò verso le istituzioni locali una pacifica ma tenace protesta, asserendo che l’abbattimento di quell’albero, uno dei punti di ritrovo delle creature femminili dotate di poteri magici, avrebbe determinato una serie di sciagure sugli abitanti di Brosna e a tutti coloro che avrebbero usufruito di questo tratto autostradale.
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Che sia invenzione, folklore o leggende metropolitane, l’opposizione di Lenihan non lasciò indifferenti gli organi comunali e la ditta cui era stata appaltata la costruzione dell’autostrada; la decisione fu quella di deviare il tratto, passando attorno al fairy bush.
È stata ed è una doppia vittoria.
Naturalmente di carattere ambientale, perché il grande albero e la vegetazione circostante – che siano fatati o no – alla fine non sono stati abbattuti.
Ed anche dal punto di vista turistico, poiché dopo questa curiosa vicenda l’albero sacro delle fate è diventato un’attrazione per irlandesi e stranieri.
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