Io non Rischio. Campagna d’informazione sul rischio sismico

Alla sua quarta edizione, il 14 e 15 giugno, nelle piazze italiane si terrà la manifestazione “Io non Rischio”.  Si tratta della campagna nazionale per la riduzione del rischio sismico promossa dal Dipartimento di Protezione Civile in collaborazione con alcune delle associazioni organizzate di protezione civile di carattere nazionale e con gli istituti di ricerca che si occupano di rischio sismico. Il titolo della manifestazione è un’esortazione a tutelare la propria vita.

Sono oltre 200 i Comuni che hanno aderito all’iniziativa. Nelle piazze saranno allestiti punti d’informazione sul rischio sismico associato sia al terremoto sia al maremoto. Circa 3.500 i volontari, delle sezioni locali di 21 associazioni, che incontreranno e parleranno direttamente con i concittadini per sensibilizzarli sul rischio sismico e parlare di buone pratiche di protezione civile. In Puglia saranno 11 le aree attrezzate, dove i pugliesi potranno incontrare i volontari e tecnici della protezione civile: Brindisi, Statte, Bari, Barletta, Trinitapoli, Sant’Agata, Troia, Foggia, San Marco in Lamis, Manfredonia e Rodi Garganico

L’Appennino centrale è una delle zone italiane a rischio terremoto (nella foto una immagine del terremoto in Abruzzo del 2009)

Negli ultimi mille anni, circa 3000 terremoti hanno provocato danni più o meno gravi, alcuni dei quali con effetti distruttivi e causando molte vittime. Tutti i comuni italiani possono risentire gli effetti dei terremoti e subire danni. I terremoti più forti si concentrano in alcune aree ben precise: nell’Italia Nord-Orientale (Friuli Venezia Giulia e Veneto), nella Liguria Occidentale, nell’Appennino Settentrionale (dalla Garfagnana al Riminese), e soprattutto lungo tutto l’Appennino Centrale e Meridionale, in Calabria e in Sicilia Orientale.  L’esposizione individuale al rischio sismico, come a tutti gli altri rischi, può essere sensibilmente ridotta attraverso un percorso di apprendimento semplice e partico che parte dalla conoscenza dei fenomeni e dell’interazione tra essi e le nostre attività. Bisogna creare e rafforzare la consapevolezza delle possibili conseguenze che i fenomeni naturali possono avere sulla nostra vita, sulle nostre azioni, sulle opere che costruiamo e di conseguenza adottare alcuni semplici accorgimenti.

Oltre alla campagna “Io non rischio Terremoto”, in più di 20 piazze della Calabria, della Campania, della Puglia e della Sicilia orientale, si svolge nello stesso fine settimana l’iniziativa “Io non rischio Maremoto”, per parlare ai cittadini anche del rischio maremoto e promuoverne un ruolo attivo nel campo della prevenzione. L’introduzione nella comunicazione di protezione civile del fenomeno delle onde anomale causate da un terremoto, noto come maremoto, è iniziata dopo il drammatico terremoto che, nel dicembre 2004, sconvolse l’intero sud est asiatico causando centinai di migliaia di morti.

Circa 3.500 i volontari, delle sezioni locali di 21 associazioni, incontreranno e parleranno direttamente con i concittadini per sensibilizzarli sul rischio sismico e parlare di buone pratiche di protezione civile

I maremoti sono fenomeni naturali meno frequenti nel Mediterraneo; possono generare un rischio per le popolazioni costiere e causare danni devastanti. La costa della Puglia settentrionale, il Gargano, nel 1627 fu colpita da un maremoto che ebbe effetti devastanti anche nell’entroterra.

Questa campagna di sensibilizzazione si basa sul contatto diretto con la popolazione e non sulla semplice informazione. I volontari, che sono stati formati dal Dipartimento di Protezione Civile, non faranno volantinaggio, non si limiteranno a lasciare il materiale informativo, ma s’intratterranno a parlare con i cittadini, illustrando i problemi e rispondendo alle domande. La consapevolezza e la formazione di base devono coinvolgere anche quelle popolazioni che normalmente non pensano di essere interessate dal rischio sismico. L’auspicio è che tutti i cittadini siano sensibilizzati sul comportamento da avere in caso di terremoto; consapevolezza che potrebbe essere utile durante un viaggio nel caso si debba affrontare, fuori di casa, una scossa di terremoto o un’onda anomala.  Attraverso la conoscenza, la consapevolezza e le buone pratiche ognuno di noi potrà sussurrare o, se preferisce, gridare: “io non rischio”.

 

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