
Rinviata al 9 novembre la decisione sul futuro dell’inceneritore per ossicombustione della Newo. la risposta del Comitato NO Inceneritore. Appello ai Comuni
Nulla di fatto per la questione di un “Impianto di recupero di rifiuti tramite ossicombustione flameless “ autorizzato dalla regione Puglia il 1° febbraio 2018 e previsto in via Corigliano nella Zona industriale di Bari. Il Tar Puglia ha infatti rinviato al 9 novembre 2021 la discussione sul ricorso presentati dal Comitato NO Inceneritore. Aspettano di essere discussi altri ricorsi sullo stesso argomento presentati dal Comune di Modugno e Aro Ba/2,
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Sulla questione interviene il Comitato NO Inceneritore, rappresentato da Corsina Depalo, con una nota.
Comitato NO Inceneritore: “Continueremo coinvolgendo anche gli abitanti del san Paolo”
“Il rinvio al 9 novembre del 2021 del Tar Puglia della decisione sull’ annullamento delle autorizzazioni della Regione Puglia alla costruzione al San Paolo di Bari del mega inceneritore per ossicombustione di rifiuti speciali anche pericolosi, pur in presenza del NO secco dei Comuni dell’ Interland barese a partire dal Comune di Bari, lascia sgomento il Comitato No Inceneritore, attivo dal 2018 e autore del ricorso al Tar stesso patrocinato dall’Avv. Luigi Campanale! spiega la nota.
“La decisione di rinvio del pronunciamento di 7 mesi del Tar Puglia sul ricorso riguarda una partita evidentemente grande per gli interessi che muove e altrettanto grande per le ripercussioni negative sull’ ambiente e per una possibile proliferazione di grandi impianti poco o nulla testati.
“Il Comitato di cittadini No Inceneritore, dopo aver esercitato tutte le possibili pressioni sui comuni dell’interland affinché gli stessi condividessero le dovute posizioni politiche e legali, non si esimerà dal continuare a intraprendere ogni azione utile ad allargare la conoscenza a partire dalla popolazione barese e dal quartiere San Paolo di Bari interessato dalla localizzazione dell’impianto.
“Il Comitato auspica una collaborazione fattiva con i Comuni che si sono già espressi conto l’inceneritore non tralasciando una più forte alleanza sociale e istituzionale sui medesimi obiettivi anche con ulteriori proteste e azioni legali comuni”.