
La colonna di fumo, prima densa e scura e poi via via sempre più chiara, è finalmente scomparsa. Anche gli ultimi focolai sono stati finalmente spenti.
Da sabato a martedì: oltre 72 ore di fuoco e fumo nel vasto incendio che si è sviluppato alla Recuperi Pugliesi a Modugno, forse per un cortocircuito. Altrettante ne serviranno per capire cosa si è disperso nell’aria e nel suolo dopo l’incendio che per tre giorni ha interessato il piazzale della società che lì stoccava materiali plastici e cartacei.
“Sarà necessario attendere 72 ore per ottenere valori puntuali dei microinquinanti e per specificare attraverso analisi di laboratorio, le varie tipologie di diossine, al fine di una valutazione ponderata delle conseguenze”. Così il sindaco di Modugno Nicola Bonasia sui canali social in un post in cui ha spiegato che “L’Arpa, in collegamento telefonico, ci ha informato sui dati relativi agli esiti del monitoraggio della qualità dell’aria: le postazioni fisse e mobili hanno registrato valori non preoccupanti con un trend in discesa, salvo che in alcune zone fuori dal centro abitato di Modugno, in particolare in una zona a ridosso del Quartiere Cecilia. Si può ipotizzare però, che i valori lì registrati, derivino dalla stabilità della direzione del vento nei giorni appena trascorsi e che, in alcune fasi, abbiano portato ad un innalzamento localizzato e circoscritto”.