Inaugurazione dell’impianto di illuminazione della Cascata monumentale di Santa Maria di Leuca

A conclusione dei festeggiamenti dei 100 anni celebrativi del più grande acquedotto d’Europa: 1915-2015, l’Acquedotto Pugliese inaugura l’imponente impianto di illuminazione artistica del complesso della Cascata monumentale all’estremità della condotta idrica.

La Cascata monumentale di Santa Maria di Leucacome appariva in una fotografia di fine 1939

La storia del progetto della cascata, il significato e tavole inedite sono state raccolte nel libro, “Architettura per un Finibus terrae. La Cascata Monumentale dell’Acquedotto Pugliese di Santa Maria di Leuca” (Adda editore). Le ricerche curate dal Politecnico di Bari e dall’Acquedotto Pugliese saranno presentate in occasione di una giornata studio dedicata a Santa Maria di Leuca.

La vicenda della cascata comincia quando punto il più a sud della Puglia, noto per la presenza di un tempio pagano, forse dedicato alla dea Atena, era chiamato dai Greci Leukos – Leuca (bianco come la pietra al sole). Con i Romani, il tempio diventerà l’Ara di Minerva. Quindi diverrà santuario cristiano dedicato a Maria; il luogo conserverà il nome di origine ellenica. La chiesa poi nei secoli sarà distrutta più volte dai turchi e altri invasori.

La storia moderna del tacco d’Italia, comincia a metà ‘800 con la costruzione di ville estive-residenziali da parte di facoltosi possidenti per godere della salubrità del clima e del paesaggio. La costruzione del Faro monumentale di I classe (ing. A. Rossi, 1861- 1866), contemporanea ai lavori di scavo per l’apertura del Canale di Suez (1859-1869), elevano Leuca al grado strategico di sentinella delle rotte del sud-est.

Sarà l’Acquedotto Pugliese (ing. Cesare Brunetti, 1930-1939) a completare l’opera di modernizzazione del borgo, con la costruzione della cascata monumentale con cui termina la condotta di acqua potabile, sotto il Fascismo.

La cascata celebrativa rappresentava una soluzione architettonica unica per tipologia e una nuova monumentalità nel mito della romanità e dell’Impero. Sarà lo stesso Mussolini a donare la colonna romana posta ai piedi del monumento. L’opera sarà inaugurata il 10 settembre 1939.

La struttura monumentale della cascata si inserisce nel disegno morfologico e urbano di Santa Maria di Leuca in un contesto storico di grande pregio e valore, sia ambientale, sia paesaggistico e investito di un forte valore emozionale. Il sito ha, infatti, la doppia valenza di rappresentare la memoria storica delle origini di Leuca e di essere la cornice paesaggistica del Santuario. Sono proprio questi elementi, non solo architettonici e storici ma anche paesaggistici e culturali, che la Cascata Monumentale intende esaltare.

L’opera di illuminazione, progettata dall’Acquedotto Pugliese e dal Politecnico di Bari e realizzata dall’ENEL si è avvalsa del contributo del Comune di Castrignano del Capo.

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