In Puglia nascono due nuove ciclovie

Parco Nazionale del Gargano, Ph Gargano NaTour

La Ciclovia Isola, nel Parco del Gargano, e la CicloNardò, dalle ville storiche delle “Cenate Vecchie” a Porto Selvaggio

La Puglia si conferma meta turistica sostenibile. Tutti sulle due ruote, alla scoperta della natura.  Alle sei ciclovie ufficiali FIAB, che dal nord Italia portano in Puglia, attraversando la regione nella sua interezza, presto si  aggiungeranno la ciclovia Isola, nel Parco del Gargano, e la CicloNardò, nel Salento. Attualmente sono percorribili dai turisti: la ciclovia Adriatica, che percorre tutta la costa arrivando al tacco dello stivale, toccando Santa Maria di Leuca e intersecandosi con la ciclovia dell’Acquedotto Pugliese.  A questo punto si interseca con un’altra ciclovia, quella che segue gli storici percorsi della via romea-francigena, che attraversa tutto l’entroterra per poi terminare sulle coste brindisine. Di più recente creazione, la ciclovia dell’Alta Murgia. La ciclovia dei Borboni invece collega Napoli con Bari. A nord della Puglia la ciclovia degli Appennini si caratterizza come uno dei più lunghi percorsi nazionali, che va a collegare gli altipiani ai parchi della penisola, portando sino al Parco Nazionale del Gargano. Vi sono oltre a questi a disposizione dei cicloturisti altri tracciati “meno ufficiali”, in cui si fondono ciclovie nazionali e percorsi ciclo-pedonali che seguono la scia di antichi tratturi.

Ciclovia Isola Varano

Ciclovia Isola, un progetto di turismo lento con finanziamento da 2 milioni di euro

La pista ciclabile sarà lunga 10 km e consentirà di pedalare costeggiando la Riserva Naturale di Isola di Varano, collegando le località di Capoiale e Foce Varano. Nel progetto sono previste anche delle piccole aree di sosta attrezzate. Il finanziamento di due milioni di euro è stato ottenuto grazie alla proposta progettuale presentata dal Parco del Gargano e inserita negli interventi sostenuti dal Mite (Ministero della Transizione Ecologica) finalizzati alla mitigazione e ai cambiamenti climatici.

«Abbiamo colto l’opportunità dei fondi stanziati dal Ministero – ha dichiarato il presidente Pasquale Pazienza – per affermare un tipo di attività assolutamente in linea con la strategia della mitigazione dei cambiamenti climatici. Il nostro obiettivo è investire su progetti utili per il territorio in grado di coniugare le necessità ambientali sempre più urgenti di tutela delle biodiversità alle buone pratiche di promozione di modelli di sviluppo economico legate alla mobilità, al turismo, alla fruizione e all’accessibilità di beni ambientali e culturali esistenti nel nostro territorio».

Il Parco ha stipulato una convenzione coi i comuni di Ischitella e Cagnano ed è stato designato come ente capofila il Comune di Ischitella; il Consorzio Bonifica Montana del Gargano collaborerà per la redazione del progetto esecutivo. Il Comune di Ischitella ha già fornito il progetto definitivo e al momento L’Ente Parco del Gargano sta concludendo l’iter per la richiesta di tutti i pareri e le autorizzazioni dei vari enti per poi procedere con il progetto esecutivo.

Il Gargano è tra le mete preferite dei vacanzieri. Infatti con il Salento è tra le aree che hanno visto aumentare la propria quota di incoming tra il 2019 e il 2021. Allo studio c’è una strategia che proietti il Parco verso la Carta Europea del Turismo Sostenibile 2022-2026.

Nardò, in bici dalla città al mare: ok al progetto esecutivo

È stato approvato il progetto esecutivo, ed indetta la gara da 800mila euro, per creare la rete di piste ciclabili che farà diventare Nardò una delle città più ciclabili d’Italia. Un progetto finanziato dalla Regione con fondi del Por-Poc Puglia 2014-2020. Il circuito collegherà il centro al mare, passando per l’area delle ville storiche delle “Cenate Vecchie” e arrivando fino a Porto Selvaggio.

La CicloNardò toccherà la zona di Cenate Vecchie, Santa Maria al Bagno

La Nardò ciclabile estenderà la propria rete ad aree suburbane e marine, assumendo anche connotati turistici ed escursionistici. I nuovi percorsi si snoderanno tra strade urbane a medio e basso traffico, percorsi secondari in battuto e un asse viario di collegamento tra nucleo cittadino e località balneari, per un totale di 6,3 km che si aggiungono ai preesistenti 14,4 km: complessivamente oltre 20 km di percorsi di mobilità ciclabile per la città, che vanno a formare quasi una “bicipolitana”.

Con questo intervento si crea una connessione strategica tra istituti scolastici (scuola dell’infanzia di via Marinai d’Italia e istituto “Moccia”), luoghi a valenza culturale (Museo del Mare Antico e area delle Cenate), parchi (Urban Park e Porto Selvaggio), impianti sportivi (cittadella dello sport), luoghi di culto (chiesa dell’Incoronata, chiesa delle Cenate), tracciati ciclabili (Ciclovia dei Tre Mari, Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese, Via Sallentina), fermate del trasporto pubblico locale e regionale. Peraltro la via che da Pagani, piccola frazione di Nardò, conduce fino alle marine neretine, è costeggiata da dimore che sono dei veri e propri gioielli architettonici custodi di fascino e storia. Il carattere predominante delle ville è chiamato eclettismo, un mix di vari stili in cui trionfano il liberty, l’art nouveau, ma anche il moresco, il neoclassico, il barocco. Il progetto di CicloNardò è stato redatto dal gruppo di professionisti guidati dall’architetto Francesca Cofano.

 

 

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