
La startup barese Bumpee, che ha sede a Modugno, ha realizzato un tessuto che rende innocuo il virus. I test sono stati effettuati su coronavirus felino
Se i casi positivi e la mortalità dovuta al Covid in Puglia e in Italia sono in netto e costante calo, nel resto del mondo il coronavirus continua a proliferare indisturbato e a mietere vittime.
Questa condizione contraddittoria, anche se ci dà tranquillità da un lato, dall’altro ci spinge ad aumentare le attenzioni e le accortezze per ridurre il contagio e ridurre la proliferazione.
Se il virus si diffonde attraverso il contatto, oltre alle mascherine e ai guanti, anche l’abbigliamento può diventare un potente alleato. Se la scienza ha scoperto che il coronavirus può vivere al di fuori del corpo su oggetti per un certo periodo, la ricerca può capire se ci sono materiali covid free.
Con questi presupposti, un gruppo di imprese pugliesi nel settore tessile ha accettato la sfida di realizzare un tessuto covid free: “Da mesi lavoriamo ad un progetto – spiega Vincenzo Pepe, direttore e coordinatore di Bumpee – ed oggi siamo in grado presentare un tessuto con proprietà anti virali e anti batteriche eccezionali.”. L’intera filiera produttiva è composta da aziende pugliesi che hanno messo in comune il proprio know-how portando, tassello dopo tassello, l’idea a divenire un concreto progetto d’impresa, dalla tessitura del filato alla produzione dei manufatti. Così è nata Bumpee, una start-up innovativa nel campo della ricerca e dello sviluppo nel settore dei tessuti con l’obiettivo di proporre sul mercato i prodotti covid-proof. Il tema è, dunque, come può un tessuto contribuire a ridurre i contagi, assicurare una ripresa in sicurezza di attività bruscamente interrotte, o contribuire a rendere “più serene” quelle che non si sono mai interrotte e che hanno dovuto adeguarsi in corso d’opera.
Dai test effettuati in laboratorio dal Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Bari “Aldo Moro” (prot. Nr. 1168-111/13 del 20/05/2020) utilizzando il Coronavirus felino, il tessuto evidenzia una capacità di comprimere i tempi di attività del virus che viene in contatto con la sua superficie, abbattendone la carica virale (residuo attivo 100 parti su 100mila, log 103,25) e quindi riducendone significativamente il rischio di proliferazione, con evidenti benefici sulla possibilità di contenere il contagio in situazioni ad alto tasso di frequenza.
Dal tessuto alle applicazioni pratiche il passo è stato breve ed è avvenuto ascoltando le esigenze delle tante imprese che hanno dovuto affrontare la ripresa tra protocolli di contenimento e presidi di sicurezza, senza trascurare le altrettante situazioni in cui la ripresa, ancora oggi, continua ad essere una incognita.
“Siamo partiti con la produzione – spiega Pasquale Pepe, Ceo e responsabile commerciale di Bumpee Srl – da alcuni settori che ci sembrano prioritari, quali il mondo della scuola e del trasporto per i quali abbiamo realizzato cover per banchi, cattedre, sedie e sedute. Idee ed energie in questo momento non ci mancano, sono questi gli elementi che accomunano le donne e gli uomini impegnati in questo progetto.”.