
“Impianto dal significativo impatto ambientale, che non rispetta né i principi dell’economia circolare, né le direttive europee”
A poche ore di distanza dalla discussione che si terrà domani davanti al TAR Puglia del ricorso con cui il Comitato NO inceneritore chiede l’annullamento delle autorizzazioni ambientali rilasciate dalla Regione Puglia a NEWO SpA, e dopo la decisone del Comune di Bari che ha dato mandato ai suoi legali di verificare regolarità del procedimento della regione di localizzazione e realizzazione dell’impianto, scendono in campo i sindaci dell’Aro Ba/2, uno dei 4 Ambiti di raccolta ottimali in cui è diviso il territorio della città metropolitana a proposito di raccolta dei rifiuti.
I sindaci di Modugno, Binetto, Bitetto, Bitritto, Giovinazzo, Sannicandro, Palo del Colle , ribadiscono il loro No deciso ala realizzazione dell’impianto di ossicombustione che dovrebbe sorgere nella zona industriale tra Bari e Modugno e al quale, appunto, la Regione ha dato il suo via libera.
“Accogliamo con grande soddisfazione le dichiarazioni del Sindaco di Bari, Antonio Decaro, in merito alla vicenda “Impianto Newo Spa”, con le quali esprime la ferma contrarietà all’insediamento nel proprio territorio comunale di un inceneritore”, spiega la nota congiunta dei sindaci dell’Ambito Aro Ba/2, che ricordano il loro parere contrario sin dall’inizio della vicenda e il loro contributo fattivo alla raccolta differenziata nella regione. “L’Aro Ba/2é stato il primo Ambito a partire con la raccolta differenziata ed é tuttora uno dei più virtuosi dell’intera Puglia, con percentuali complessive superiori al 75% di raccolta differenziata.”
“Pronti a combattere fino alla fine”
“Abbiamo proposto ricorso al TAR, come Comune di Modugno e come Comuni tutti dell’Aro Ba/2 continua la nota – contro i provvedimenti autorizzativi regionali e contro la realizzazione di un impianto dal significativo impatto ambientale, che non rispetta né i principi dell’economia circolare, né le direttive europee.
“Siamo pronti a combattere fino alla fine, accanto al Comune di Bari, in tutte le sedi, affinché i nostri territori non siano ulteriormente minacciati dall’attivazione di impianti non desiderati che, come in questo caso, rischiano di generare effetti gravosi per la salute dei nostri concittadini”
La nota conclude richiamando il rispetto della legge regionale sulla partecipazione, approvata nel luglio 2017, che prevede il coinvolgimento delle comunità il cui territorio è coinvolto in operazioni di carattere ambientale. “Chiediamo con forza al Governo regionale di esprimersi sulla questione e di mantenere la decisione concordata coni Sindaci durante l’incontro di qualche anno fa, nel novembre 2018, quando si convenne che l’impianto Newo sarebbe stato stralciato dal nuovo Piano Regionale dei Rifiuti e che le comunità sarebbero state ascoltate”.