ILVA:deciso il futuro di Taranto(?)

Giornata decisiva, quella che sta volgendo al termine, per il futuro di Taranto. La chiusura delle zone a caldo del più grande centro siderurgico d’Europa, che equivale alla chiusura stessa dello stabilimento, ordinata dal Gip Patrizia Todisco, è una soluzione «irrimediabile» secondo il ministro dello Sviluppo economico. Corrado Passera è intervenuto con il ministro dell’Ambiente Corrado Clini al vertice con le istituzioni locali, azienda, sindacati e Confindustria. «Ci sono ancora molti tentativi da fare prima di arrivare allo spegnimento degli impianti. La collaborazione con la magistratura è e sarà totale» ha assicurato Passera, sciogliendo ogni dubbio su un eventuale ricorso alla Consulta per un conflitto di attribuzione. «Le prescrizioni del gip sono coerenti con le indicazioni date da me per il rinnovo dell’autorizzazione integrata ambientale allo stabilimento siderurgico» è intervenuto Clini.

L’ILVA ha risposto mettendo sul tavolo della trattativa 146milioni di euro destinati ad attuare quanto previsto dalla Autorizzazione integrata ambientale. Ma per ottenere la nuova Aia (di cui si inizierà a parlare da lunedì prossimo a Roma saranno necessari altri fondi: «La nuova Aia – ha affermato il ministro Clini – recepisce come riferimenti le disposizioni europee sulle migliori tecnologie disponibili, tutte le prescrizioni del gip di Taranto, le indicazioni della Regione Puglia e infine tiene conto delle decisioni del Tar».

In un documento presentato ai ministri, l’acciaieria del gruppo Riva ha mostrato gli investimenti già in corso per il risanamento dell’ILVA di Taranto: 90milioni di euro sono stati già stanziati e altri 56milioni saranno stanziati nell’immediato futuro. «Quando ci diranno quanto dobbiamo spendere per la nuova Aia faremo una valutazione – ha spiegato Bruno Ferrante presidente dell’ILVA -, ma non si può chiedere a un’azienda di investire se poi si preclude la possibilità di futuro. Al governo abbiamo chiesto certezza e chiarezza normativa».

Dal canto suo, il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola ha esortato il governo «fare uno sforzo supplementare, mettere in campo più risorse per il risanamento e la riqualificazione». Secondo il governatore, «bisognerebbe introdurre nell’Aia anche la valutazione del danno sanitario».

Presidiata dalle forze dell’ordine la zona attorno al palazzo del governo, duemila persone hanno manifestato piazza Immacolata in favore della magistratura; mentre gli operai hanno aderito per il quarto giorno allo sciopero di due ore proclamato dalle segreterie territoriali dei metalmeccanici della Fim-Cisl e Uilm-Uil, con conseguente blocco della strada statale Appia.

 

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