Illeciti ambientali, sanitari ed erariali demaniali scoperti dalla Guardia di Finanza

Da Nord a Sud, tra Messina, Napoli, Latina e Torino, nel corso di quattro operazioni distinte, le Fiamme Gialle hanno smascherato smaltimento rifiuti ospedalieri, discariche abusive, mascherine illegali e danni erariali sul demanio

Grande attenzione nei confronti dei reati ambientali e dei reati connessi con la salute pubblica da parte della Guardia di Finanza che in quattro operazioni distinte, da Nord a Sud Italia, ha scoperto una serie di gravi illeciti.

 

Messina

Partiamo subito da Messina. Per quanto riguarda gli appalti pubblici, i finanzieri hanno scoperto una truffa ai danni di un noto ospedale del capoluogo siculo, in merito alla raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti speciali ospedalieri a rischio infettivo, generati dalle Aziende Sanitarie e dai Presidi Ospedalieri ricadenti nel bacino della Sicilia Orientale. Dall’analisi delle risultanze della gara di bacino e dagli accertamenti tecnici è emerso che la società aggiudicataria dell’appalto, attraverso pesature falsate, ha ottenuto un guadagno illecito sui rifiuti ospedalieri. Per aumentarne il peso, a volte i contenitori erano riempiti di acqua oppure gli addetti alla pesatura salivano sulle bilance. Sono 5 gli indagati a vario titolo, per truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e di frode nelle pubbliche forniture. È scattato anche il sequestro preventivo di liquidità finanziarie che superano 10 mila euro.

 

Napoli

Nel porto di Napoli, intanto, sono state sequestrate 1.390.000 mascherine chirurgiche non conformi. Le mascherine provenivano dalla Cina ed erano destinate ad una società del settore degli apparati medicali, con sede operativa a San Giuseppe Vesuviano, in provincia di Napoli. Agli esami di laboratorio, le mascherine non hanno superato i test previsti. Sul mercato, avrebbero fruttato oltre un milione di euro. Il rappresentante legale è stato denunciato per falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico, vendita di prodotti industriali con segni mendaci e contrabbando.

 

Torino

Invece a Torino, la Guardia di Finanza ha scoperto una vasta area pubblica degradata nel Comune di Alpignano dove erano stati ammassati rifiuti di ogni genere. In collaborazione con la Polizia Locale e l’ARPA, i finanzieri hanno scoperto rifiuti elettrici ed elettronici, medicinali scaduti, siringhe, bisturi, camici e teli, bottiglie di plastica, bottiglie di vetro con etere etilico e altri prodotti non pericolosi. Denunciato il responsabile, un imprenditore del settore medicale e ortopedico adiacente all’area, per attività di gestione di rifiuti non autorizzata. Sono in corso accertamenti per verificare eventualmente la contaminazione ambientale.

 

Latina

Infine a Latina, le Fiamme Gialle hanno accertato un danno erariale per un importo di circa 1,3 milioni di euro per mancata utilità dei lavori di messa in sicurezza della falesia sovrastante la spiaggia di “Chiaia di Luna”. La Procura ha accertato che pur essendo stata ritenuta pubblicamente fruibile, la spiaggia non è mai stata aperta dagli organi e dalle istituzioni competenti. Questa mancanza, o dimenticanza, da parte del Comune di Ponza ha comportato un mancato perseguimento degli obiettivi per i quali il finanziamento del Ministero dell’Ambiente era stato concesso, vanificandone così le finalità e rendendo anche privi di validità i lavori comunque eseguiti. Per questi motivi, l’area non è stata oggetto di concessioni e autorizzazioni, per cui non è stato possibile generare un introito economico, frenando di fatto l’attività imprenditoriale e stagionale locale.

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