Il Portogallo riceve energia dal primo impianto solare galleggiante

Si trova in un bacino idrico nella regione di Alqueva. L’energia generata da questo impianto di quasi 12.000 pannelli fotovoltaici alimenterà oltre il 30% delle utenze domestiche della regione

 

È considerato in Europa il più grande parco solare galleggiante in un bacino idrico, situato nella regione di Alqueva e il secondo costruito in Portogallo, dopo il progetto pilota di EDP nell’Alto Rabagão.

Dopo setti mesi dall’avvio dei lavori, la centrale solare galleggiante di EDP nel sud del Portogallo (Alqueva) è pronta per iniziare a generare energia. L’entrata in funzione del progetto – considerato il più grande in Europa su un bacino artificiale – rappresenta un passo importante nello sviluppo delle energie rinnovabili e consolida l’impegno di EDP per l’innovazione e la transizione energetica.

EDP Renewables è il quarto produttore mondiale di energia rinnovabile, presente in 26 mercati in Europa, Nord America, Sud America e Asia Pacifico. Con sede a Madrid e uffici regionali a Houston, San Paolo e Singapore, EDPR dispone di un solido portafoglio di sviluppo con asset di prim’ordine e una capacità operativa leader nel mercato delle energie rinnovabili. Queste includono l’eolico onshore, il solare distribuito e su scala utility, l’eolico offshore (attraverso la sua joint venture 50/50 – OW) e tecnologie complementari alle rinnovabili come le batterie e l’idrogeno verde.

Il parco solare è stato inaugurato in Portogallo lo scorso venerdì 15 luglio, in un evento che ha visto la partecipazione di diversi rappresentanti portoghesi: Il Primo Ministro António Costa, il Ministro dell’Ambiente e dell’Azione per il Clima Duarte Cordeiro e il Segretario di Stato per l’Ambiente e l’Energia João Galamba. Tutti i partecipanti sono stati accolti dal CEO di EDP, Miguel Stilwell d’Andrade.

Con quasi 12.000 pannelli fotovoltaici – che occupano 4 ettari, pari a circa lo 0,016% della superficie totale del bacino di Alqueva – la nuova piattaforma ha una potenza installata di 5 MW e la capacità di produrre circa 7,5 GWh all’anno, in grado di rifornire più del 30% delle famiglie di questa regione del sud del Portogallo (Portel e Moura).

Il progetto prevede un investimento totale di sei milioni di euro e si distingue per la tecnologia solare galleggiante utilizzata, oltre che per l’ibridazione che consente di combinare l’energia solare e quella idroelettrica della diga di Alqueva. È inoltre prevista l’installazione di un sistema di batterie, con una potenza nominale di 1 MW e una capacità di accumulo di circa 2MWh. Tutte queste tecnologie utilizzeranno un unico punto di connessione alla rete esistente, favorendo l’ottimizzazione e l’efficienza degli impianti e riducendo l’impatto ambientale.

EDP prevede inoltre di installare fino a 154 MW di capacità rinnovabile in un parco ibrido completo, compresi 70 MW di solare fotovoltaico galleggiante, ottenuti da EDPR nella recente asta solare galleggiante in Portogallo, più 14 MW di sovraccapacità solare e 70 MW di capacità eolica ibrida. Questo progetto rafforzerà la produzione di energia da questo bacino, essendo in grado di produrre 300 GWh all’anno, rifornire 92.000 abitazioni ed evitare l’emissione di oltre 133.000 tonnellate di CO2. Inoltre, la scala del progetto e la componente di ibridazione consentiranno di combinare diverse tecnologie e di garantire un equilibrio a livello di prezzi, analogamente a quanto già previsto con il primo parco solare galleggiante di Alqueva, ora in funzione.

Il progetto Alqueva si distingue per la sua spinta innovativa nei galleggianti che sostengono i pannelli solari: plastica riciclata combinata con compositi di sughero. La soluzione, che viene testata per la prima volta ad Alqueva, è il risultato di una collaborazione con Corticeira Amorim (attraverso Amorim Cork Composites) che ha sviluppato una formula più sostenibile per i galleggianti prodotti dall’azienda spagnola Isigenere. Questa innovazione contribuisce a ridurre il peso della piattaforma del 15% e a diminuire l’impronta di CO2 del progetto di circa il 30%.

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