La Casa Bianca è un simbolo del mondo intero, un edificio che è un simbolo architettonico, politico e di potere come nient’altro forse in tutto il globo. In questi giorni, però, la Casa Bianca vuole essere anche all’avanguardia nella “tecnologia ambientale”. Ecco che in questo contesto si inserisce la novità introdotta da Qlik e Circle of Blue.
Un “data dashboard” alla Casa Bianca – Come riporta il comunicato stampa rilasciato in occasione di questo evento, «Qlik, un leader nella Business Intelligence (BI) user-driven e Circle of Blue, il gruppo di giornalisti pluripremiati e ricercatori che raccolgono informazioni sull’acqua e sul tema delle risorse nel mondo» hanno realizzato una piattaforma – che verrà appunto posizionata nell’abitazione del Primo Cittadino degli Stati Uniti – capace di misurare i livelli attuali delle riserve d’acqua, l’inquinamento con tutte le cause e le conseguenze ad esso correlate.
J. Carl GanterI dati raccolti verranno confrontati con quelli passati, custoditi nel database di Circle of Blue (frutto di report locali e di più ampio raggio, analisi gruppi di ricerca, convegni) e presentati al pubblico sfruttando le «grafiche avanzate e dall’aspetto sofisticato e coinvolgente» di Qlik, le quali hanno il grosso merito e beneficio di rendere anche più comprensibile ai non addetti ai lavori le informazioni raccolte. L’obiettivo? Semplice: aiutare le autorità locali – della California, s’intende – a meglio conoscere, comprendere, monitorare e gestire le risorse d’acqua, facendo poi dei raffronti con gli andamenti nazionali e mondiali.
Un “aiuto” in un momento globale delicato – Nella soddisfazione generale per questo ingegnosissimo rilevatore c’è chi non dimentica e, anzi, sottolinea la fondamentale utilità del “data dashboard” di Qlik e Circle of Blue: J. Carl Ganter, direttore del managing di Circle of Blue ricorda come «stiamo affrontando un’epoca in cui il cambiamento climatico compromette i nostri sistemi idrici, alimentari ed energetici, causando milioni di dollari di danni» e mettendo a rischio anche gli ecosistemi mondiali.
USA – monitoraggio dei cambiamenti climaticiIl problema del cambiamento climatico è tra le principali cause della crisi idrica (il cui risultato più evidente è la siccità, ma non solo: alluvioni, inondazioni, incendi…), ne condiziona le risorse e provoca delle zone di grande aridità laddove prima c’era disponibilità di acqua dolce o salata. Il nuovo rilevatore è un chiaro segnale di come non ci si voglia fermare a informazioni “datate” e numeri che possono finire per diventare anacronistici o semplicemente statistiche da archivio; vuole invece essere un mezzo dinamico di continuo aggiornamento, sempre “sul pezzo” e che possa realmente dare un contributo alle strategie ambientali presenti e future. E operare in “real time”.