
Una tartaruga rock per il dottor Piero. Una divertente miniserie, una sorta di cartone animato nato dalla matita di quattro studentesse. E dalla passione di un rocker come Piero Pelù con l’animo green.
«Ragazzacci guardatelo bene e fatelo vedere anche ai vostri bambini, per educare la tribù di domani al rispetto di nostra Madre Terra». Difficile trovare un testimonial migliore per il video firmato da Legambiente a Ponente incentrato proprio sulla storia della Tartaruga Pelù. A disegnarlo sono state quattro ragazze della 3^ E del liceo scientifico Cassini di Sanremo: Aurora Sablone Zappatore, Gloria Cassini, Julia Rivano e Sophie Corazza. Hanno ripreso, firmandola con Legambiente a Ponente, una storia che ha visto protagonista proprio il noto artista Piero Pelù.
E che diventa così un modo per sensibilizzare giovani (e non solo) all’importanza di salvaguardare il mare e l’ambiente da plastiche e microplastiche. Un risultato bello ed educativo per tutti, che lo stesso rocker ha deciso di condividere con i suoi fans, dando ulteriore visibilità al progetto.
Una storia vera
Nel video, la tartaruga caretta caretta “parla” in prima persona e racconta la sua (vera) storia. Quella avvenuta qualche mese fa quando venne salvata dal suo “eroe, il dottor Piero”, dopo una lunga degenza presso il centro di recupero Legambiente di Manfredonia.
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E così, dal rischio di morire soffocata dopo l’ingestione di un pezzo di plastica, la tartaruga si è ripresa grazie al soccorso e alle cure mediche, fino alla liberazione in mare. A riportare in mare l’esemplare di Caretta caretta, salvato dai pescatori, è stato proprio Piero Pelù.
Da sempre sensibile ai temi legati alla cura dell’ambiente, il rocker ha deciso di sposare la causa della campagna Tartalove che da anni si batte per la salvaguardia delle tartarughe della specie Caretta caretta nel mar Mediterraneo.
Le minacce per le tartarughe Caretta Caretta
Si tratta di una specie in pericolo perché fortemente minacciata dalla pesca professionale, dal traffico nautico, dall’inquinamento e dai rifiuti plastici che sempre più spesso vengono ingeriti da questi animali che li scambiano per le prede di cui si nutrono.
Ogni anno, infatti, in Italia 10.000 tartarughe Caretta caretta muoiono a causa di catture accidentali, ingestione di plastica e traffico nautico. Oltre a ciò, i nidi sono a rischio ma anche grazie a Legambiente alcune migliaia di piccoli ogni anno possono raggiungere il mare in sicurezza.
Il progetto My Sea
La Caretta Caretta rilasciata in mare da Piero Pelù – artista che ha partecipato a diverse edizioni di Festambiente e impegnato nelle pulizie delle spiagge del Clean Beach Tour -, è dotata di un dispositivo satellitare grazie al quale è possibile seguire e tracciare i suoi spostamenti.
Il progetto My Sea, finanziato con fondi POR della Regione Puglia, ha fornito l’apparecchiatura che consente di registrare i movimenti in mare ed eventuali spostamenti verso siti di nidificazione. Il tracciamento di Pelù, insieme a quello di altre tartarughe liberate, darà la possibilità di raggiungere l’obiettivo principale di My Sea: realizzare un geo-database accessibile a istituzioni, ricercatori, mondo della scuola e cittadini per la raccolta, la gestione informatica e la diffusione dei dati bibliografici e di rilevamento sul campo, relativi al ciclo di vita della specie.