Il Comitato per la tutela del mare del Gargano contro le trivellazioni

Si mobilita contro il “decreto Clini – Ornaghi” , che permette alla società irlandese Petrolceltic Elsa l’attività iniziale di studi geologici esplorativi del sottosuolo minerario, anche il Comitato per la tutela del mare del Gargano. Vengono del tutto ignorati ” elementi fondamentali quali la posizione geografica, la bellezza della costa adriatica, le conseguenze sociali ed economiche a lungo termine, la qualità scarsa del petrolio presente, non considera possibili e probabili forti impatti ambientali quali subsidenza, scoppi di pozzi, dispersione nel mare di rifiuti speciali, anche tossivi, ad esempio fanghi e fluidi perforanti o acque di risulta”, sottolinea il Comitato per la tutela del mare del Gargano in una nota; ugualmente non vengono considerate dal governo e dal parlamento italiano le attività economiche della pesca, già in crisi, nè valenze naturalistiche di forte impatto come il parco nazionale del gargano, i numerosi parchi regionali, riserve naturali statali e regionali, le centinaia di monumenti naturali, i parchi suburbani, i parchi provinciali, le oasi di associazioni ambientaliste (WWF, Pro Natura, LIPU) riconosciute come aree naturali protette, e gli innumerevoli siti appartenenti alla Rete Natura 2000. La nota si conclude col netto “No” a istituzioni, partiti e associazioni che intenderanno mettere in campo con il governo trattative relative alla distanza dalla costa ove avviare le prospezioni.

Il testo della nota diramata dal Comitato per la tutela del mare del Gargano

 

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