
In Italia in 5 anni +31.7% foreste, più che negli altri Paesi europei
Il 21 novembre di ogni anno si celebra in Italia la Giornata nazionale degli Alberi, per onorare e valorizzare le foreste e i boschi del nostro Paese e per promuovere politiche di riduzione degli effetti nocivi delle emissioni, di protezione del suolo e incentivazione di spazi verdi nelle nostre città. L’albero non è solo un dono della natura, è anche lo strumento che la Natura ci ha messo a disposizione per intervenire sui cambiamenti climatici, sulla nostra salute e sulla qualità della nostra vita. Il messaggio è arrivato forte e chiaro anche dalla Cop 26 di Glasgow, nel corso della quale non è stato raggiunto nessun accordo decisivo sui cambiamenti climatici, ma almeno un impegno concreto dei Governi per porre fine alla deforestazione entro il 2030.

Circa il 30% delle terre emerse del pianeta è coperto da boschi per un’estensione totale di quasi 4 miliardi di ettari. Fonti Fao avvertono però come ogni anno si perdono mediamente boschi e foreste per 5,2 milioni di ettari l’anno e come, solo nel 2019, se ne siano persi ben 26 milioni di ettari.
In Italia la situazione è più green. Dal 2015 al 2020 la copertura forestale è aumentata di quasi un punto percentuale, dal 30.8 al 31.7%, più che in qualsiasi altro Paese in Europa e al di sopra di nazioni a tradizionale vocazione boschiva come la Germania, 31%, e la Svizzera, 31%. Le foreste sono uno scrigno di biodiversità, ospitando l’80% delle specie animali e floreali terrestri e sono necessarie per mitigare l’effetto serra e cambiamenti climatici e contrastare l’innalzamento della temperatura globale. Una grave minaccia pone a rischio le nostre foreste: gli incendi boschivi che causano una perdita di biodiversità genetica, il rilascio e immissione in atmosfera di quantità enormi di anidride carbonica e altri gas serra. Secondo i dati dell’European Forest Fire Information System (Effis), pubblicati nel mese di agosto, dall’inizio dell’anno nella nostra Penisola sono bruciati 102.933 ettari di terreno, un’area grande quanto 140mila campi da calcio. La situazione, dal mese di agosto, è andata peggiorando a causa dei continui incendi che hanno colpito la penisola ed in particolare il sud Italia.
La storia della Giornata degli alberi
La Giornata nazionale degli alberi è stata istituita, come ricorrenza nazionale, con una legge del 14 gennaio 2013, n. 10 della Repubblica Italiana (Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani) entrata in vigore dal febbraio 2013, ma che affonda le sue radici, è proprio il caso di dirlo, nel lontano 1898 per iniziativa del ministro della Pubblica istruzione Guido Baccelli. L’obiettivo della ricorrenza è quello di valorizzare l’importanza del patrimonio arboreo e di ricordare il ruolo fondamentale ricoperto da boschi e foreste. La giornata prevede anche numerose iniziative concrete volte alla riqualificazione del verde urbano e alla valorizzazione degli spazi pubblici, come la messa a dimora di nuovi alberi. Il culto degli alberi ha però origini molto antiche. Già nella primissima epoca romana gli alberi erano protetti anche per motivi religiosi ed era consuetudine consacrare i boschi al culto delle divinità dell’epoca. In qualche modo i romani furono i precursori dell’attuale Giornata nazionale degli alberi ed effettuavano pubbliche piantagioni, imitando le usanze ancora più antiche dei greci e dei popoli orientali presso i quali erano già diffuse la pratica dell’arboricoltura e dell’impianto di boschi.
Le iniziative per celebrare gli alberi

Generalmente, per celebrare la giornata sono previsti in tutto il Paese già da alcuni giorni prima del 21 novembre, eventi e manifestazioni, come passeggiate nel verde, laboratori creativi, tavole rotonde e incontri per conoscere meglio le piante.
A Firenze, Treedom, sito che permette di piantare alberi a distanza seguendone online la crescita, ha regalato un albero al ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani. Si tratta di un avocado e sarà piantato in Kenya da uno dei contadini locali che Treedom coinvolge nei propri progetti. A Palermo, Dalla solidità delle radici alle gemme della legalità, l’albero Falcone si riprodurrà in tutte le regioni d’Italia e in 108 scuole della Sicilia, grazie a un progetto che prevede la realizzazione di un “bosco diffuso” con 100 piantine clonate dall’albero posto davanti casa del magistrato palermitano ucciso dalla mafia nel 1992. Una pianta diventata essa stessa simbolo della lotta a Cosa Nostra e che da anni accoglie sui suoi rami e sul suo fusto migliaia di messaggi lasciati da cittadini, passanti, turisti, studenti. Le clonazioni sono state realizzate dagli esperti del Centro Nazionale Carabinieri per la Biodiversità Forestale di Pieve Santo Stefano. L’ iniziativa rientra nell’ambito degli eventi organizzati dal ministero della Transizione Ecologica e dal Comando Unità Forestali Ambientali e Agroalimentari dei carabinieri (CUFA). Si parte da Palermo con la messa a dimora di un “Albero di Falcone” in un’area verde dell’Aula bunker di Palermo. Si proseguirà nel resto del Paese con una campagna di messa a dimora di piante forestali che vedranno impegnati carabinieri forestali istituzioni locali e sociali e soprattutto i giovani delle scuole che contribuiranno a costruire il grande bosco diffuso.
Gli alberi di Mitsubishi Electric

Mitsubishi Electric aderisce al progetto Festa dell’Albero, in collaborazione con Legambiente, a sostegno della campagna nazionale e alla messa a dimora di 300 alberi, una campagna di piantagione che chiama all’appello le istituzioni italiane, le scuole, i singoli cittadini e le aziende. Nel corso della manifestazione sono sono tre i momenti che vedranno coinvolta Mitsubishi Electric e i propri dipendenti nella piantagione di decine di alberi: giovedì 18 a Roma dove, nel Parco Teulada, area facente parte dal 1998 della Riserva Naturale di Monte Mario, sono stati messi a dimora 100 giovani alberi tra cui lecci, frassini e sughere. Sabato 20 novembre è la volta di Bussero (Milano) dove, nello spazio del Pala Martesana Auditorium Civico, saranno piantati 100 alberi per la creazione di verde pubblico e mitigazione, atti a ripristinare l’ecosistema del territorio suburbano milanese. Saranno ancora 100 i giovani alberi che verranno messi a dimora a partire da lunedì 22 novembre nell’area comunale in via Fornasio a Beinasco (TO), nell’ambito di Bosco in città, un progetto più ampio, oltre l’impegno di Mitsubishi Electric, e che prevede a regime la piantagione di circa 1.500 alberi, in prossimità di una grande area industriale periferica con l’obiettivo di riqualificarla e trasformarla in un polmone verde, usufruibile anche dai cittadini. La Festa dell’Albero è tra le attività che rientrano in Life Terra – il progetto europeo cofinanziato dall’Unione Europea di cui Legambiente è l’unico partner italiano – con la mission di ristabilire il nostro legame con la Terra e di creare una coscienza ambientalista sia nella società sia nelle generazioni future. Obiettivo dell’Associazione è piantare 9 milioni di alberi in Italia per raggiungere la quota di 500 milioni, entro il 2025 in Europa, catturando oltre 3 milioni e mezzo di CO2 e coinvolgendo 1.350.000 cittadini.
A Colecchio, in Provincia di Parma, domenica 21 novembre sarà inaugurato il Bosco del Molino, ideato da Agugiaro&Figna Molini, 13 ettari che danno dimora a 18mila piante, il più grande ecosistema boschivo in pianura realizzato su iniziativa privata, attraverso la collaborazione con il CINSA (Consorzio Interuniversitario Nazionale Scienze Ambientali).
Da segnalare in Puglia
In occasione del 21 novembre è arrivato anche in Puglia, a Bitonto (Ba), “Le città che respirano” di Nespresso per sostenere e valorizzare il patrimonio ambientale e paesaggistico italiano. Il progetto, lanciato nel 2020 da Nespresso, rientra in “Mosaico Verde”, una grande campagna nazionale di forestazione ideata e promossa da AzzeroCO 2 e Legambiente, nata con lo scopo di facilitare l’incontro tra le necessità degli enti locali di recuperare aree verdi e la volontà delle aziende di investire risorse nella creazione o tutela di boschi permanenti, come misura di Responsabilità sociale d’impresa. L’iniziativa finora ha permesso di raggiungere importanti risultati: dalla Lombardia dove sono stati già riforestati oltre 10.500 mq, fino a Bitonto in Puglia con altri 10.000 mq di nuovo verde per sostenere e compensare l’equilibrio forestale del Parco Nazionale dell’Alta Murgia.

A Bitonto l’intervento di forestazione ha interessato un’area urbana ubicata nel cuore del territorio murgiano e del Parco Nazionale dell’Alta Murgia ed assume un valore di assoluto pregio ambientale, in quanto il Parco, colpito tra giugno e settembre 2021 da 12 incendi, è considerato oggi tra i tredici parchi nazionali più critici a causa dell’ambiente mediterraneo, che aumenta la suscettibilità dei boschi alle fiamme. Obiettivo chiave dell’attività è infatti quella di mitigare i danni causati proprio dagli incendi dell’estate 2021, in quanto le aree direttamente colpite da incendi sono zone nelle quali non è possibile realizzare interventi di forestazione per almeno 5 anni per garantirne la buona riuscita. Per questo si è deciso di agire in territori limitrofi in grado di contribuire al miglioramento della resilienza del Parco, preservandone l’equilibrio ecosistemico compromesso da questi eventi. Una parte degli alberi piantati sarà dedicata al ricordo delle vittime di Covid registrate in città, consentendo alle famiglie di poterli intitolare ai propri cari deceduti a causa della pandemia. Per garantire la biodiversità del progetto e il suo rapido attecchimento sono state utilizzate diverse specie autoctone e coerenti con le condizioni climatiche della zona, tra le quali la Fillirea, il Mirto, il Ligustro, il Melo domestico, il Ciliegio Canino e il Corbezzolo.
A Bari il Parco Gargasole compie quattro anni. Domenica la ‘festa dell’albero’ sarà aperta a tutti. Durante la giornata il “Bosco di associazioni” – la variegata comunità che ad oggi se ne prende cura – organizzerà attività ludiche per bambini e bambine di ogni età, saranno piantati ancora alberi, due in particolare dedicati a Benedetto Petrone nella prossimità dell’anniversario del suo assassinio e ad Arturo Cucciolla che del Parco Gargasole è sempre stato strenuo sostenitore. Per tutti i bambini e le bambine sono previste performance di danza, giocoleria, animazione, bookcrossing, laboratori di cucina, interventi di guerrilla knitting e altro ancora. Una giornata intensa completamente “plastic free” .
Lecce celebra questa ricorrenza organizzando, in collaborazione con il Dajs e la Provincia di Lecce, l’incontro pubblico “In Cammino verso il Bosco di Comunità” che si terrà il 21 novembre presso le Officine Cantelmo, dalle ore 9.30 alle 12.30, con l’obiettivo di condividere idee e pratiche per il rimboschimento del territorio salentino, il cui patrimonio arboreo è stato falcidiato dalla Xylella fastidiosa. Dajs e Provincia di Lecce hanno lanciato nelle scorse settimane il Piano per la rigenerazione agricola e riforestazione del Salento, che si trova in questo momento in una fase di condivisione con i Comuni, le imprese, i proprietari di terreni colpiti da Xylella e i cittadini. L’accesso alla manifestazione è consentito solo con green pass.