
Foggia si veste di blu. E lo fa investendo nella cultura e in un premio letterario – “I fiori blu”, appunto -, nato proprio per soddisfare e promuovere la voglia di lettura presente in città. Un input che si è trasformato ben presto in un’importante manifestazione che alla competizione tra autori unisce il percorso di consapevolezza di un intero territorio.
“Uno strato di fango ricopriva ancora la terra, ma qua e là piccoli fiori blu stavano già sbocciando“. Quando l’ha scritta, l’autore francese Raymond Queneau non poteva sapere che quella frase – che rappresenta quanto di buono può fiorire grazie a un contagioso desiderio di rinascita – avrebbe ispirato professionisti e volontari a impegnarsi a riscattare la propria città. Nasce (anche) da quell’impulso, infatti, l’associazione “I fiori blu” (come il titolo del libro da cui è tratta quella frase), impegnata dal 2019 in progetti e iniziative nel territorio di Foggia. Un titolo che dà anche il nome al Premio letterario nazionale, giunto alla quarta edizione, ospitato da una città che intende investire sulla cultura.
Partito come progetto di promozione della lettura per il rilancio e il riscatto sociale e culturale del capoluogo dauno, oggi “I fiori blu” ha acquisito un valore e un prestigio nazionale che lo collocano fra i più significativi dell’Italia meridionale.
I libri in gara
Anche quest’anno il Premio pone Foggia al centro della scena culturale nazionale portando in Capitanata 14 libri candidati, sette titoli selezionati per la sezione Saggistica e sette per la sezione Narrativa.

Per la sezione Saggistica, i sette titoli candidati sono: Il dominio del XXI secolo di Alessandro Aresu (Feltrinelli); L’opera a luci rosse di Federico Fornoni (Olshky); Il bestiario di Proust di Daria Galateria (Sellerio); Self-portrait. Il museo del mondo delle donne di Melania G. Mazzucco (Einaudi); Storie meravigliose di giovani greci di Laura Pepe (Laterza); L’ultima ora di Christian Raimo (Ponte alle Grazie); L’economia del sé di Guia Soncini (Marsilio).
Per la sezione Narrativa, i libri candidati sono: Ma tu chi sei di Bruno Arpaia (ed. Guanda); Menodramma di Maria Castellitto (Marsilio); Il mago del Cremlino di Giuliano Da Empoli (Mondadori); Il gioco di Giovanni Floris (Solferino); Mille giorni che non vieni di Andrej Longo (Sellerio); Mi limitavo ad amare te di Rosella Postorino (Feltrinelli); Le nostre imperfezioni di Luca Trapanese (ed. Salani).
A selezionare i 7 finalisti tra i 14 candidati del Premio “I fiori blu” sarà la Giuria Tecnica presieduta da Paolo Mieli e composta da Ritanna Armeni, Luciano Canfora, Serena Dandini, Marco Ferrante, Sandra Petrignani, Lidia Ravera e Silvia Truzzi. Subito dopo, i finalisti verranno sottoposti al voto della giuria popolare proveniente da tutta Italia e composta dai referenti di gruppi di lettori di diversa estrazione della società civile (associazioni culturali, librerie, biblioteche, presidi del libro, compagnie teatrali, club di servizio, corpo insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado, singoli lettori e lettrici).
Non una semplice competizione, dunque, ma un Premio che si articola in un lungo percorso di consapevolezza che da marzo a settembre coinvolge tutto il territorio e in particolare gli studenti e studentesse di sette istituti superiori di Foggia, Conservatorio, Università e Accademia di Belle Arti. E per non far mancare l’aspetto social, gli studenti in particolare sono stati chiamati a realizzare brevi video da pubblicare su TikTok.
Il destino

Da Foggia verso il mondo, e viceversa. «Un libro può cambiare il destino di una persona, di una città, di una storia, diceva Calvino. E accade perché un libro dilata il tempo e lo spazio, ma anche coscienza, coraggio ed emozioni di chi legge. – spiega Alessandra Benvenuto presidente e direttrice artistica del Premio “I fiori blu” – La quarta edizione ci regala storie ambientate a Santiago, Londra, Sarajevo e in Russia, insieme alla curiosità per la malattia, il mistero e la libertà dopo la detenzione. I saggi ci svelano invece l’importanza di grandi temi: dalla scuola, al mondo degli animali, dalle nuove guerre ai nuovi esibizionismi, fino al racconto della meglio gioventù greca, di capolavori dell’arte femminile e della seduzione narrata attraverso la musica».
La cerimonia finale di premiazione con la consegna del Premio della Giuria Tecnica e Premi Speciali della Giuria Popolare e degli Studenti, si svolgerà il 14 settembre a Foggia nel Parco Università degli Studi, con la partecipazione eccezionale di Neri Marcorè, presentatore della serata, e del presidente della Giuria Tecnica, Paolo Mieli (Info sul sito: www.premioifioriblu.com)
La biblioteca ospedaliera

Il riscatto di una città non può che passare anche dallo spirito solidale. E così il premio letterario “I fiori blu” è sbarcato nella biblioteca “Lory Marchese” del Policlinico “Riuniti” di Foggia. E’ stata infatti consegnata una copia dei 14 volumi in concorso ai volontari della biblioteca che si sono occupati della catalogazione e dell’inserimento nel fondo librario, accessibile a tutti i pazienti e agli operatori del Policlinico.
“I volumi in concorso, tutti interessanti e prestigiosi, sono ora disponibili per i lettori nei reparti – sottolinea Laura Pipoli, presidente della Confraternita di Misericordia di Foggia che, in collaborazione con il CSV Foggia e il Ce.S.eVo.Ca. gestisce la biblioteca ospedaliera grazie ad una convenzione con il Policlinico – . Siamo felici di poter contribuire, nel nostro piccolo, alla promozione di un premio prestigioso in un contesto, quello ospedaliero, in cui la lettura può diventare una medicina per l’anima”.
La biblioteca, inaugurata a marzo 2019, è dedicata a Lory Marchese, volontaria scomparsa prematuramente, ma tra le prime ad attivarsi per la nascita di un centro lettura in ospedale. Il progetto è stato realizzato nella convinzione che i libri possano curare, alleviare, sostenere: sempre più spesso, infatti, la lettura viene adottata come pratica di accompagnamento per i percorsi di guarigione.