Hera “In buone acque”: qualità e risparmio con l’acqua di casa?

Il gruppo Hera ha diffuso il report In buone acque, per rendicontare la qualità dell’acqua distribuita sui territori in cui opera l’azienda.

Il dossier è stato redatto con la collaborazione della Regione Emilia-Romagna, di Arpa Emilia-Romagna, delle Aziende Usl del territorio e di Romagna Acque. Il report completo è, inoltre, arricchito dal contributo di tre esperti di acqua: Vito Belladonna, direttore di Atersir, Stefano Tibaldi, direttore di Arpa Emilia-Romagna e Giancarlo Marinangeli, direttore del Reparto di Nefrologia e Dialisi dell’ASL di Teramo.

I numeri che raccontano le dimensioni del servizio idrico integrato di Hera disegnano una grande realtà: 243 Comuni fra Emilia-Romagna e Nord-Est e 3,6 milioni di cittadini serviti, 1.279 punti di captazione, 353 impianti di produzione e potabilizzazione, 34.788 chilometri di rete acquedottistica, 18.515 chilometri di rete fognaria e 1.030 impianti di depurazione. Importante la politica di investimenti del Gruppo, con 100 milioni di euro impiegati ogni anno a vantaggio del servizio idrico integrato. Nonostante questo, restano minimi i costi a carico dei cittadini, che per 1.000 litri di acqua del rubinetto pagano solo 1,71 euro, contro i 300 euro dovuti per la corrispondente quantità di acqua in bottiglia.

Stefano Venier, amministratore delegato del Gruppo Hera: «La nostra ricetta si basa su investimenti importanti, per circa 100 milioni di euro ogni anno, un impegno che ci consente di essere al primo posto in Italia per il contenimento delle perdite idriche con costi per i cittadini fra i più bassi d’Europa. Scegliere acqua del rubinetto significa tutelare, in una volta sola, ambiente e portafoglio con la certezza, visti i risultati del report, di non rinunciare alla salute».

Leggi il report In buone acque.

 

Articoli correlati