Continua a stupire in senso positivo il progetto di conservazione, riproduzione e
reintroduzione in natura Grifoni Osservati Speciali, attivato dall’Unione Italiana Giardini Zoologici e Acquari (UIZA) ed in atto presso la Riserva Naturale del Lago di Cornino in Friuli.
Il giovane Acale, esemplare di Grifone (Gyps fulvus) di circa cinque mesi d’età, è stato avvistato nei pressi del sito di osservazione di Costa Fagaglia a Genova-Prà. L’osservazione è avvenuta durante il campo di monitoraggio organizzato dalla Rete Osservatori Liguri dedicato alla migrazione post-nuziale del Biancone (Circaetus gallicus). Il grifone è stato identificato mediante l’anello F63, applicato prima della sua liberazione.
Gli osservatori presenti sul posto hanno prontamente avvisato gli esperti dell’UIZA e i tecnici della Riserva Naturale del Lago di Cornino. La riserva è in gestione, dal 1° settembre, alla Cooperativa Pavees, socio UIZA. «Le letture di anelli di riconoscimento avvengono solitamente nei luoghi di nidificazione e/o rilascio oppure nei siti di alimentazione, ma raramente durante gli spostamenti giornalieri», dichiara Marcello Bottero, tra gli osservatori presenti sul posto. «L’evento eccezionale è che F63 in pochi giorni abbia percorso oltre cinquecento chilometri per giungere su una delle rotte
migratorie più importanti d’Italia che attraversa Genova in particolare».
«Al momento del rilascio – commenta Fulvio Genero dalla Riserva Naturale del Lago di Cornino – Acale si è involato verso l’ampio greto del Fiume Tagliamento e non è stato più osservato. I giorni successivi abbiamo accuratamente monitorato il punto di alimentazione dei grifoni senza però trovare alcuna traccia di F63, con una certa preoccupazione».
Per Cesare Avesani Zaborra, presidente UIZA e direttore scientifico del Parco Natura Viva di Bussolengo, «il ripopolamento delle Alpi da parte delle due specie di avvoltoio Grifone e Gipeto, si è reso possibile solo grazie alla capacità di allevarle in ambiente controllato. Il
sostegno dell’uomo alla riproduzione, nei confronti di animali che allo stato selvatico investono tutte le energie nella produzione di un solo uovo, raddoppia la possibilità
della conservazione della specie».
Già in passato, riferiscono gli esperti dell’UIZA e della Riserva Naturale del Lago di Cornino, si sono verificati casi di Grifoni rilasciati che si sono diretti verso la Liguria per poi proseguire verso Spagna e Francia.