Goletta Verde in Puglia: mare pugliese pulito, ma non troppo

Su 29 campionamenti lungo la costa, 5 sono risultati inquinati. Sono gli stessi dello scorso anno.

I prelievi effettuati dai tecnici di Legambiente tra il 22 ed il 25 giugno in Puglia hanno praticamente confermato lo stesso dato dello scorso anno. Su 29 campionamenti lungo tutta la costa pugliese, 2 sono risultati inquinati, da allarme giallo, e sono la Foce del Canale Reale di Torre Guaceto nel territorio di Carovigno e la Foce del Fiume Lenne dell’omonima spiaggia a Palagiano; 3 invece sono quelli fortemente inquinati, da allarme rosso, e sono le Sbocco della vasca di Boccadoro a Trani, la foce del canale di contrada Posticeddu sul litorale Apani di Brindisi e il Canale di Scarico di Marina di Leuca a Castrignano del Capo.

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Le verifiche sono state principalmente microbiologiche (alla ricerca di enterococchi intestinali, escherichia coli) e chimico-fisiche (misurazioni di temperatura dell’acqua, PH, conducibilità/salinità). Le analisi sono state effettuate direttamente nel luogo del prelievo grazie ad un laboratorio mobile e a strumentazione da campo. Il numero dei campionamenti, invece, viene deciso in proporzione ai chilometri di costa di ogni regione.

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Brindisi – Litorale Apani – Foce canale

Per quanto riguarda la depurazione, sono stati analizzati i 185 impianti, 181 gestiti dall’AQP e 4 gestiti dai Comuni. La tipologia del nostro territorio e la scarsa disponibilità di risorse idriche superficiali “costringe” la nostra regione al trattamento ed al riutilizzo delle acque reflue. Secondo i controlli è emerso che ci sono 3 impianti che scaricano nel sottosuolo, ovvero Lesina Marina, Manduria Vecchio e Casamassima Vecchio (di prossima dismissione). Ben 44, invece, sono gli impianti che hanno scarichi anomali, mentre sono previsti 196 interventi infrastrutturali per migliorare il comparto depurativo. Questi miglioramenti, di cui 42 ultimati, 23 in esecuzione e 131 in fase di progettazione, hanno incrementato la produzione di fanghi di depurazione che devono essere smaltiti o riutilizzati. Nel 2018, le circa 218.200 tonnellate di fanghi prodotti in questo modo sono state conferite in questo modo: il 16% è stato ridistribuito nell’agricoltura, il 46% è stato inviato in impianti di compostaggio fuori regione, il 5% è stato compostato in Puglia ed il 32% è stato mandato in discarica. Le ultime stime confermano che la produzione di questi fanghi ha raggiunto un valore di circa 380.000 tonnellate all’anno. Il nuovo Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti Urbani prevede la riduzione della produzione di fanghi, il loro riutilizzo, soprattutto in agricoltura, e la riduzione del conferimento in discarica.

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Da qualche anno la Regione Puglia sta spingendo al riutilizzo delle acque reflue in agricoltura. Al momento sono stati finanziati 32 interventi su altrettanti impianti; inoltre, sono 9 gli impianti attualmente operativi che restituiscono un refluo idoneo al riutilizzo.

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mappa monitoraggi in Puglia

Goletta Verde: “Intervenire in maniera precisa”

«È ora di dire basta ad ogni forma di alibi – dichiara Mattia Lolli portavoce della Goletta Verde – e di intervenire in maniera decisa per porre fine a queste emergenze che causano danni all’economia, al turismo e soprattutto all’ambiente, a partire dalla gestione delle acque reflue e al miglioramento del nostro sistema depurativo. Non va dimenticato che sono già quattro le procedure di infrazione comminate all’Italia dall’Ue con un nuovo deferimento alla Corte di Giustizia arrivato pochi mesi fa. Soldi che avremmo potuto spendere per progetti innovativi a tutela del mare. L’obiettivo del nostro viaggio è mantenere alta l’attenzione contro la mala depurazione, le trivellazioni di petrolio, il cemento illegale e il marine litter. Crediamo siano questi i veri nemici del mare da fermare ad ogni costo, purtroppo ci sembra che l’attenzione del Governo, e spesso anche della amministrazioni locali, sia diretta su tutt’altro».

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Goletta Verde

Legambiente: “Dalla Regione vogliamo maggiore impegno”

«Il risultato del monitoraggio di Goletta Verde è positivo nel suo complesso – afferma Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia – anche se permangono criticità su tutti i tratti di mare interessati dalle foci di fiumi e canali. Rispetto alla scorso anno non cambia di molto la situazione sul fronte della depurazione: restano 3 gli impianti che continuano a scaricare nel sottosuolo e salgono a 44 quelli soggetti a scarichi anomali. Il 23% dei depuratori pugliesi continua a non essere conforme alla direttiva europea sulla depurazione mentre procedono gli interventi di potenziamento/adeguamento, compresi quelli per il contenimento delle emissioni odorigene. Viste le numerose iniziative finalizzate ad affinare le acque reflue depurate, chiediamo alla Regione Puglia di lavorare per puntare al massimo riutilizzo di queste in agricoltura».

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