Martedì 13 gennaio, a Bari, tornano gli innovAttivi, evento giunto alla sua seconda edizione, pensato e realizzato dagli studenti del corso di laurea magistrale di “Scienze dell’Informazione Editoriale, Pubblica e Sociale” dell’Università degli Studi “Aldo Moro”. Dopo il successo della prima edizione lo scorso anno, gli innovAttivi si mettono in gioco per dare visibilità alle proprie capacità personali e professionali, condividerle e metterle in pratica, attraverso il tema della comunicazione in tutte le sue forme.
Nel corso della manifestazione ciascuno mette in mostra le proprie competenze, in una serie di interventi su tematiche che uniscono l’innovazione alle nuove tecnologie, la formazione attiva alla preparazione per il mondo del lavoro. Ampio spazio è dedicato ai social network e al giornalismo online; si parla di musica e danza concepite come linguaggio; si discute di un esperimento di giornalismo in carcere; si riflette sulla figura della donna nella pubblicità, sulle cyberdipendenze, sulla gestione della crisi nella comunicazione aziendale; si fa l’analisi dell’editoria pugliese.
Il contributo “Voci da dentro: Il giornalismo carcerario” è di Francesca Cataldo. I giornali scritti in carcere sono attualmente una settantina e il fenomeno è in costante crescita: online, cartacei, femminili, maschili, informativi, provocatori – scrive Cataldo -. Il Ponte (Massa), Espressioni dal dentro e dal fuori (Lucca), Il Cammino (Secondigliano), Ristretti Orizzonti (Padova), Non solo chiacchiere (Roma), sono i nomi di alcune “testate”, nate con lo scopo di mettere in comunicazione chi sta “dentro” con chi sta “fuori”. Informare la società libera delle iniziative e delle esperienze del giornale e delle problematiche che i reclusi affrontano ogni giorno: sovraffollamento, salute, pena, istruzione, inserimento lavorativo, rapporti con il mondo esterno. Creare una percezione più umana del detenuto.
Giuseppe Demarinis, invece, parla di “Proposte di e-democracy dal World Forum Democracy”. Secondo Demarinis, lo strumento per combattere la “crisi della politica”, che oggi si manifesta con la disaffezione dei cittadini dai partiti politici e ai rappresentanti delle istituzioni, è internet. La rete, infatti, afferma Demarinis, permette ai cittadini di contribuire direttamente ai processi decisionali di parlamenti, governi e autorità locali, discutere le opzioni politiche in tempo reale e, quindi, influenzare le decisioni prese dai loro rappresentanti.
Ma fare giornalismo nell’epoca dei social non è per nulla semplice: bisogna riuscire a destreggiarsi tra guerre di click, flame wars e satira, fino ai suoi limiti più oscuri. “Etica del giornalismo nell’era social” è l’argomento che propone di approfondire Ida Vinella. Quali sono le regole indispensabili per una buona informazione? Com’è possibile riconoscere una vera notizia da una bufala? Non solo per i professionisti dell’informazione ma anche per i naviganti dei social network si parla di etica del giornalismo: la deontologia professionale incontra la netiquette, verso l’orizzonte di una media education e di un uso consapevole dei social.
Ospiti innovAttivi dell’evento la startup dell’anno NexTome, Laserinn, esperienza made in Puglia, il giornalista Gianvito Rutigliano, i makers di Volo Creativo e il giornale satirico Lercio.it, con dimostrazioni in sala aperte al pubblico e coinvolgimento attivo degli spettatori.
L’evento, che si tiene al Centro Polifunzionale Uniba (ex Palazzo delle Poste) in Piazza Cesare Battisti, a Bari, è stato realizzato grazie alla guida di Ileana Inglese, giornalista, formatore aziendale e docente del laboratorio di organizzazione eventi. Ingresso al pubblico dalle 10.00 alle 17.00.