«L’amore per la propria terra passa attraverso la conoscenza della sua storia e delle sue ricchezze naturali, artistiche e culturali». É questa l’idea-guida alla base dell’originale iniziativa promossa dalla Cooperativa Setteventi per animare il centro storico di Giovinazzo e per diffondere tra le generazioni più giovani la conoscenza del territorio e il senso di appartenenza ai luoghi. La metodologia utilizzata è quella dell’Orienteering rivisitata in chiave storica; una vera e propria gara rivolta ai bambini delle scuole primarie (a partire dalle seconde classi) e delle medie inferiori, che condurrà i partecipanti alla scoperta del centro storico del paese, tra racconti e misteri, beni artistici e laboratori didattici. Il tutto sullo sfondo di un’ambientazione medievale che, tra allestimenti, costumi, musiche e sapori, riporterà il paese indietro nel tempo, fino al XIII secolo, in un felice connubio tra memoria storica ed esplorazione del territorio.
A spasso nel tempo – È questo il nome della manifestazione, organizzata in collaborazione con l’associazione storico-culturale “Impuratus” di Bitonto e con il patrocinio degli Assessorati alla Cultura, al Turismo e all’Istruzione del Comune di Giovinazzo, che si terrà il 5 gennaio p.v. dalle ore 9,30 alle 12,30, riproponendo un’esperienza già testata il 22 dicembre scorso, con grande successo di pubblico e con un’amplissima partecipazione da parte di bambini e famiglie. Divisi in squadre e accompagnati dai genitori, i piccoli partecipanti prenderanno parte ad una sorta di grande caccia al tesoro, che li porterà ad esplorare strade, vicoli e scorci poco conosciuti del suggestivo centro storico giovinazzese, alla ricerca di alcune “lanterne”, tappe intermedie del percorso previsto, in cui riceveranno da personaggi in costume gli indizi necessari per svelare l’arcano che li condurrà alla soluzione finale. Per orientarsi in questo misterioso e affascinante labirinto, avranno a disposizione una bussola e una mappa che hanno imparato a “leggere” nel corso di un incontro formativo, organizzato ad hoc lo scorso 14 dicembre in Sala San Felice. A fare da sfondo alla gara e a scandire le tappe del percorso, i laboratori didattici sui pigmenti e sul ricamo, alcuni banchetti di prodotti della cucina popolare e la rappresentazione di scene di vita medievali, con le quali il borgo antico prenderà vita, coinvolgendo non soltanto i bambini e le loro famiglie, ma anche l’intera cittadinanza. Non a caso, anche i ristoratori del centro storico parteciperanno all’iniziativa, proponendo per l’occasione gustosi “menù medievali”.
Un patrimonio di senso – «Un evento non solo sportivo, ma di promozione del territorio», spiega il presidente della Cooperativa Alessandro Cavaliere, «che può insegnare ai bambini ad amare la loro città, un gioiello vicinissimo, ma sconosciuto, e a non sciuparla». Ma anche un modo per avvicinare i più grandi ad una conoscenza più profonda e consapevole dei beni artistici e culturali della propria terra, che sola può restituire senso all’esperienza della cittadinanza, contribuendo ad arricchire quel patrimonio di storie, racconti, memorie condivise che rappresenta una delle risorse più preziose della comunità territoriale e, insieme, un antidoto efficace al rischio dello sradicamento e della perdita di identità.
Se è vero che la capacità di esprimere nel presente un’appartenenza responsabile e l’impegno di progettare un futuro sostenibile affondano le proprie radici nella cura insita nella memoria del passato, non vi è dubbio che l’iniziativa promossa da “Setteventi” vi contribuisca pienamente, concorrendo a fare del territorio e delle sue risorse un patrimonio di senso autenticamente condiviso. Ulteriori informazioni al link https://www.facebook.com/7venti
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