Giornate FAI di Primavera, alla scoperta delle bellezze nascoste in Puglia

È il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, con l’apertura eccezionale di oltre 750 luoghi inaccessibili o poco noti. Sabato 25 e domenica 26 marzo tornano le Giornate Fai di Primavera.

Riscoprire, insieme ai volontari della Fondazione, tesori di storia, arte e natura in tutta Italia con visite a contributo libero in oltre 750 luoghi di 400 città, la maggior parte dei quali solitamente inaccessibili o poco conosciuti. E’ questo il senso della 31ª edizione della manifestazione di punta del Fondo per l’Ambiente Italiano, in un weekend durante il quale sarà possibile sostenere il Fai con l’iscrizione a quota agevolata, con un contributo libero partecipando all’evento e, fino al 2 aprile, con l’invio di un SMS al 45584.

Ecco una carrellata di appuntamenti in giro per la regione, con la possibilità di consultare l’elenco completo dei luoghi aperti in Puglia e la modalità di partecipazione all’evento, cliccando qui.

La provincia di Bari

A Bari è in programma l’apertura straordinaria del cantiere di Palazzo Starita, oggetto dallo scorso luglio di importanti lavori di recupero che prevedono un rilevante intervento di consolidamento statico, restauro architettonico e riqualificazione funzionale dell’immobile. Palazzo Starita è da sempre considerato uno dei più importanti beni architettonico-culturale della città di Bari, con una posizione unica nel cuore del centro storico e a ridosso del vecchio porto, tra via Venezia, piazza Mercantile e piazza del Ferrarese. Per le Giornate Fai di Primavera il pubblico potrà accedere nel grande androne decorato a stucchi e visitare i due piani superiori con i saloni finemente decorati. La vera chicca della visita si trova al secondo piano: l’uscita sul loggiato del Palazzo del Sedile, con le sue arcate dalla vista spettacolare su Piazza Mercantile e sulle chiese della città vecchia.

A Monopoli si va invece alla scoperta della Masseria Losciale. Interamente racchiusa entro una cinta muraria alla cui cortina esterna si addossano ulteriori muri che recingono gli agrumeti, gli orti, e l’ovile. Si trova nella omonima contrada da cui prende il nome a 10 km da Monopoli su un’altura dove inizialmente fu costruita una torre di avvistamento. Agli inizi del XVI sec comprendeva 106 tomoli, oggi è di proprietà delle sorelle Beatrice e Valentina Meo Evoli.  Masseria a corte chiusa, protetta da un alto muro di cinta che delimita insieme agli edifici un’aia di forma rettangolare allungata, su cui prospettano tutti gli edifici, nel quale si aprono due portali in asse tra loro con camminamento di ronda di chiare fattezze tardo cinquecentesche, unica traccia delle fortificazioni che originariamente caratterizzavano il complesso.

Locorotondo (BA) masseria Ferragnano, foto Maria Antonia Polignano

A Locorotondo la visita propone due luoghi connessi, il Museo diffuso della Biodiversità e il giardino della Masseria Ferragnano, e riguarderà in particolare la sezione frutticola all’interno delle strutture e dei campi collezione del “Centro Regionale per la conservazione ex situ di fruttiferi, vite e olivo autoctoni pugliesi”. Progettato nel 1811 dall’architetto locorotondese Giuseppe Campanella, il giardino era stato concepito come luogo di contemplazione e cultura, piacere e svago, pensato come estensione dell’architettura della masseria e in una continua ricerca armonica con la natura circostante. Saranno inoltre visitabili i laboratori di caratterizzazione morfologica e tecnologica di fruttiferi, all’interno di trulli recentemente ristrutturati e che in passato costituivano la “Masseriola Marangi”, di origine seicentesca, di proprietà dei Basile Caramia.

Si va alla scoperta anche di Palazzo Vulpano-Sylos, residenza nobiliare del XV secolo, edificata nella parte più antica di Bitonto, che si sviluppa da una preesistente casa-torre medioevale, occupando un intero isolato su un importante asse che conduce a Porta della Mascia. A seguito dei lavori di consolidamento e restauro, a cura degli attuali proprietari, si osserveranno lo stile, l’architettura stratificata nel tempo, l’apparato scultoreo e decorativo di notevole pregio e raffinatezza, i saggi archeologici, gli affreschi recentemente ritrovati, le cisterne per la raccolta di olio e cereali e la cappella dedicata a San Michele Arcangelo.

La provincia di Lecce

In provincia di Lecce sono previste 13 aperture straordinarie. I comuni coinvolti sono Lecce, Nardò, Castrì di Lecce, Gallipoli, Matino, Tuglie, Sannicola e Carpignano Salentino con la frazione di Serrano, a cui si aggiunge naturalmente l’apertura dell’Abbazia di S.Maria di Cerrate, unico Bene Fai di Puglia. Per queste aperture è previsto il coinvolgimento di 17 istituti scolastici di 10 comuni differenti che saranno presenti attraverso i propri studenti che diventano per due giorni Apprendisti Ciceroni.

Carpignano Salentino (LE), Olivami Ets, campo in riforestazione ph. Olivami

I beni visitabili proposti dalla Delegazione FAI Lecce e dal Gruppo FAI Salento Jonico si presentano quest’anno attraverso due itinerari. Il primo è “FAI… La storia”,  che riguarda a Lecce la Chiesa dei Santi Niccolò e Cataldo e il Cimitero Monumentale e a Nardò la Chiesa di S. Maria Incoronata e l’annesso Convento degli Agostiniani Scalzi.

Il secondo percorso riguarda “Le vie dell’olio”, una serie di itinerari incentrati sulla coltura degli ulivi, dai frantoi ipogei di origine medievale a due progetti legati al dramma della xylella, per promuovere e accendere i riflettori, oltre che sui tanti beni di enorme valenza storico-artistica, sull’importanza della tutela di un patrimonio ambientale inestimabile per la nostra regione, ovvero il patrimonio degli ulivi e della produzione olearia.

La provincia di Foggia

Nel corso di questo evento di piazza dedicato ai beni culturali e ambientali, gli Apprendisti Ciceroni studenti del Liceo Volta condurranno i visitatori sia nella Villa Comunale che al Teatro Giordano di Foggia, siti scelti per far meglio conoscere una parte della Foggia Neoclassica che registrò l’intervento di Luigi Oberty. In tale ottica sarà possibile partendo dal Teatro Giordano continuare la visita in piazza XX Settembre in cui sorge la chiesa di San Francesco Saverio, caratterizzata da un riconoscibile stile neoclassico. Gli studenti dell’IIS “Einaudi” saranno invece presenti, già da venerdì, presso l’Epitaffio e presso la Chiesa delle Croci seguendo un ideale percorso “Arte e Tratturi”, visto il posizionamento dei due monumenti.

Cerignola (FG), Fosse granarie, foto Namias ©FAI

Altri Apprendisti Ciceroni, stavolta dell’IC “Battisti-Don Bosco” di Cerignola, saranno a disposizione al Piano delle Fosse del centro ofantino, singolare “monumento” alla civiltà agraria del territorio, che è stato segnalato, tra l’altro, nella conferenza stampa dal FAI nazionale tra le “chicche” del pur straordinario panorama delle 750 aperture organizzate a livello nazionale.

A studiosi di storia locale sono infine affidate le visite guidate al Santuario di San Matteo, vera “perla” storica, artistica e ambientale della Capitanata, con l’organizzazione del Gruppo FAI Gargano, e a Torre Guevara, casino di caccia recentemente restaurato in territorio di Orsara, nell’omonima frazione. Sarà possibile, inoltre, partecipare alle 12 e alle 15,30 sia sabato che domenica ad una visita guidata a Orsara ( dove diversi ristoranti praticheranno uno sconto del 20% ai tesserati FAI), per conoscere la splendida Abbazia dell’Angelo.

La Bat

Barletta, castello-svevo-normanno e mostra marionette Immesi ©FAI

Tra gli appuntamenti della Bat, a Barletta è in programma la visita di Torre Angioina, Torre Libraria e mostra marionette Immesi. Nel corso dell’ultima fase dei lavori di sistemazione del Castello, effettuando i saggi sul pavimento della casamatta inferiore del bastione di S. Maria, che guarda verso la Cattedrale, si trovano consistenti tracce della torre rotonda di Carlo I d’Angiò risalente al 1278.I lavori, decisi da Carlo I nel 1269, si protrassero per diversi anni, fino al 1291, e videro l’intervento dell’architetto regio Pierre D’Angicourt, lo stesso che ampliò il castello di Lucera.

La Torre Libraria e la Biblioteca dispongono invece di un patrimonio di circa 100.000 volumi a stampa, un incunabolo, 299 edizioni del XVI secolo, di cui 83 tra statuti, editti e bandi, 270 piante e carte geografiche. Durante le Giornate di Primavera 2023 si potrà ammirare la mostra delle marionette Immesi, dal nome del siciliano Don Michele Immesi, che a fine Ottocento fondò e stabilì a Barletta la compagnia dell’Opera dei Pupi.

La provincia di Brindisi

Brindisi città d’acqua ©FAI

Appuntamento con la “città d’acqua” con le Giornate Fai. L’elemento “acqua” è stato, infatti, da sempre fondamentale per lo sviluppo del centro abitato di Brindisi. Non solo il mare, ma anche le importanti fontane che caratterizzano e abbelliscono la città svolgono un ruolo fondamentale. La loro realizzazione copre un arco temporale molto ampio, a partire dall’età romana fino ai nostri giorni. La passeggiata, tra centro storico e lungomare cittadino, partirà da fontana de Torres del XVII secolo e terminerà presso la cosiddetta fontana dell’Impero degli anni ’40 del XX secolo. Lungo il percorso si racconteranno e si potranno ammirare altre importanti realtà come fontana Tancredi, la più antica, realizzata nel XII secolo dai Normanni su una preesistente struttura di epoca romana, e sarà inevitabile descrivere momenti salienti della storia della città, da sempre riconosciuta come “Porta d’Oriente”, attraverso monumenti illustri affacciati sul mare, come le pregevoli colonne romane, riconosciute come il termine della via Appia.

La Provincia di Taranto

Taranto, ex-ospedale Testa ©FAI

Sono 5 i beni che verranno messi a disposizione del pubblico in provincia di Taranto. Tra questi, l’ex Ospedale Giuseppe Testa, un tempo sanatorio antitubercolare inaugurato nel 1935, si trova nella zona occidentale di Taranto, in contrada Rondinella, così denominata per le caratteristiche della sua punta estrema che, protendendosi nel Mar Grande, a forma di coda di rondine, delimita da ponente la rada di Taranto. Il luogo, un tempo ameno e salubre, attualmente è circondato da strutture portuali e industriali che ne hanno sostanzialmente modificato l’aspetto. L’ex Ospedale Testa, di recente sottoposto a lavori di restauro, attualmente è sede dell’ARPA Puglia (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente) e del servizio di Veterinaria della ASL di Taranto. Il percorso per le Giornate di Primavera 2023 inizierà dalla chiesetta, all’esterno della struttura, costruita dagli inglesi di stanza a Taranto nel 1943. Di seguito i visitatori, percorrendo il giardino caratterizzato da olivi secolari, saranno guidati all’interno dell’edificio di cui si descriveranno gli aspetti ancora evidenti della sua primaria destinazione; dalle ampie terrazze, addette un tempo alle cure elioterapiche, i visitatori potranno godere della vista sulla rada di Mar Grande. Il percorso continuerà nei laboratori chimici e microbiologici, normalmente non accessibili, dove il personale tecnico descriverà le attività attualmente svolte per il controllo dell’inquinamento e la tutela dell’ambiente.

Durante le Giornate di Primavera 2023 è in programma anche la visita nel centro storico di Manduria, attraverso un percorso che si snoda tra Vico e Largo del Campanile e via degli Imperiali – permetterà di tornare indietro nel tempo attraverso elementi costruttivi e simboliche, uniti a tradizioni orali, raccontano le usanze stratificate nei secoli nella cittadina, crogiolo di genti di diverse provenienze.

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