Giornata Nazionale del Polline: attenti alle allergie

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(foto Nita da Pexels)

L’Associazione Italiana di Aerobiologia: pollinosi in aumento anche per l’inquinamento. In Puglia un sistema di monitoraggio e un bollettino settimanale forniscono i dati sulla concentrazione dei pollini in atmosfera

Il 21 Marzo, oltre a segnare l’arrivo della primavera, è anche la Giornata nazionale del polline. L’appuntamento annuale è organizzato dall’Associazione Italiana di Aerobiologia con lo scopo di divulgare notizie e promuovere iniziative in ambito aerobiologico. Da oltre 30 anni il monitoraggio dei pollini allergenici è condotto su base nazionale dall’Associazione Italiana di Aerobiologia e dai suoi Centri di Monitoraggio sparsi sull’intero territorio nazionale e quest’attività ha sicuramente una funzione di informazione e prevenzione nei confronti dei soggetti allergici.

L’arrivo della primavera, per le persone allergiche, coincide con l’inizio di fastidiosi disturbi. E quando parliamo di pollini e primavera, parliamo anche di allergie. Le elevate concentrazioni di pollini sono causa di malattie allergiche, la più comune delle quali è la pollinosi, che dalle ultime stime relative incide sul 25% della popolazione italiana ed è in aumento. La pollinosi è una patologia a carico dell’apparato respiratorio determinata dai pollini di piante anemofile, ovvero quelle piante che affidano l’impollinazione al vento. Le principali manifestazioni di pollinosi riguardano occhi (congiuntivite), naso (rinite e oculorinite, quando sono interessati occhi e naso) prime vie bronchiali (asma bronchiale). Ad accentuare il problema delle pollinosi concorrono sia l’inquinamento atmosferico sia l’aumento globale delle temperature.

Allergie: il vaccino fa male?

Oggi più che mai, i pazienti affetti da allergie alle sostanze inalanti, come i pollini, gli acari della polvere o le muffe, le allergie alimentari e le allergie da contatto, (per esempio i metalli) si pongono legittime domande sulla possibilità che un vaccino possa scatenare reazioni immunitarie eccessive. Gli esperti, pur evidenziando che tali condizioni non rappresentano un fattore di rischio nell’effettuare le vaccinazioni, consigliano tuttavia un consulto con lo specialista per qualsiasi chiarimento. Ciò non toglie però che è fondamentale ridurre il più possibile il rischio di allergie, conoscere quali sono gli allergeni presenti negli ambienti in cui viviamo, la flora allergenica sul territorio e le complesse relazioni tra sorgenti e dispersione dei pollini allergenici.

Città incubatrici di allergie? Ci aiuta il verde pubblico, ma…

Una delle tematiche importanti e di estremo interesse dell’Aerobiologia è l’arredo urbano che incide sulla qualità della vita delle persone. Il verde pubblico, infatti, non è soltanto un importante elemento di arredo urbano ma svolge una funzione sociale; parchi e giardini, ad esempio, sono importanti aree ricreative e per il tempo libero. Occorre pertanto una scelta oculata quando si progetta l’allestimento di un’area a verde, sia pubblica che privata, prendendo in considerazione anche una caratteristica fondamentale come l’assenza di nocività.  Pertanto sta assumendo sempre maggiore importanza l’attenzione verso la produzione di polline allergenico, soprattutto in relazione alla quantità prodotta e alla durata del periodo di rilascio dello stesso.

Giornata nazionale del Polline: gli eventi

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La più comune delle allergie è la pollinosi, che dalle ultime stime relative incide sul 25% della popolazione italiana ed è in aumento

A livello nazionale, considerato il persistere della fase emergenziale, è stata organizzata  una webconference dal titolo “Nuove opportunità dal monitoraggio aerobiologico”; l’ evento, che si terrà il 19 Marzo ( ore 9,30 – 13,30)  è organizzato in collaborazione con l’Istituto Superiore per la Protezione Ambientale (ISPRA), con il Gruppo di Palinologia della Società Botanica Italiana (GPP-SBI) e con POLLnet e verrà trasmesso sul canale Youtube dell’ISPRA.

In Puglia pollini sotto controllo

In Puglia la presenza dei pollini è controllata dalla Rete Regionale di Monitoraggio Aerobiologico realizzata da Arpa Puglia e ASL di Brindisi e coordinata dal P. Presidente dell’Associazione Italiana di Aerobiologia dott. Augusto Arsieni, (Allergologo presso l’ASL di Brindisi, Responsabile scientifico del progetto “Pollini e salute in Puglia”), coadiuvato dal dottor Sante Maiellaro. La Rete di monitoraggio si propone di raccogliere le informazioni annuali inerenti le fioriture delle diverse specie di carattere allergenico.

Le stazioni di monitoraggio presenti a Bari (presso il C.R.A) e  Brindisi (presso il DSS_1) consentono una valutazione della diffusione dei pollini presenti in queste città e nelle zone limitrofe. Con i campionatori presenti nelle città, si realizza un bollettino settimanale che riporta la concentrazione dei pollini in atmosfera. Un servizio utile non solo per chi vuole difendersi dal loro “attacco”, ma anche per indagare sui cambiamenti climatici e ambientali ed anche sulle cosiddette allergie crociate, un disturbo causato da una reazione crociata tra pollini di alcune famiglie e diversi alimenti.

La rete di monitoraggio elabora un bollettino settimanale che riporta solo i pollini più allergizzanti presenti in Puglia e viene pubblicato sul sito internet di Arpa Puglia e contestualmente sul sito nazionale  POLLNet delle Agenzie Regionali.

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