
Due iniziative che hanno per protagonista la scuola. Un ebook per trasformare le scuole da attrattori di traffico e inquinamento ad attrattori di mobilità attiva e stili di vita sani. Un’ Aula Natura in una scuola primaria di Codogno, per imparare a conoscere la natura e a rispettarla
Il diritto dei bambini all’aria pulita. Anche questo è un valore che la celebra oggi in tutto il mondo. Che i più giovani siano i più a rischio lo dice Save the Children, che mette sotto gli occhi del mondo l’infanzia sull’orlo del baratro a causa di Covid-19, conflitti e crisi climatica. 400 milioni di minori vivono in aree di conflitto, 5,7 milioni di bambini sotto i cinque anni sono sull’orlo della fame, 258 milioni di bambini non hanno accesso all’istruzione. Più di 1 miliardo di bambini vive in aree ad alto rischio di inondazioni, grave siccità o altre minacce climatiche. Circa 60 milioni quelli che migrano, sono profughi o sfollati interni.
In Italia, negli ultimi 15 anni 1 milione di bambine e bambini in più in povertà assoluta. Dati che non hanno bisogno di commento.
Ed è proprio per invertire la rotta e cominciare a tutelare i minori con gesti concreti che si parte dalla scuola con due iniziative che meritano di essere replicate in tutta Italia.
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Un ebook per ridurre le auto davanti alle scuole

Il ritorno alla didattica in presenza ha coinciso con un aumento del traffico e dell’inquinamento davanti ai plessi scolastici, con auto parcheggiate “solo per un minuto” sui marciapiedi e bambini che camminando all’altezza dei tubi di scappamento respirando aria inquinata, con concentrazioni di NO2 anche 7 volte più elevate della soglia indicata dalle linee guida dell’OMS a tutela della salute umana (fonte Cittadini per l’Aria).
Ma oltre che dall’inquinamento, gli ingressi delle scuole sono caratterizzati da traffico e ingorghi di auto in doppia fila che impediscono ai bambini di muoversi in sicurezza con importanti conseguenze sulla loro salute. Il 73% dei bambini in età scolare infatti non si reca a scuola a piedi o in bicicletta, forme di spostamento che permetterebbero loro anche di effettuare la sana attività motoria minima di 300 minuti a settimana, come raccomandato dall’OMS, e di combattere sovrappeso e obesità, condizioni che coinvolgono il 20,4% e il 9,4% dei bambini (Indagine “OKkio alla Salute”, 2019).
Accompagnare i figli a scuola, una routine quotidiana di migliaia di persone, ogni giorno, può però diventare un’attività piacevole e sana per genitori, figli e collettività, se anche il luogo scolastico fosse pensato e progettato per incentivare l’abbandono dell’auto privata, a favore della mobilità attiva, scegliendo quindi di camminare o usare la bici. Per ridurre quindi la principale fonte di inquinamento e confusione negli orari di punta di fronte alle scuole e invogliare le famiglie a muoversi in modo sostenibile il Decreto Semplificazioni (76/2020) ha introdotto il concetto di “Zona scolastica”, che definisce una “zona urbana in prossimità della quale si trovano edifici adibiti ad uso scolastico, in cui è garantita una particolare protezione dei pedoni e dell’ambiente”.
Proprio in occasione della Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e della Campagna Clean Cities “Tutti giù per strada”, con cui una rete di associazioni hanno lanciato un appello ai sindaci delle città di Roma, Milano, Torino, Bologna, Napoli, Genova, Parma, Olbia e Fano chiedendo piani ambiziosi per chiudere al traffico le strade delle scuole nelle proprie città, viene presentata la pubblicazione “Strade Scolastiche – Nuove piazze per le città”, un breve compendio sui vantaggi e strumenti per gli studenti e per le città nel ridurre la presenza di automobili in prossimità dei plessi scolastici che ha l’obiettivo di aiutare cittadini e comuni nella realizzazione e diffusione delle zone scolastiche
La pubblicazione, gratuita e scaricabile dal sito Bikeitalia.it, ha l’obiettivo di cambiare il volto delle strade davanti alle scuole, trasformando anonimi spazi grigi, spesso utilizzati come parcheggio in nuove piazze colorate, verdi e attrezzate con aree da destinare al gioco e alla socializzazione delle persone. All’interno dell’ebook, oltre alla guida alla realizzazione delle strade scolastiche è disponibile anche un kit di comunicazione composto da poster, volantini e striscioni da utilizzare per richiedere una strada scolastica nel proprio comune o quartiere di residenza.
L’ebook è frutto della partnership tra Bikenomist, editore della pubblicazione, il sito di informazione sulla ciclabilità Bikeitalia.it e il brand Metalco, leader mondiale nella produzione di arredo urbano.
2mila metri quadri di verde nelle aule natura di WWF e P&G Italia
Ieri è stata inaugurata alla Scuola Primaria “San Biagio” di Codogno (Lodi) una nuova Aula Natura, nata dalla collaborazione tra WWF Italia e Procter & Gamble che, nell’ambito del suo programma di cittadinanza d’impresa “P&G per l’Italia”, sta realizzando progetti di sostenibilità ambientale e sociale in tutto il Paese.
Si tratta di un’area verde di 220 metri quadri in cui i 1.200 studenti degli 11 plessi scolastici all’interno del Comune potranno conoscere la natura ed imparare a rispettarla. L’Aula, infatti, è uno strumento importante per la didattica all’esterno degli studenti delle scuole primarie e degli istituti comprensivi, e coinvolgerà anche gli alunni dell’Istituto tecnico agrario locale e della scuola superiore per una gestione dell’area nel periodo estivo. Una delle caratteristiche particolari dell’Aula Natura di Codogno è un piccolo angolo dedicato ad uno degli animali che più è presente nell’immaginario comune: il lupo, una specie tornata ad occupare territori, come quelli della Pianura Padana, dai quali era stata cacciata nei secoli scorsi. Proprio vicino Codogno, nel 2019 ne sono stati ripresi in video alcuni esemplari. L’Aula Natura, quindi, sarà anche un’occasione per raccontare agli studenti il valore della convivenza fra persone e animali.
Dall’inizio dell’anno scolastico 2021/22, grazie al supporto di Procter & Gamble, sono oltre 2mila i metri quadri di spazi verdi realizzati e messi a disposizione di oltre 5mila alunni delle scuole Primarie e degli Istituti Comprensivi delle città di Udine, Venezia, Codogno (LO), Novara, Genova, La Spezia, Città Sant’Angelo (PE), Roma, Napoli, Taranto e Catania. E a queste città, se ne aggiungeranno presto tante altre (la prossima a Torino a dicembre): WWF e P&G prevedono infatti l’apertura di almeno 50 Aule Natura in tutta Italia entro il 2024. Nuove scuole interessate al progetto potranno candidarsi grazie al bando che permetterà di selezionarne altre 20 da realizzare nell’anno scolastico 2021-22.
Aule Natura: il progetto

È stato lanciato dal WWF nel settembre 2020, dopo il primo lockdown: il tradizionale giardino naturale, l’oasi a scuola, diventa una vera e propria aula. È uno spazio circoscritto (il gruppo classe è separato dal passaggio e non si incrocia con altri gruppi) e fatto di natura: le sue pareti sono siepi, bordure fiorite, cassoni per gli ortaggi. Prevede una superficie di area verde di minimo 80mq che permette il distanziamento ottimale, anche in funzione anti COVID-19 (3,5 mq per alunno), tra i bambini di un gruppo classe di circa 23 alunni. Riproduce differenti microhabitat (stagno, siepi, giardino) in cui osservare direttamente non solo le diverse forme di viventi, ma anche la relazione che li collega tra loro e a noi. Per la scelta delle Aule Natura il WWF ha seguito anche criteri legati ad aree particolarmente bisognose di recuperare spazi di vivibilità, in zone degradate o periferiche. Le Aule Natura hanno avuto anche il patrocinio dell’Associazione Culturale Pediatri (ACP).
Come candidarsi per avere un’Aula Natura nella propria scuola
Le scuole primarie, gli istituti comprensivi e le Scuole in Ospedale che si vogliono candidare al progetto Aule Natura trovano il bando al link dedicato al progetto . Saranno privilegiate nella scelta le scuole che hanno al centro della propria programmazione l’educazione ambientale e che sono in condizioni ambientali e sociali di difficoltà. Il progetto prevede poi un criterio di distribuzione geografica in modo da coprire il maggior numero di regioni.