Giornata mondiale dell’acqua, tanti modi per celebrarla

Dai consigli per non sprecare l’acqua in casa ai progetti per ridurre le sostanze pericolose ai “monumenti” dell’acqua: la Giornata mondiale dell’Acqua va festeggiata per ricordare che l’acqua è un bene prezioso

Sono tanti i modi per celebrare la Giornata mondiale dell’Acqua (World Water Day), che l’ONU istituì il 1992 come “estensione” degli accordi derivati dalla Conferenza sul clima di Rio. Gli stati membri delle Nazioni Unite, insieme alle organizzazioni non governative attuano ogni anno azioni tese a proteggere soprattutto l’accesso all’acqua dolce e la sostenibilità degli habitat acquatici. Un solo dato: il mancato accesso all’acqua sicura ogni anno nel mondo causa la morte di oltre 840 mila persone costrette a bere e lavarsi con acqua sporca o contaminata. Necessario dunque fare gesti concreti per dare il giusto valore a quella “sorella acqua” che Francesco d’Assisi onorò nel Cantico delle creature chiamandola humile et pretiosa et casta, cioè pura.

Dunque sono diversi i modi per non sprecare l’acqua e per apprezzarne appieno il suo valore. Cominciamo con qualche suggerimento su come farne buon uso in cucina.

Giornata mondiale dell’Acqua: non sprechiamo l’acqua in cucina

cucina
L’acqua in cucina è un ingrediente spesso trascurato, ma in realtà indispensabile per la migliore resa dei piatti

Forse non tutti sanno che anche l’acqua usata per cucinare deve rispondere a determinati standard e che non sempre l’acqua del rubinetto va bene così com’è. Strano paradosso se pensiamo che  l’Italia è il primo Paese in Europa (Fonte: Censis, 2018) e il secondo al mondo (Fonte: Censis, 2014) per consumo di acqua in bottiglia (il 68% degli italiani secondo una recente ricerca dell’Istituto Eumetra per Culligan, a casa beve esclusivamente acqua in bottiglia perché la percepisce più sicura e più buona), con tutte le conseguenze che ne derivano per l’impatto ambientale che l’esasperato uso della bottiglia di plastica comporta, mentre per quanto riguarda l’acqua per cucinare la maggioranza degli italiani utilizza regolarmente quella del rubinetto senza porsi troppi problemi. Soprattutto per bollire gli alimenti (68%), fare pani, dolci e lievitati (61%) preparare caffè e tè(57%, Fonte: Istituto Eumetra, 2019). «L’acqua in cucina è un ingrediente spesso trascurato, ma in realtà indispensabile per la migliore resa dei piatti», dice Luca Malacrida, Capitano della squadra nazionale dell’Associazione Professionale Cuochi Italiani. «L’acqua ideale deve essere cristallina e povera di sali. Non deve né togliere né aggiungere sapore, bensì contribuire ad esaltare al meglio il gusto naturale degli ingredienti senza essere protagonista. Oltre all’aspetto organolettico dell’acqua, sono molto importanti in cucina anche la corretta temperatura e il perlage della gassatura».

Per garantire la qualità dell’acqua in cucina sono sempre più diffusi gli impianti avanzati di affinaggio dell’acqua per uso domestico, che rendono l’acqua del rubinetto leggera e povera di sali, perfetta per tutte le esigenze, sia per bere che per cucinare.

E per ridurre ulteriormente l’uso del packaging in plastica, gli ultimi dispositivi di nuova generazione consentono l’erogazione personalizzata dell’acqua secondo gusti ed esigenze diverse: liscia a temperatura ambiente, gassata, raffreddata e riscaldata istantaneamente, persino, in alcuni modelli, fino alla temperatura di 85°C, ideale per la preparazione del tè e diversi utilizzi in cucina, o con dei regolatori per il livello di gassatura.

E sempre per restare in cucina, le aziende produttrici di verdura fresca in busta invitano a non rilavare insalate e altro una volta fuori dall’involucro. Infatti per lavare e disinfettare ogni confezione di insalata in busta di 100 grammi, le aziende utilizzano in media 2,5 litri di acqua. Molto meno di quello che si utilizza a casa propria: il 64% degli italiani – secondo uno studio – effettua infatti 3 o più lavaggi per ogni cespo di insalata. Solo il 5% della popolazione si limita ad un solo lavaggio. Se si calcola che un lavello da cucina medio ha una capacità di oltre 20 litri d’acqua, è facile capire quanta acqua venga sprecata ogni giorno dalle famiglie italiane, spesso inconsapevolmente.

L’Acquedotto Pugliese e la Giornata dell’Acqua

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Palazzo dell’ Acquedotto Pugliese: alcuni oggetti creati da Duilio Cambellotti

Quando in Puglia si parla di acqua è inevitabile il collegamento con l’Acquedotto Pugliese, inaugurato il 1915 e che oggi gestisce oltre 40mila km. di reti, 5 potabilizzatori, 184 depuratori, 5 impianti di affinamento, oltre 4 milioni di cittadini serviti, 480mila controlli annui sulla qualità dell’acqua, 4.500 sensori sulla rete per il telecontrollo dei flussi. La Giornata dell’Acqua verrà celebrata con l’apertura straordinaria al pubblico, venerdì 22 marzo dello storico palazzo di via Cognetti, a Bari, sede dell’Aqp Le raffinate architetture e le splendide decorazioni dell’edificio, ispirate al fascinoso mondo dell’acqua, saranno a disposizione degli appassionati d’arte e di chiunque abbia interesse a conoscere un’eccezionale pagina dell’architettura e dell’arte pugliese, dalle 15 e fino alle 17,30. Chi però non può visitare il palazzo oggi può farlo ogni sabato e domenica mattina con visite guidate gratuite in due turni (ore 10 e 11). Basta prenotarsi sul portale di Aqp, alla sezione Pianeta Acqua, pagina Palazzo dell’Acqua); oppure stando tranquillamente a casa utilizzando sul portale di Aqp il link del virtual tour.

Realizzato nel 1924, il Palazzo dell’Acquedotto è un monumento alla grande epopea della conquista dell’acqua in Puglia. Una storia, raccontata con simbolica efficacia attraverso una ricca galleria di dipinti murali, sculture, mobili ed altri oggetti decorativi tutte sul tema dell’acqua a firma dell’eclettico artista romano Duilio Cambellotti. Un grande patrimonio destinato ad arricchirsi grazie a un piano di restauro che a breve presenterà in una mostra ulteriori arredi storici del Palazzo.

Dall’Acquedotto Pugliese al lago di Como il passo è breve. A partire dalle ore 9,00 un sub sarà in collegamento dalle acque del lago di Como (il più profondo d’Italia) per tutta la giornata con le scuole di ogni ordine e grado che si sono appositamente registrate e dialogherà con gli studenti che potranno vederlo e parlare con lui in chat. Dal pomeriggio, collegamento anche con le università  L’iniziativa è a cura di Proteus – LAB, Centro di Didattica Ambientale Nazionale.

Acqua sicura per tutti

Martedì 26 marzo a Milano  (ore 11:00 presso Spazio Lazzaretto) verrà presentato “G Plant”, il primo impianto autonomo ad energia solare per la sterilizzazione dell’acqua su larga scala, che sta per essere implementato in Rwanda. Una tecnologia avanzata, innovativa e sostenibile, il progetto pilota verrà monitorato dall’Università Cattolica, al termine del quale è già pronto un piano di installazione su larga scala per il continente africano e non solo. Il progetto è stato realizzato da GratzUp, una startup di impact investment nata con l’obiettivo di contribuire a risolvere il problema globale dell’accesso all’acqua sicura.

acqua potabile
il mancato accesso all’acqua sicura ogni anno nel mondo causa la morte di oltre 840 mila persone costrette a bere e lavarsi con acqua sporca o contaminata

Altra iniziativa  in tema di acqua sicura viene dall’ENEA, che  ha presentato un sistema brevettato in grado di stimare nella rete idrica la concentrazione di sostanze nocive alla salute, consentendo una gestione tempestiva e meno costosa delle eventuali emergenze. Sviluppato dai ricercatori ENEA di Portici (Napoli), in collaborazione con l’Università di Napoli Federico II, il sistema è stato sperimentato nell’acquedotto “Santa Sofia” gestito da Acqua Campania Spa e consente ai gestori del servizio idrico sia di stimare in tempo reale che di prevedere la concentrazione dei trialometani, vale a dire i sottoprodotti del cloro utilizzato per rendere potabili le acque.

Anche il mondo accademico si mobilita per la Giornata dell’Acqua. un gruppo di scienziati e di filosofi, su iniziativa del Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture e del Clean Water Center del Politecnico di Torino, ha lanciato la “Campagna per i Diritti dell’Acqua” che ha come obiettivo finale la stesura di una vera e propria “Dichiarazione dei diritti dell’acqua”.  «Non è un caso che abbiamo deciso di lanciare la campagna proprio in questa data: il tema della giornata mondiale di quest’anno è Non lasciare nessuno indietro e mira a promuovere il diritto di ciascuno ad avere accesso a fonti di acqua sicura e potabile, come indicato dal sesto obiettivo degli SDG – Sustainable Development Goals – dell’Agenda Globale 2030 per lo sviluppo sostenibile approvata dalle Nazioni Unite nel 2015 – spiega Alberto Tiraferri, coordinatore scientifico dell’iniziativa – La campagna parte dall’assunto che per poter finalmente garantire a tutti accesso all’acqua di alta qualità e un utilizzo sostenibile di questa risorsa fondamentale occorra riconoscere che l’acqua stessa ha dei diritti propri fondamentali».

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