
Il 3 giugno si celebra la Giornata mondiale della Bicicletta. Un appuntamento istituto nel 2018 dalle Nazioni Unite per la consapevolezza dei benefici sociali derivanti dall’uso della bicicletta come mezzo di trasporto e per il tempo libero.
“La bici ridisegna il futuro”. È questa la campagna che FIAB, la federazione Italiana Ambiente Bicicletta, lancia in occasione della Giornata mondiale della Bicicletta. Una celebrazione recente ma che, a causa della pandemia, ha subito acquisito un valore particolare.
Gli ultimi due anni, infatti, hanno contribuito a una nuova presa di coscienza sull’importanza e sulle opportunità offerte dalla bicicletta: sempre più persone usano le due ruote nelle nostre città tutti i giorni e nuove risorse finanziarie sono state stanziate per la mobilità ciclistica, mentre altre si auspica possano arrivare. Intanto, la rapida diffusione dell’e-bike che ha ampliato enormemente la platea di utenti e l’avvento delle cargo-bike per le consegne in città rappresentano già il cambiamento in atto.

E così, in occasione della Giornata mondiale della Bicicletta, FIAB ha lanciato la campagna direttamente ispirata al messaggio di ECF-European Cyclists Federation: “How will the bicycle shape our future?”
«Il mondo sta cambiando – sottolinea Alessandro Tursi, presidente FIAB – e la dipendenza dai combustibili fossili sta causando enormi danni al pianeta, al clima globale, così come alla nostra pace e alla nostra sicurezza. Tutti, semplici cittadini e decisori politici, siamo chiamati a scelte consapevoli: la bicicletta è una soluzione climatica, energetica, sociale e urbanistica fondamentale, e come tale deve diventare una priorità. Il nostro messaggio per il 3 giugno intende quindi essere un esplicito invito a pedalare insieme verso un futuro più sicuro, più sano e più sostenibile».
I lavoratori
La Giornata mondiale della bicicletta è anche l’occasione per una serie di report, statistiche e analisi. Come quella proposta da InfoJobs (piattaforma italiana di ricerca di lavoro online), che ha indagato su quanto e come le due “eco-ruote” siano presenti nel quotidiano dei lavoratori in Italia.
La bicicletta è scelta come mezzo di trasporto per il tragitto casa-ufficio solo dal 4,4% delle persone, ma cresce tra le preferenze degli italiani. Auto o moto sono preferite dal 77% degli intervistati (dato stabile rispetto al 2019) e con gran distacco segue chi usa i mezzi pubblici (11,4%).
Cosa spinge le persone a scegliere di andare al lavoro in bici? Il motivo principale è la vicinanza con la sede dell’azienda (35,1%), seguita dai benefici per la salute (25,7%) e da un risparmio economico (12,2%). Aiutare l’ambiente e l’innata passione (entrambe le voci all’8,1%) chiudono la classifica.

L’emergenza sanitaria, che ha portato a riflettere le persone sul mezzo più adatto per mantenere il distanziamento, ha impattato sulla decisione di inforcare la bicicletta per il 10,8% degli intervistati che hanno scelto questo mezzo. Per il 51,2% d’inverno frena bruscamente la voglia di recarsi verso la sede di lavoro in sella, mentre la primavera e l’estate motivano a usare le due ruote. Il 29,4% in caso di maltempo non si sposta in bici o piedi, mentre c’è chi va a piedi o in bicicletta sempre, anche contro le avversità metereologiche (19,4%).
Il 42,8% vede questo mezzo solo in versione relax e tempo libero, mentre il 31,3% preferisce l’auto o il bus. E se il 13,3% concepisce l’utilizzo della bici solo d’estate, gli irriducibili, pari al 12,6% usano la bicicletta per tutto, dalle commissioni personali al lavoro.
Il consenso sul ruolo della bicicletta
Sulle abitudini degli italiani ha indagato anche il nuovo sondaggio Ipsos – condotto in 28 Paesi, tra cui l’Italia -, che ha raccolto le principali opinioni dei cittadini in merito all’utilizzo della bicicletta. L’indagine rileva un consenso internazionale sul ruolo chiave che le bici svolgono per ridurre le emissioni di carbonio e, più in generale, il traffico. Non solo, in tutti i mercati esaminati la bicicletta riscuote consensi da parte della cittadinanza e si registra anche un ampio sostegno per dare loro la priorità nei nuovi progetti infrastrutturali.
In linea generale, il 37% degli italiani che va in bicicletta almeno una volta alla settimana, quota che si riduce al 13% tra quanti dichiarano di utilizzare la bici come mezzo di trasporto principale per un tragitto di 2 chilometri.
La maggioranza degli italiani (88%) ritiene che l’uso della bicicletta svolga un ruolo importante nella riduzione delle emissioni di anidride carbonica e nella riduzione del traffico (85%). Tuttavia, oltre la metà (62%) ritiene che andare in bicicletta nella propria zona abitativa sia troppo pericoloso. La prevalenza dell’uso della bicicletta per fare commissioni o per spostarsi è infatti maggiore nei Paesi in cui è maggiormente percepita come un mezzo di trasporto sicuro (ad esempio in Cina, Giappone e nei Paesi Bassi).
Poco meno della metà degli italiani (43%) considera l’infrastruttura ciclistica (ad esempio: piste ciclabili dedicate) della propria zona eccellente. Invece, una solida maggioranza di cittadini (71%) è d’accordo sul fatto che i nuovi progetti di infrastrutture stradali nella propria area dovrebbero dare priorità alle biciclette rispetto alle automobili.
Le e-bike
Intanto, è boom per il mercato delle e-bike. Un trend confermato dai dati ufficiali e dalle stime di Ancma che registra un +5%. E secondo l’ultima indagine di idealo, a farla da padrone quest’anno sono state le bici elettriche: basti pensare che tra i 10 prodotti più cercati nella categoria “bici & accessori” 7 sono proprio e-bike.

Si tratta di un mercato in grande crescita: non per altro, l’ultimo sondaggio “State of the Nation” di Shimano ha svelato che il 39% della popolazione italiana sarebbe propensa all’acquisto di una bicicletta elettrica nei prossimi 12 mesi. La ragione? Per il 55% degli intervistati si tratta di un’ottima alternativa ai mezzi di trasporto pubblici. Secondo idealo, infatti, la bici elettrica pieghevole è il nuovo oggetto del desiderio per gli internauti italiani: quasi il 50% di quanti cercano una bici la vuole elettrica e pieghevole.
E sempre legate al mondo elettrico sono le altre bici più ambite quest’anno, con punte di interesse elevate per le city bike elettriche, che hanno coinvolto il 21% delle intenzioni di acquisto, e per le bici elettriche da trekking che quest’anno hanno interessato un pubblico superiore del +150% rispetto all’anno precedente.
Pratica, semplice da usare, ma molto meno faticosa di una bici tradizionale, l’e-bike è ambita anche dalle aziende del settore travel che hanno iniziato a proporre nuovi modelli di tour guidati ed escursioni cicloturistiche in bici elettrica.
E poiché il ciclismo richiede un’attrezzatura adeguata, gli appassionati delle due ruote a pedali si sono rivolti al settore online anche per abbigliamento e accessori: in particolare, negli ultimi dodici mesi, è stato elevato l’interesse per scarpe da ciclismo (17% delle intenzioni di acquisto in Bici & Accessori), caschi da bici (16%), giacche da ciclismo (4%) e pantaloncini da ciclismo (2%).
Cambia anche l’identikit del ciclista italiano. Sebbene la categoria “Bici & Accessori” sia appannaggio di un pubblico maschile (le cui ricerche si attestano sopra l’80%), negli ultimi 12 mesi l’interesse femminile nei confronti della categoria è risultato in crescita del +10%.
Inoltre, anche se la fascia d’età più interessata al mondo “bici” resta quella tra i 35 e i 44 anni, che rappresenta oltre il 26% del target totale, è singolare notare che l’interesse online per le Bici e i relativi Accessori è aumentato soprattutto tra le fasce di età agli estremi della suddivisione demografica, quindi tra i giovani (18-24 anni) e gli adulti (sopra i 65), rispettivamente del +14% e +13%.