
“Water and Climate Change”: è questo il tema della Giornata Mondiale dell’acqua 2020, che si tiene, come ogni anno, il 22 marzo.
Perché l’iniziativa, nata nel 1992 dalla scelta dell’ONU di promuovere la sensibilizzazione sull’importanza dell’acqua, pone l’accento sui problemi di approvvigionamento e sugli sprechi proprio alla luce dei cambiamenti climatici.
Ed è una giornata che, anche e soprattutto in questo periodo contrassegnato dal Coronavirus, miscela buone pratiche, consigli, suggerimenti, analisi e rivendicazioni.
I geologi
Ad esempio, il Consiglio Nazionale dei Geologi chiede un testo unico che tuteli questa risorsa preziosa per le generazioni future. Per garantire a tutti “la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie”, come recita uno dei 17 obiettivi dell’Agenda Onu 2030 per lo sviluppo sostenibile. In Italia, in questi giorni di emergenza sanitaria a causa del COVID-19, le temporanee sospensioni e/o limitazioni dovute ai disservizi di una distribuzione obsoleta e molto spesso irrazionale, tendono ad evidenziare più che mai l’importanza di un bene che troppo spesso diamo per scontato.
“Gli eventi meteorologici estremi, sempre più frequenti negli ultimi anni, che portano ad alluvioni e siccità, rendono l’acqua disponibile all’uomo meno abbondante, sempre più inquinata e di difficile gestione. Per tali motivi, la salvaguardia di questa indispensabile risorsa, laddove presente in abbondanza oggi, appare prioritaria e non più procrastinabile”, commenta Arcangelo Francesco Violo, segretario CNG e coordinatore della Commissione “Risorse idriche” del CNG. “Aumentare l’efficienza idrica in tutti i settori ed attuare la gestione integrata delle risorse idriche a tutti i livelli sono tra le azioni strategiche prioritarie a livello nazionale, come evidenziato anche dal recente Rapporto dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASvis 2019)”, spiega Violo.
Constance

La Giornata dell’Acqua è però anche un momento per proporre nuovi studi e brevetti. È il caso di Constance (COntrollo iNtelligente e geSTione Automatizzata per il trattameNto di aCque rEflue), un sistema in grado di ridurre di oltre il 30% i costi energetici e di gestione degli impianti di depurazione delle acque. Il sistema è basato su tecnologie di machine learning e viene presentato in occasione della Giornata mondiale dell’acqua del 22 marzo da Gruppo Hera ed ENEA che lo ha realizzato sulla base di un proprio brevetto. Il prototipo ha raggiunto un livello 7 di maturità tecnologica ed è pronto per l’industrializzazione; i primi test sono stati eseguiti con successo nell’impianto di depurazione di Hera a Granarolo dell’Emilia (Bologna).
La principale innovazione di CONSTANCE sta nella possibilità di utilizzare sensori affidabili a basso costo associati ad algoritmi di controllo, che consentono di gestire da remoto più impianti di trattamento e di stimare in tempo reale la percentuale di inquinanti in ingresso. In particolare, CONSTANCE consente di abbattere inquinanti come azoto e sostanza organica, permettendo la reimmissione di acque di buona qualità nei corpi idrici ricettori.
Un secondo aspetto di rilievo sono le potenzialità applicative del sistema ad impianti sia medio-piccoli (fino a 20mila “abitanti equivalenti”) – oltre il 90% del totale in Italia – che di grandi dimensioni. Secondo gli ultimi dati ISTAT (2015), gli impianti di depurazione di grandi dimensioni, pur trattando oltre il 60% del refluo totale, sono in numero inferiore al 10% degli impianti complessivi.
Impact simulator
In un mondo in cui diventa sempre più cruciale adottare stili di vita eco-friendly contro l’inquinamento da plastica, assumere maggiore consapevolezza dell’impatto delle proprie azioni è più che mai essenziale. Un esempio? Forse non tutti sanno che, nonostante l’Italia possa vantare uno dei migliori sistemi acquedottistici d’Europa, il nostro Paese è il secondo al mondo per consumo di acqua in bottiglia.
Ma se potessimo quantificare esattamente l’impronta ambientale di ognuno di noi? Le nostre scelte cambierebbero? E ci porterebbero ad abitudini più responsabili?
Per questo nasce il nuovo ‘impact simulator’, un semplicissimo tool – disponibile gratuitamente sulla piattaforma online WaterBattle – che permette di misurare la propria responsabilità ecologica.
Sulla base del consumo annuo di acqua in bottiglia di plastica, il simulatore fornisce dati sull’uso di petrolio e sulle emissioni di CO2 che ne derivano.
Ad esempio, una famiglia media di 4 persone che beve quotidianamente acqua in bottiglia produce in un anno ben 72 kg di plastica. Una quantità che, per essere prodotta, richiede l’utilizzo di 137 kg di petrolio e comporta l’emissione di 242,1 kg di CO2. Per sensibilizzare ulteriormente gli utenti sulla portata dell’emergenza plastica, la piattaforma WaterBattle integra anche un contatore che, in tempo reale, aggiorna i dati sul consumo delle bottiglie in PET in Italia dall’inizio dell’anno: un numero, in costante aumento, che ad oggi supera già i 7 miliardi.
Le abitudini, le borracce e la guida
Bere acqua a km 0 e portarla ovunque si va con la propria borraccia è diventato un irrinunciabile ‘must’ per tutti coloro che desiderano contribuire in modo semplice ma concreto alla lotta all’inquinamento da plastica. Un gesto semplice e pratico ma di grande valore per l’ambiente che ci circonda. Cambiare le proprie abitudini oggi è più facile di quanto possa sembrare: per azzerare il proprio consumo di bottiglie in plastica, senza rinunciare a gusto e sicurezza, si può scegliere acqua del rubinetto affinata tramite sistemi di filtrazione al punto d’uso come quelli proposti da Culligan. E proprio la realtà di riferimento a livello internazionale nel settore del trattamento acqua con un’esperienza di oltre 80 anni, in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, ha deciso di impegnarsi ancora una volta in prima linea per promuovere un consumo più responsabile e consapevole di questa risorsa lanciando l’utile guida #BevilAcquaGiusta.
L’app di Acquedotto Pugliese

Anche le persone sorde avranno la possibilità di interfacciarsi con il servizio clienti, grazie ad una App specifica già sperimentata da altre grandi utility italiane. In occasione della giornata mondiale dell’acqua, Acquedotto Pugliese lancia il progetto «Acqua che Ascolta…» per aumentare gli standard di assistenza al pubblico con una iniziativa mirata alle fasce più deboli della popolazione.
L’App si chiama Pedius e si basa sulle tecnologie di riconoscimento e sintesi vocale per permettere alle persone sorde di telefonare. Quando il cliente effettua una chiamata, scrive la propria domanda all’operatore AQP come in una normale chat e il testo viene sintetizzato con una voce artificiale.
Quando l’operatore del call-center aziendale risponde, la sua voce viene riconosciuta e trasformata in testo sul display del dispositivo del cliente. Grazie a questo meccanismo – totalmente gratuito – le persone sorde potranno avere accesso senza intermediari ai numeri verdi di Acquedotto Pugliese per la richiesta di informazioni e la segnalazione di guasti. Il servizio sarà disponibile anche per eventuali comunicazioni successive alla segnalazione del guasto da parte del personale tecnico.
L’App Pedius è disponibile sia su App Store (Apple) che su Google Play (Android) da cellulare, tablet e pc, ed è già utilizzata da 30.000 persone sorde in 14 paesi del mondo, di cui 8 mila in Italia. Questo approccio attraverso un’App è stato già sperimentato con successo da altre utility.
Il servizio idrico
Ben 7.720 litri di acqua potabile risparmiati in poco più di sei mesi. È questo il dato che testimonia l’impegno di Gruppo CAP, gestore del servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano, nel ridurre l’impiego di acqua potabile per usi non domestici. La sperimentazione ha consentito alle macchine spazzatrici del Comune di Assago, nella loro mansione di pulitura delle strade cittadine, di approvvigionarsi di acqua depurata presso lo stabilimento di Assago dove le acque reflue vengono appositamente trattate e depurate per essere reimmesse nell’ambiente.
L’iniziativa, tra le prime nel Milanese, mira ad aprire la strada ad altri Comuni che vogliano ripetere lo stesso gesto virtuoso, allineandosi alle linee guida della nuova direttiva europea (Drinking Water Directive) che esorta i singoli Paesi ad attuare politiche di risparmio idrico sostenibili. In questa direzione viene in aiuto ai Comuni e alle aziende del milanese la nuova tariffa dell’acqua, entrata in vigore dal 1° gennaio 2019, che prevede tariffe agevolate con lo scopo di promuovere l’uso dell’acqua di prima falda e il riuso di acqua depurata (tariffa per usi pubblici e sociali e tariffa per usi non potabili), anziché la preziosa acqua del rubinetto, in ottica di economia circolare.
Ma non è l’unico progetto. A novembre 2018, presso il depuratore di Peschiera Borromeo, è stato avviato il primo Sanitation Safety Plan italiano, in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità e con la supervisione della North Carolina University, che permette l’analisi dei rischi per riuso a scopo irriguo. Vengono applicate soluzioni 4.0, le tecnologie IOT, che permetteranno il monitoraggio continuo e il controllo costante della qualità delle acque trattate.Stiamo parlando di un ambizioso programma di investimenti che ha ricevuto un finanziamento di 5 milioni di euro giunto dalla Commissione Europea.