Geotermia, l’Italia fa scuola. Delegazione dell’Ucraina a Roma

Lacentrale geotermica al Rione Rinascimento nel quartiere Talenti a Roma

La maggiore sensibilità nei confronti dei temi ambientali, come ridurre le emissioni di CO2 e la dipendenza energetica del nostro Paese, migliorare la qualità della vita dei cittadini, diminuire il consumo di energia, dare maggior valore alle case, ha portato alla nascita di programmi di edilizia a energia quasi zero o ZEB (Zero Energy Building). Nel rispetto, tra l’altro, della Direttiva Europa 2010/31/UE la quale prevede che entro il 31 dicembre 2020 tutti gli edifici di nuova costruzione siano edifici a energia quasi zero.

Una delle fonti principali di energia green nel nostro Paese è la geotermia; cioè lo sfruttamento del calore naturale della Terra per la produzione di energia termica ed elettrica. La prima utilizzazione di energia geotermica per la produzione di energia elettrica risale al 4 luglio 1904 quando a Larderello, in Toscana, fu sperimentato il primo generatore geotermico, che anticipava la nascita delle centrali geotermiche. Lo scambio termico con il sottosuolo oggi avviene per mezzo di una pompa di calore.

Un momento della visita della delegazione di Kiev dell’Agenzia statale per l’efficienza energetica, al quartiere Rinascimento a Roma

Una delegazione del governo ucraino, guidata dai vertici dell’Agenzia statale per l’efficienza energetica, è venuta in questi giorni in Italia per apprendere il nostro know-how in materia di efficienza energetica e di edilizia sostenibile, in vista di una possibile esportazione della tecnologia italiana in Ucraina. La missione venuta dall’est ha visitato il Rione Rinascimento nel quartiere Talenti a Roma, dove è sorta la più grande installazione europea di geotermico a bassa entalpia, cioè una centrale di climatizzazione degli edifici che sfrutta lo scambio termico con il sottosuolo, tramite una pompa di calore, senza l’impiego di energia elettrica. L’impianto per uso residenziale è stato realizzato circa tre anni fa dalla società Pietro Mezzaroma e figli. La rappresentanza ucraina è stata ricevuta dal pool di ingegneri e architetti che ha realizzato l’impianto, i quali hanno spiegato agli ospiti il sistema di funzionamento della centrale.

L’impiego della geotermia fornisce agli appartamenti tra la Nomentana e la Salaria, la gran parte del fabbisogno necessario per il riscaldamento e il raffrescamento; infatti, il terreno durante l’inverno cede calore e nel periodo estivo lo assorbe. Il geoscambio avviene tramite centonovanta geosonde che raggiungono i 150 metri di profondità, senza interferire con la falda acquifera.

Quartiere Rinascimento a Roma (rendering)

Il complesso residenziale Rinascimento Terzo, costruito dall’impresa romana, è servito da un impianto di ultima generazione che abbatte i consumi e le emissioni nocive e ha consentito di produrre da fonte rinnovabile il 64,7% del fabbisogno energetico complessivo, con un risparmio in bolletta del 40% rispetto a edifici analoghi che sfruttano energia da fonti rinnovabili: se per appartamenti tradizionali il costo medio in bolletta è di 1.770 euro l’anno, gli inquilini di Rinascimento Terzo spendono circa 1.000 euro. Questo grazie anche a sistemi di controllo e monitoraggio di cui ogni appartamento è dotato, che permettono agli inquilini di verificare regolarmente i flussi di consumo in tempo reale.

Al completamento di tutte le residenze previste nel piano edilizio, saranno 20 gli edifici alimentati dalla stessa centrale, per un totale di circa 950 appartamenti e 3.000 abitanti: un risultato che non ha eguali in Italia e in Europa, poiché le centrali geotermiche tradizionali servono piccoli complessi residenziali.

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