Centoventicinque capi di Stato e di governo, oggi martedì 23 settembre 2014, si riuniscono all’ONU per prendere impegni precisi contro i gas serra. Secondo uno studio del Global carbon project, pubblicato da Nature Geoscience, lo scorso anno sono state scaricate nell’atmosfera 39,8 miliardi di tonnellate di CO2, il 2,3 per cento in più del 2012 e pari al 61 per cento in più rispetto al 1990 considerato come anno base nel Protocollo di Kyoto della Convenzione sui cambiamenti climatici. Il trattato, sottoscritto da oltre centottanta Paesi, compresa l’Italia, entrato in vigore solo il 16 febbraio 2005, dopo la ratifica anche da parte della Russia, prevedeva l’obbligo di operare una riduzione delle emissioni di gas serra – biossido di carbonio, metano, ossido di azoto, idrofluorocarburi, perfluorocarburi, ed esafluoruro di zolfo -, nel periodo 2008 – 2013, in una misura non inferiore all’8% rispetto alle emissioni registrate nel 1990.
Per sensibilizzare l’opinione pubblica e i governi sul gravissimo rischio che tutto il pianeta sta correndo con il riscaldamento globale e il cambiamento climatico, domenica scorsa, 21 settembre, oltre centosessanta Paesi hanno aderito alla “People’s Climate March”, cui ha partecipato oltre 1milione di persone scese in strada per chiedere ai governi di cambiare politica e difendere l’atmosfera.
1milione di persone nelle piazze di tutto il mondo per chiedere ai governi di cambiare politica e difendere l’atmosferaA New York hanno marciato per le strade di Manhattan più di 300mila persone, e millecinquecento organizzazioni di base giunte non solo da tutti gli Stati Uniti ma anche dall’Europa, come i ministri dell’Ambiente francese Segolene Royal e italiano Gian Luca Galletti. In testa al corteo il sindaco Bill De Blasio che ha impegnato la municipalità di New York ad adottare un piano per ridurre le emissioni di gas serra dell’80% entro il 2050 rispetto ai livelli del 2005. A fianco del sindaco democratico, il segretario generale dell’Onu Ban ki-Moon che ha dichiarato: “Cammino fianco a fianco con chi è dalla parte giusta in questo tema chiave per il nostro futuro comune”. Testimonial del raduno l’attore Leonardo Di Caprio.
Nel corso della manifestazione ha preso la parola Kathy Jetnil-Kijiner, giovane mamma delle Isole Marshall che oggi parla all’ONU. Il suo Paese, denuncia Jetnil-Kijiner, rischia di essere sommerso per via dall’innalzamento dei livelli del mare dovuto all’effetto serra.
Vivienne Westwood Peter Gabriel ed Emma Thompson alla marcia di LondraA Londra sono scese in piazza 40mila persone; tra loro il musicista Peter Gabriel e l’attrice Emma Thompson. A Melbourne, in Australia erano 10mila. A Roma solo poche centinaia di “eroi”, come li definisce Angelo Bonelli (perché ce lo dice in una intervista rilasciata al nostro web magazine e che Ambient&Ambienti pubblicherà in un secondo momento), portavoce dei Verdi. Tuttavia dalla Grande Mela Galletti fa sapere che insieme con gli altri «chiediamo al mondo di ridurre del 40% le emissioni entro il 2030. Se non agiamo subito mettiamo in discussione il pianeta, il futuro nostro e dei nostri figli. Durante questa crisi l’unico settore che ha aumentato fatturato e posti di lavoro è quello dell’economia verde».