Non ci sarà solo una visita alla Chiesa ed agli altri luoghi sacri legati alla figura di San Pio fra i motivi per recarsi a San Giovanni Rotondo. L’amministrazione comunale sta lavorando per la realizzazione di un’offerta turistica diversificata attraverso la valorizzazione di risorse territoriale. Il sindaco Luigi Pompilio, ha spiegato ad Ambiente Ambienti, la politica di sviluppo del centro garganico.
Sindaco, partiamo dalla figura di San Pio che ha fatto conoscere San Giovanni Rotondo a tutto il mondo. E’ stato un grande esempio?
«San Giovanni Rotondo è conosciuto nel mondo per la figura di San Pio che è venuto per la prima volta qui nel 1916 e fino alla sua morte non si è mai mosso. E’ stato cinquant’anni in questo centro, ed il mondo, che ha conosciuto le opere, i miracoli e gli insegnamenti del frate con le stigmate, si è mosso ed è venuto qui per devozione».
L’amministrazione comunale sta lavorando per offrire altri fattori d’attrazione. Ce ne può parlare?
«Ci troviamo in un territorio bellissimo dal punto di vista geografico, nel Parco Nazionale del Gargano, a poca distanza da Manfredonia ed i laghi di Lesina e Varano. Abbiamo fatto una serie d’investimenti importanti dal punto di vista ambientale sui tratturi in modo tale che si possa arricchire l’offerta turistica. Chi viene a San Giovanni Rotondo non deve farlo solo per una visita spirituale alla Chiesa ed ai luoghi sacri, ma anche per le bellezze ambientali ed i siti cittadini di arte ed archeologia che stiamo cercando di valorizzare. E’ stata scoperta di recente un fonte battesimale paleocristiano, uno dei pochi di quel periodo in Puglia. A questo lavoro si aggiunge il progetto legato al sito minerario di bauxite (di cui Ambient&Ambiernti ha già parlato, n.d.r.) ».
Su questo progetto sta puntando anche il Centro Studi Miniera di Bauxite di San Giovanni Rotondo.
«Si, perché abbiamo una miniera fra le più importanti ed estese del centro sud per l’estrazione della bauxite che è stata sfruttata per circa quarant’anni. E’ stata un esempio della rivoluzione industriale nel Mezzogiorno ed una perla di tecnologia estrattiva. Per questo è necessaria la valorizzazione per restituirla in maniera decorosa ai visitatori e farne anche un percorso didattico in una rete di siti industriali estrattivi. Sarà un’altra risorsa che arricchirà l’offerta turistica».
Prima ha parlato anche dei tratturi. Anche San Giovanni Rotondo ha redatto il piano comunale dei tratturi?
«Il piano comunale dei tratturi di San Giovanni Rotondo s’inserisce nel contesto più ampio del Parco Nazionale del Gargano. Sono stati realizzati, grazie ai finanziamenti dell’Area Vasta, percorsi ambientali, dove si possono fare passeggiate,sport, utilizzare piste ciclabili. Ci sono diversi tratturi: da quando sono diventato sindaco di questo centro ne sono stati ripristinati un paio mentre altri sono in itinere, fra i quali l’antico percorso che collegava San Giovanni Rotondo a Manfredonia, lungo il quale ha avuto la conversione San Camillo de Lellis».
Per concludere l’obiettivo è lo sviluppo sostenibile del territorio. In questa direzione si pone il nuovo Piano Urbanistica Generale (PUG)
«Si, con questo strumento vogliamo porre un freno alla cementificazione. Si è costruito in maniera abnorme rispetto alle reali necessità. Bisogna recuperare e valorizzare i manufatti del centro storico e del resto della città in modo da presentare una città più decorosa ed accogliente».