Funghi dai fondi di caffè, progetto sostenibile

Funghi dai fondi di caffè. Non è una novità ma è pur sempre una utile e gustosa maniera per vedere concretamente all’opera i meccanismi dell’economia circolare, che trasforma i rifiuti in risorsa. Il tutto si è svolto a Torino, a Terra Madre Salone del gusto

Si è appena concluso a Torino la XII edizione di Terra Madre Salone del gusto, l’evento organizzato da Slow Food, Città di Torino e Regione Piemonte. e i frutti già si vedono, sotto forma di funghi.

fungobox, funghi dai fondi caffè
Il Giardinone riutilizzerà i fondi di caffè raccolti a Terra Madre salone del gusto per creare Fungo Box, il kit che permette di coltivare in casa funghi Pleurotus

L’iniziativa parte dai ragazzi della cooperativa sociale Il Giardinone , che hanno letteralmente saccheggiato i bar della fiera per raccogliere fondi di caffè esausti e trasformarli in kit per coltivare in casa funghi buoni e sostenibili.
Simbolo della raccolta virtuosa degli scarti destinati a trasformarsi in risorsa sono stati dei grossi bidoni bianchi dove sono andati a finire nella 4 giornate della fiera (dal 20 al 24 settembre) ben 800 kg. tra cialde e scarti di caffè. La cooperativa Il Giardinone li riutilizzerà per creare un kit che permette di coltivare in casa funghi saporiti e sostenibili.

Funghi buoni e sani

Il composto contenuto in Fungo Box- questo il nome del kit –  in pochi giorni dà vita alle “Orecchiette” Pleurotus, funghi altamente proteici e ricchi di fibre. Una ricerca condotta da Eurifins per Upcycle Francia ha infatti dimostrato che  i funghi prodotti dalla cooperativa sociale Il Giardinone hanno un livello di proteine più alto, un contenuto in fibre 3 volte maggiore e il 50% di fosforo in più rispetto a quelli coltivati secondo metodologie standard. La dimostrazione tangibile del fatto che un’economia circolare in cui gli scarti si trasformano in risorse è possibile, semplice e divertente.  Questo è il classico esempio di buona pratica ambientale; i fondi del caffè, infatti, anziché finire negli impianti di trattamento dell’organico, con un costo per la comunità, sono riutilizzati.

  Come funziona il kit

Il kit contiene una busta sottovuoto con un composto di caffè, cellulosa e micelio, inserita in un sacchetto di plastica. Per cominciare la coltura basta aggiungere un bicchiere d’acqua al composto e farlo riposare per una notte in frigorifero. Il giorno successivo, dopo aver praticato un’incisione nella busta sottovuoto e averla riposta nella scatola in cartone nella quale sarà stata aperta una finestrella, basterà posizionare il kit in una stanza luminosa. Annaffiato quotidianamente, dopo circa 2 settimane, il kit regala funghi pronti da cucinare e mettere in tavola. Il kit è in grado di produrre fino a due raccolti, e una volta finita la produzione si può utilizzare il micelio come fertilizzante per le piante da vaso o da giardino.

  Dove trovare il kit

Il prezzo di Fungo Box è di 15,95€ ; il kit è in vendita nelle Coop di Lombardia, Piemonte e Liguria, nei punti vendita Eataly, nei negozi Chico Mendes di Milano e online su Amazon e su www.fungobox.it.

Funghi dai fondi di caffè, ci provano anche i bambini

gruppo ricerca Unibz cialde caffè
Il team di ricerca dell’Università di Bolzano che ha condotto gli studi sul riutilizzo delle cialde di caffè esausto

L’idea di ricavare funghi dai fondi di caffè non è nuova ed è stata sperimentata per la prima volta in alcune scuole di Capannori, in provincia di Lucca. Dal caffè alle proteine, questo il nome del progetto, è stato promosso dal Centro Ricerca Rifiuti Zero di Capannori, una vera e propria autorità nel settore dell’economia circolare. Dal progetto è poi nata un’altra iniziativa  da parte di una startup del comune toscano che ha a sua volta prodotto un kit per l’autoproduzione domestica di funghi dal caffè esausto. A questa iniziativa hanno già aderito diversi esercizi di Capannori e anche alcuni di Torre del Greco, nel napoletano.

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Fondi di caffè inesauribili

E viene dall’ Università di Bolzano un’altra sperimentazione tesa al reimpiego dei fondi di caffè. Dalle cialde di caffè trattate adeguatamente usate, un team di ricercatori ha estratto  antiossidanti e lipidi, sostanze utili per l’industria alimentare per sostituire, ad esempio, l’olio di palma.

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