“Frutta nelle scuole” anno quattro

La notizia è ghiotta, meglio, ha il sapore di antiche consuetudini che è bene riprendere. E la scuola è il luogo migliore per i bambini dove iniziare ad imparare ad avvicinarsi ad una sana alimentazione. Iniziando dalla frutta e verdura. Spesso tanto odiate così come amate. Partono infatti le adesioni al programma “Frutta nelle scuole” per l’anno scolastico 2012/2013; in arrivo dalla Commissione Europea circa 20 milioni e mezzo di euro per la prossima edizione. Quindi sarà possibile proseguire per il quarto anno consecutivo la campagna di sensibilizzazione del Ministero per le politiche agricole alimentari e forestali, finalizzata a “spingere” i ragazzini a diverse attività formative che comprendono la somministrazione di prodotti ortofrutticoli freschi, scelti col criterio di stagionalità e privilegiando quelle di qualità certificata (DOP, IGP e biologici).
"Frutta nelle scuole" coinvolgerà il prossimo anno scolastico oltre 1 milione di alunni delle scuole primarie

Verranno coinvolti, oltre agli alunni delle scuole primarie di tutte le regioni italiane, anche i loro genitori ed insegnanti. Alle risorse stanziate dall’Europa si aggiungeranno i fondi nazionali cofinanziati dal Ministero dell’Economia e delle Finanze dal fondo di rotazione IGRUE – l’acronimo sta per Ispettorato Generale per i Rapporti con l’Unione Europea – , con i quali si prevede di raggiungere un totale di oltre 35 milioni di euro, permettendo così di raggruppare per la prossima edizione del programma 1.050.000 alunni delle scuole primarie nazionali. E da fine mese e per tutto aprile le scuole interessate possono fare richiesta di adesione tramite una procedura informatica che sarà disponibile sul sito www.fruttanellescuole.gov.it

Gli obiettivi? Il programma comunitario introdotto nell’ottobre del 2007 mira a guidare i bambini di età compresa tra i 6 e gli 11 anni, una fascia di età delicata, quella delle elementari per intenderci, tra l’altro molto restia ad abbandonare le note merendine o i cibi preconfezionati carichi di grassi. Ed offrire così più occasioni di valutazione (lontani quindi dal martellamento pubblicitario a cui sono sottoposti davanti alla tv) per mezzo anche di laboratori sensoriali. Pronte all’uso, tagliate a fette, saranno le arance, le fragole, il kiwi, le mele, le pere, le carote, finocchio e pomodorino. Da consumarsi almeno 20 volte durante il programma, diversificando i tipi – ovvero alternando frutto ed ortaggio-. A tutto ciò come già scritto si affiancheranno una serie di attività a completamento proprio del progetto, come la visita a fattorie didattiche, la creazione di orti scolastici, atelier legati al giardinaggio mixati ad incentivi e ricompense di natura ludica per sostenere l’approccio al consumo. E per non farci mancare nulla ecco anche un concorso fotografico:” Tutti pazzi per la frutta!” a breve partirà per la sua la seconda edizione. Le foto, in formato digitale, dovranno essere caricate sul sito internet www.tuttipazziperlafrutta.it, seguendo il percorso indicato. Reporter saranno i giovanissimi che dovranno cogliere l’attimo di sensazioni, impressioni, colori ed emozioni. La frutta nel mirino quindi. Giocando magari a sorprendere la mamma, un fratello mentre gustano una fragola o una ciliegia; o la nonna mentre prepara una fresca e gustosa macedonia con frutta di stagione o il frullato più pazzo del mondo. Tutte le idee divertenti e originali possono diventare lo scatto vincente. Inoltre ogni famiglia potrà proporre tre foto e tra le immagini pervenute una giuria composta da esponenti istituzionali, esperti di comunicazione e fotografi, poi selezionerà le migliori cento. Dulcis in fundo, ai nuclei familiari vincitori verrà offerto un soggiorno premio in un agriturismo.

Per tutto il mese di aprile le scuole potranno fare richiesta al Ministero delle politiche agricole per aderire alla campagna di sensibilizzazione

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