
Il 27 settembre è arrivato. Lo sciopero globale per il clima anima tutto il mondo: anche Bari ospita il corteo promosso nell’ambito dei Fridays for future.
Da una parte la soddisfazione per due obiettivi raggiunti: il Comune di Bari ha deliberato l’adesione alle iniziative contro i cambiamenti climatici e il corteo avrà il percorso richiesto. Dall’altra, la voglia di scendere in piazza per manifestare la propria protesta e ribadire un concetto: #stacittàavacangià!
Friday for future:
Il corteo a Bari per il Clima
Il 27 settembre è arrivato. Lo sciopero per il clima sta per invadere (anche) Bari. E in prima fila ci saranno gli esponenti del movimento Friday for future. «Il percorso richiesto per il 3° sciopero globale per il clima – spiegano – è stato finalmente accettato. Nonostante una prima negazione, non condividendo le motivazioni dateci dalla Questura, siamo riusciti a mantenere il percorso invariato, rigettando la contrapposizione del nostro diritto a manifestare con quello di poter vivere la città senza problemi: bloccheremo il traffico e faremo sentire la nostra voce in lungo e in largo. Non a caso passeremo anche davanti al cantiere sull’area della ex Fibronit».
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La partenza è fissata alle ore 9 dal Teatro Petruzzelli con arrivo al Parco 2 Giugno e attività di pulizia presso il liceo linguistico “Marco Polo” del rione Poggiofranco con il coinvolgimento di 120 alunni. In più verranno presentate anche una serie di proposte al sindaco di Bari, pur apprezzandone l’impegno. «Ringraziamo l’intervento del sindaco Decaro – evidenziano da Friday for future -, ma ora è tempo di agire anche per lui. Quindi presenteremo al sindaco un documento aperto contenente diverse richieste per iniziare delle politiche di salvaguardia ambientale a 360°. Non ci stiamo mobilitando per dimostrarci sensibili ai temi ambientali, ma per chiedere un cambio radicale nelle politiche in generale, nel mondo e nella nostra città. Occorre cambiare il sistema, prima che a cambiare per sempre sia il clima».
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Autobus gratuiti

In realtà, un’apertura il Comune di Bari l’ha già compiuta. La giunta Decaro ha deliberato l’adesione alle iniziative contro i cambiamenti climatici in armonia con le richieste del movimento Friday for Future e che tra gli impegni prioritari c’è quello di “intensificare il coinvolgimento attivo di cittadini e associazioni nel processo di individuazione delle criticità ambientali e nella loro soluzione”.
E per la giornata del 27 settembre, il sindaco di Bari ha inoltre dato mandato agli uffici competenti e all’azienda municipale che si occupa del servizio di trasporto pubblico urbano di consentire la gratuità dell’utilizzo dei mezzi AMTAB, da inizio servizio sino alle ore 15, in concomitanza con la manifestazione Friday for future in programma a Bari. “La straordinarietà e l’eccezionalità dell’utilizzo gratuito del trasporto rappresenta in modo efficace, secondo l’amministrazione comunale, un momento di promozione delle opportunità che il trasporto pubblico urbano offre sia in termini di spostamenti che di miglioramento della mobilità urbana”.
I venerdì della protesta
Un’apertura salutata con soddisfazione dalle varie realtà che si occupano di tutela dell’ambiente in città. «La Consulta all’Ambiente del Comune di Bari – commenta Elda Perlino, presidente dell’organismo che riunisce una cinquantina tra associazioni, enti e istituzioni – con i suoi 15 anni di attività rivolta sempre ai problemi ambientali e del territorio, con particolare attenzione alla qualità dell’aria e del suolo, saluta con grande soddisfazione la risoluzione della giunta certa che vorrà porre la massima attenzione alle proposte della Consulta Ambiente rimaste in attesa di applicazione quali il Regolamento del verde urbano e le modifiche allo Statuto della Consulta, finalizzate ad una maggiore efficacia dell’azione di collaborazione tra le associazioni ambientaliste attive sul territorio comunale e l’amministrazione».
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Soddisfatti anche a Zona Franka, UdS Bari e Link Bari. «Riteniamo positiva questa presa di posizione che arriva dopo numerosi ‘venerdì di protesta’ e due mobilitazioni che hanno visto migliaia di studenti e studentesse manifestare in città in occasione dei due Climate Global Strike per il nostro diritto al futuro – sottolinea Carolina Velati, Zona Franka -. La dichiarazione di emergenza climatica non può però limitarsi ad essere una semplice presa di posizione simbolica ma deve essere accompagnata da azioni concrete come piani di riqualificazione degli spazi pubblici, diritto ad una mobilità ecosostenibile garantito a tutti, riduzione del consumo di suolo e finanziamenti per la transizione ecologica».
L’impegno di Legambiente

Ci sarà anche la bandiera di Legambiente a campeggiare nei vari cortei in giro per la Puglia. Un terzo sciopero, nato dal movimento Friday for Future promosso dall’attivista Greta Thunberg, che segue le mobilitazioni del 15 marzo e del 25 maggio di quest’anno. Le sfilate di protesta partiranno all’unisono in tutto il mondo, alle ore 9.00. Tra gli appuntamenti pugliesi organizzati da Legambiente, un corteo con flash mob a Canosa di Puglia (Bt): la manifestazione, in collaborazione con Fidapa, Rotary, Proloco, Rotaract e Interact, vedrà le attività commerciali chiudere le serrande e gli studenti consegnare al sindaco la Dichiarazione di emergenza climatica.
«Ben vengano le proteste su scala globale se servono per scuotere le coscienze e sollecitare azioni concrete di cambiamento. Purtroppo continuiamo, ignorando i disastri che si susseguono, a incentivare modelli di sviluppo fallimentari che stanno uccidendo gli ecosistemi e le comunità – dichiara il presidente di Legambiente Puglia, Francesco Tarantini -. Pensiamo all’Amazzonia, il polmone del mondo che produce il 20% dell’ossigeno totale e che stiamo perdendo abbattendo alberi senza sosta. Dobbiamo ridurre in modo drastico le emissioni di gas serra prima che sia troppo tardi. Spostarsi a piedi, in bicicletta o con i mezzi pubblici, scegliere fonti di energia rinnovabile, riutilizzare e riciclare, limitare il consumo di carne sono alcune delle azioni per contenere una catastrofe in atto. Serve uscire dalle fonti fossili frenando i sussidi diretti e indiretti dello Stato, che oggi registrano 18,8 miliardi di euro all’anno, ma occorre anche tenere fede agli impegni presi a tutela del clima, a partire dall’Accordo di Parigi».
A Trani lo sciopero sarà preceduto dalla piantumazione di un albero e da una pulizia di alcune aree dell’IISS “Aldo Moro”, mentre a Monte Sant’Angelo sciopero attivo con attività di pulizia nelle aree verdi della città.
Dagli anziani un albero per il futuro
«Tesserati, dirigenti, simpatizzanti e militanti dello SPI Cgil, venerdì 27 settembre, saranno al fianco dei giovani che lottano per l’ambiente. Il Sindacato Pensionati Italiani aderisce alle manifestazioni per il Global Strike For Future». E’ Franco Persiano, segretario provinciale SPI Cgil Foggia, ad annunciare l’adesione dell’organizzazione sindacale all’evento che, in tante piazze della Capitanata, mobiliterà centinaia di giovani. Lo SPI Puglia aderirà anche attraverso un preciso impegno: entro i prossimi 6 mesi, il Sindacato Pensionati della Cgil pianterà 1000 alberi in tutto il territorio regionale, per una superficie complessiva di oltre 4 ettari. Si punterà sui cortili delle scuole, così da coinvolgere gli studenti che diverranno custodi delle piante messe a dimora insieme agli anziani.