Frana a Ischia, Musumeci: “Prefetto e genio militare contro abusi edilizi”

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Le conseguenze della frana a Ischia (foto Dipartimento Protezione civile)

Il Presidente del FAI Marco Magnifico:  “Il consumo di suolo va arrestato con una legge nazionale”. Violo (CNG): “I  piani di protezione civile tenuti nei cassetti”

 

“Siamo desolati e increduli di dover ripetere ancora una volta le stesse cose”: così commenta il Presidente del FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano, Marco Magnifico, la tragedia della frana che si è abbattuta sul comune di Casamicciola a Ischia. “Prima di me lo hanno detto Giulia Maria Crespi, Ilaria Borletti e Andrea Carandini: ogni presidente del FAI si è dovuto scagliare contro l’abusivismo edilizio e i condoni e ha denunciato la mancanza di cura del territorio da parte di istituzioni e cittadini, perché nulla è cambiato da quando è nato il FAI: sono 47 anni che diciamo le stesse cose, che la manutenzione e la gestione del territorio sono una priorità assoluta e devono divenire strutturali, che il consumo di suolo va arrestato con una legge nazionale e che va favorita la rigenerazione di quanto già costruito, troppo e male».

“La magistratura dovrebbe occuparsi severamente di chi fa ancora finta di non sapere”

«Quel che è successo – continua magnifico – non è colpa della natura, ma degli uomini: quelli sventati e incoscienti che hanno costruito in barba alla legge e quelli sciagurati e criminali che lo hanno permesso, tollerando l’abusivismo edilizio come pratica e promuovendo e appoggiando i condoni. Non è più tollerabile l’ignoranza, vera o presunta, delle conseguenze di questo modo di agire. Non possiamo stupirci di nulla, tanto meno a Casamicciola, che purtroppo vanta una lunga storia di disastri, tra terremoti e alluvioni, che colpiscono un territorio sempre più fragile, perché abusato e non curato, con la furia sempre maggiore degli eventi climatici estremi causati dalla crisi ambientale».

«Ccà è Casamicciola dicono i napoletani per intendere un disastro, ricordando il terremoto del 1883, di cui fu testimone Benedetto Croce, che perse allora i genitori e la sorella, e Mi pare Casamicciola dice perfino Eduardo De Filippo in Natale in casa Cupiello di fronte al suo amato presepe con le casette tutte distrutte. La magistratura dovrebbe occuparsi severamente di chi fa ancora finta di non sapere», conclude il presidente del FAI.

Musumeci: “Uffici tecnici in difficoltà”

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Il Ministro della Protezione Civile e del mare, Nello Musumeci (Foto: sito web Presidenza della Repubblica)

Intanto nella puntata del 30 novembre di Porta a Porta ci sono state dichiarazioni molto importanti, a partire da quella del Ministro della Protezione civile Nello Musumeci che non esclude la possibilità che «il prefetto potrebbe essere l’autorità maggiormente deputata alla demolizione», per eliminare quegli abusi edilizi dietro i quali, ha continuato il ministro «spesso si nascondono organizzazioni criminali». Sempre Musumeci ipotizza il supporto del genio militare: «A volte quando il sindaco chiede all’ufficio tecnico di istruire la pratica, l’ufficio ha difficoltà a lavorare. Si potrebbe intervenire anche con il genio militare».

I geologi: “Non si può ricostruire negli stessi posti”

E sempre dalla trasmissione di Bruno Vespa chiede una maggiore attenzione a dove costruire anche il presidente del Consiglio nazionale dei geologi Arcangelo Violo. “Anche quando esistono i piani di protezione civile non vengono aggiornati, spesso vengono tenuti nei cassetti e non vengono portati a conoscenza dei cittadini, soprattuto nelle aree ad alto rischio», ha detto Violo. «I primi rilievi per la valutazione dei rischi residui effettuati dai geologi giunti sui luoghi nella mattinata di mercoledì 30 novembre, attivati dalla Prefettura di Napoli tramite l’Ordine dei Geologi della Regione Campania in collaborazione con il Consiglio Nazionale dei Geologi, indicano 300 abitazioni come ricadenti nel perimetro “rosso”. Alcuni fabbricati non possono essere ricostruiti nello stesso posto dov’erano per via delle elevate condizioni di rischio sismico e/o di frana».

E a proposito di “zona rossa” è di poche ora fa la dichiarazione del ministro Musumeci durante l’informativa urgente alla Camera sulla frana di Ischia e sulla messa in sicurezza del territorio. «È iniziata l’attività di verifica degli edifici, sono stati effettuati 272 controlli, 45 sono le strutture danneggiate e inagibili, 56 quelle agibili ma danneggiate, e 162 le strutture agibili. Nei prossimi giorni verranno ultimati tutti i controlli e per individuare così la zona rossa».

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