Fotovoltaico, Paesi extra-UE superano l’Europa

L’Europa ha perso la leadership sul mercato del fotovoltaico, sorpassata dai Paesi extra UE. Secondo i dati del Solar Energy Report 2013, elaborato dall’Energy&Strategy Group del Politecnico di Milano, dovrebbe essere la Cina il primo mercato globale del settore del fotovoltaico a livello di nuova capacità installata, stimata per il 2013 in circa 8,6 GW. A seguire figurano il Giappone con 6,3 GW e gli Stati Uniti con circa 4,2 GW, grazie al rinnovo del programma di incentivi e all’annunciata realizzazione di nuovi impianti di grande taglia.

Il mercato dell’energia è stato oggetto di studio dell’Osservatorio per le energie rinnovabili, voluto dalla Fondazione Silvio Tronchetti Provera in collaborazione con la Regione Lombardia.

Secondo i dati dell’Osservatorio, l’Europa continua a ricoprire un ruolo di peso nel mercato fotovoltaico ma conta solo per il 30% delle nuove installazioni. La Germania resta leader in Europa nonostante un’effettiva contrazione del mercato; l’Italia, dopo essersi confermata nel corso del 2012 al terzo posto del mercato su scala globale, si attesta nel 2013 su una capacità installata di circa 1,26 GW. Il volume d’affari generato in Italia dal settore fotovoltaico nel 2012 si è intanto più che dimezzato a circa 6,2 miliardi di euro, per l’effetto congiunto della riduzione dei prezzi e della contrazione del mercato. Nel 2013 si mostrano in crescita i mercati dell’Est Europa, che già nel 2012 avevano fatto importanti progressi sulla scia dei meccanismi di incentivazione governativi.

La diffusione delle rinnovabili sul territorio italiano ha reso necessario introdurre il paradigma smart grid. Si tratta dei sistemi di gestione delle fonti non programmabili (come, appunto, il fotovoltaico): tecnologie informatiche rendono intelligenti le diverse fasi del sistema elettrico (generazione, trasmissione, distribuzione ed utenza). Secondo l’Osservatorio, è necessario un volume di investimenti per le diverse soluzioni tecnologiche, stimabile nell’ordine dei 30 miliardi di euro da qui al 2020. storage. Gli scenari di diffusione di queste tecnologie sono influenzati dall’evoluzione del quadro normativo-regolatorio, che stabilisce obblighi e/o incentivi a carico degli stessi, impattando in maniera sostanziale sulla redditività degli investimenti.

Marco Tronchetti Provera, presidente della Fondazione: «I dati dell’Osservatorio dimostrano che l’Europa e con essa l’Italia stanno perdendo competitività. La perdita di mercato del fotovoltaico impone al Paese di rispondere tempestivamente attraverso investimenti in nuove tecnologie per trovare soluzioni sempre più efficienti e competititve e capaci di ridurre i costi. Per sviluppare un settore strategico come quello delle energie rinnovabili è necessaria pertanto un’azione congiunta da parte di tutti – imprese, istituzioni e comunità scientifica – in grado di ridare slancio alla nostra economia tutelando l’ambiente».

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