Cessati i finanziamenti del V Conto Energia, a sostegno degli impianti fotovoltaici. È stata raggiunta la soglia dei 6,7 miliardi di incentivi statali: perciò, gli impianti attivati dopo il 6 luglio non beneficeranno di alcuna agevolazione.
Ora che il fotovoltaico è una tecnologia diffusa, bisogna investire in altri due ambiti: contenimento dei consumi energetici ed autoproduzione. Secondo Giuseppe Bratta (foto), presidente del distretto produttivo La Nuova Energia, «è necessario concentrarsi sulla convenienza dell’autoproduzione, su cui influiscono variabili e scelte normative che possono accelerare o stroncare gli investimenti da parte dei consumatori industriali».
Le reti elettriche alternative stanno diventando una realtà. Oltre mezzo milione di impianti fotovoltaici sono collegati tra loro, per distribuire la quantità di energia sovraprodotta. Dopo l’iperincentivazione, afferma ancora Bratta, «bisogna regolamentare lo sviluppo di micro reti intelligenti, a vantaggio degli utenti e non dei gestori o distributori di energia».
Allo stato attuale, non è critica l’installazione degli impianti, quanto piuttosto la loro gestione. È necessario investire su quest’ultimo aspetto, per poter offrire una prospettiva al settore e fare del fotovoltaico un asse portante del sistema elettrico del futuro.